C'ERA UNA VOLTA IL TIFOSO...TRANQUILLI NON E' SCOMPARSO… E' SOLO CAMBIATO

11 novembre 2023 - Il calcio è cambiato, non torneremo più quelli di prima, quello del tifoso passionale e credulone
C’era una volta il tifoso
Quello strano tipo che durante la settimana soffriva come un cane in attesa della partita della propria squadra del cuore.
Che ogni due settimane correva allo stadio sin dal primo mattino, attrezzato”, sciarpa e bandierone, sperando che le proprie urla e i propri canti riuscissero a spingere quegli undici amatissimi calciatori verso la vittoria.
Non contava quale fosse la posizione in classifica, allo stadio ci si andava e basta. E il più delle volte si tornava afoni.
Gli otorinolaringoiatri hanno fatto affari d’oro con i tifosi.
Poi il tifoso passionale si è cominciato ad estinguere.
Prima ci hanno pensato le pay tv a modificare l’antropologia del tifoso da stadio.
Per mille motivi, alcuni anche giustissimi, molti tifosi si sono allontanati dagli stadi, centellinando le presenze e scegliendo le occasioni immancabili in calendari super-intasati e sfruttando le pay tv
Poi sono arrivati i social, che sono lentamente diventati dei meccanismi infernali nei quali i tifosi, da urlatori appassionati di canti per la propria squadra, sono diventati tecnici, cronisti, critici e opinion leader o influencer che dir si voglia.
Il tifoso tecnico.
Questa figura è diffusissima. Dopo la partita sapeva già tutto prima. Conosce lo stato di forma di ogni calciatore, le sue caratteristiche e sa quali sono gli schemi migliori per la propria squadra pur senza mai aver studiato a Coverciano
Il tifoso “Playstation”.
Parente strettissimo di quello tecnico. Lui dichiara in anticipo sui social la formazione che ritiene migliore, mette insieme giocatori alla rinfusa, pensando che il calcio vero sia come nella Playstation, in cui basta mettere in formazione i calciatori potenzialmente migliori per vincere. Infischiandosene dello stato di forma, dell’equilibrio in campo, degli avversari o di tutte le cose che solo un allenatore che osserva i propri uomini per sette giorni alla settimana può sapere.
Il tifoso “rivendicazionista”.
L’ultimo della lista, ma in realtà è il più finto tra i tifosi
Lui tifa per sé stesso e per le proprie opinioni, spesso espresse ad inizio stagione sui social network e quindi incise nella pietra e mai più modificabili.
Se ha avuto la scelleratezza di dichiarare che la stagione dell’Arezzo sarà fallimentare non cambierà opinione neanche quando l’annata va a gonfie vele.
Lui aspetta nell’ombra, scompare nel nulla quando la squadra va bene, riappare all’improvviso ad ogni mancata vittoria
E succede pure il contrario ma non ha alcun titolo per esprimere opinioni più autorevoli di quelle altrui, ti segue, ti spia, si annota tutti i commenti e, al momento giusto, li tira fuori per dimostrarti le sue ragioni e i tuoi torti…. Succedesse mai il contrario…
Ma spesso , questa categoria, ha un seguito.
Il perché resta un mistero.
Ma tutto sommato, ad Arezzo, il tifo, il tifoso, quello vero è radicato nel suo zoccolo duro e riesce a far da traino per convincere gli indecisi, quelli che, comunque, puoi portare allo stadio solo se la squadra riuscirà a farsi amare
Riccardo Bonelli

DA CHE PARTE STIAMO?

10 novembre 2023 - I risultati altalenati dell’Arezzo fanno sì che questa domanda sia attuale.
Già, da che parte stiamo? Tutti concordano che la parte sinistra della classifica sia quella che ci mette al riparo dalla zona play out e che ci consenta di essere a ridosso di quella dei play off.
Destra, sinistra e ancora destra, la squadra amaranto è sempre in bilico in quella linea invisibile che è un po’ lo spartiacque.
Da una parte la tranquillità e la speranza, dall’altra l’apprensione e la preoccupazione.
E’ diventato il nostro metro di paragone per definire la nostra stagione, e questa instabilità non rende possibile un giudizio sereno con questa classifica ballerina e corta.
Utile sarebbe dare continuità ai risultati, magari inanellare un paio di vittorie consecutive, come sarebbe potuto essere nei due turni precedenti…. Abbiamo mancato il bersaglio per pochissimo.
Domenica pomeriggio arriverà il Pineto, altra neopromossa, che ci sopravanza di due punti ma che fuori casa fa molta fatica avendo conquistato solo tre dei suoi diciassette punti.
Una vittoria per continuare la striscia positiva, per cominciare a rimanere in pianta stabile alla sinistra della classifica.
Non ci sarà Mawuli, squalificato, mancherà quasi sicuramente Gucci e, come al solito, Mister Indiani fare dei cambiamenti rispetto all’undici iniziale di Pesaro, una formazione la cui prova non aveva dato i risultati sperati che sono arrivati, nella ripresa, quando sono entrati Guccione e Foglia.
E poi, la speranza è che tornino in campo anche Castiglia, Zona e Lazzarini che, non a caso, sono stati tra i maggiori artefici del successo della scorsa stagione.
Ci mancano i report settimanali sulle condizioni dei giocatori, sempre puntuali fino a qualche mese fa, Mister Indiani non si sbilancia e noi rimaniamo sempre nel dubbio se qualche giocatore non gioca per problemi fisici o per scelte tattiche o quant’altro.
Basterebbe poco per non dare adito ad illazioni o dubbi.
Riccardo Bonelli

a mente fredda

I7 novembre 2023 - Il calcio dà , il calcio prende e così, se con il Gubbio i minuti finali ci hanno permesso di fare festa, di vincere una partita complicata, non proprio meritatamente, di rimanere con la porta imbattuta e prenderci tre punti all’ultimo tuffo, con la Vis Pesaro, gli ultimi minuti di hanno privato di prenderci tre punti, di mantenere per la seconda volta consecutiva la porta imbattuta e fare festa.
Tutto l’esatto contrario, ma con una cosa in comune; in entrambe le partite il gol è venuto in uno dei rarissimi tiri in porta degli amaranto. Ieri sera, poi, nell’unico tiro in porta.
Quattro punti in due partite sono tanti per una squadra che deve salvarsi, purtroppo il gioco latita, concludiamo poco e, ci siano Gucci, Crisafi o Kozac, il risultato non cambia dato che nello schema tattico di Indiani il centravanti è un optional.
Abbiamo, nelle due ultime partite notato una maggiore solidità difensiva, con il Gubbio prima e unica volta la porta imbattuta anche grazie al rigore parato da Borra.
Ma con gli umbri, dopo un primo tempo confortante, abbiamo giocato davvero male nella ripresa, nemmeno il rigore fallito ci ha dato la carica e solo la dabbenaggine della squadra di Braglia, rimasta in nove e la giocata di Guccione, un assist perfetto che Eolo ha spinto in rete, ci hanno dato la gioia dei tre punti.
A Pesaro, al contrario, dopo un primo tempo anonimo in cui la Vis si è letteralmente divorata due gol, in entrambe i casi su assist del nostro Masetti , nella ripresa gli amaranto hanno cominciato a giocare e sono passati in vantaggio, rischiando poco e nulla e solo all’ultimo respiro, su uno dei tanti spioventi per la testa di Sylla, il centravanti ha trovato il gol del pareggio
Già Sylla…. E non dico altro se non recitarlo nel finale
Il calcio dà e il calcio prende, e quindi accontentiamoci, almeno dei punti presi.
Molto meno del gioco espresso e di alcuni interrogativi che a questo punto del campionato sorgono spontanei.
Mister Indiani in nome del turn over ha ruotato quasi tutta la rosa della squadra… e dicendo quasi, metto il dito nella piaga, perché due giocatori che sono risultati tra i migliori dello scorso campionato hanno giocato pochissimo come Castiglia e niente come Zona.
Castiglia ha una grossa esperienza in C dispiace vederlo emarginato, mentre Zona, l’anno scorso era considerato , insieme a Lazzarini, il miglior giovane amaranto
Un caso? Una bocciatura o cos’altro? E anche Chiosa che doveva essere il centrale così tanto cercato, ultimamente trova poco spazio…..sarà un problema fisico….
Ultimo, ma non per ultimo Guccione, altro uomo di grande esperienza in C e che, nelle due ultime partite, partendo dalla panchina ha cambiato il corso delle partite.
E se vogliamo dirla tutta, nemmeno l'impiego con il contagocce di Lazzarini sembra aver ragioni valide se non che magari, essere un Jolly è importante in serie D, scomodo in serie C
Il nostro cammino da matricola, da squadra che deve salvarsi è in linea con i risultati, meno se ancora si pensa di essere la mina vagante del campionato
NERVOSISMO ECCESSIVO….E NON E’ LA PRIMA VOLTA
Stiamo parlando di Mister Indiani che, ieri sera, ha sbroccato dando sfogo alla sua rabbia davanti ad una elementare e logica domanda del giornalista, sul come questa squadra non si stia esprimendo a buoni livelli e senza la continuità necessaria.
Siccome non è la prima volta, non sappiamo se ci sono dei segnali da mandare e verso chi.
Di certo il tecnico è insofferente alle domande del post partita, e succede di frequente, fin dalla scorsa stagione.
E sono interviste che durano tre o quattro minuti, figuriamoci se dovesse (e sarebbe necessario vista la categoria) fare una conferenza stampa, davanti ai giornalisti della durata di circa quindici minuti come succede in tutte le altre realtà della serie C….tutte meno che ad Arezzo, chissà perché o forse il perché è Mister Indiani stesso
CRISAFI E KOZAC
Buona la prova di Crisafi, così l’ha definita il tecnico di Certaldo, peccato che l’argentino sia un centravanti e non sia mai entrato di rigore, non abbia mai concluso in porta.
Tanta corsa, tanta grinta, ma bastasse questo per essere un centravanti…
Kozac, ormai è ufficialmente un oggetto misterioso, quasi quanto il suo acquisto….e Sylla, tanto per fare un esempio, ha dimostrato che uno come lui avrebbe fatto al caso nostro.
Andiamo avanti con fiducia e ottimismo e, soprattutto calma e gesso… a partite dal Mister
Riccardo Bonelli

VIS PESARO-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

BORRA – 6,0 – Poco impegnato, in fin dei conti una sola deviazione in angolo. Rimane qualche dubbio sul gol preso, dopo uno spiovente abbastanza leggibile nell’area piccola. Un paio di appoggi per Damiani e Bianchi abbastanza discutibili, essendo i due, marcati
MONTINI – 6,0 – Partita diligente, ma limitarsi al compitino, specie nel primo tempo, non può bastare.
MASETTI – 4,5 – Due erroracci che potevano costarci due gol. Un retropassaggio corto con Sylla che anticipa Borra e tira in porta con Risaliti che salva sulla linea di porta. Nel secondo caso un posizionamento completamente errato lo vede in ritardo su Pucciarelli che si invola verso la porta e, fortunatamente , il suo tiro incoccia il palo. Basta e avanzano
RISALITI – 6,0 – Il duello con Sylla è rusticano, il centravanti marchigiano dall’alto del suo metro e novantasei fa valere tutta la sua stazza e marcarlo risulta complicato. Si salva con il mestiere, ma non basta .
COCCIA - 6,5 – Un primo tempo anonimo, specchio di tutta la squadra, una ripresa più vivace con alcune proiezioni offensive degne di nota
MAWULI – 5,5 – Tira la cinghia da tanto, troppo tempo e l’ammonizione e la conseguente squalifica, forse arriva nel momento giusto. Poco preciso, poco brillante e la stanchezza è la causa principale
BIANCHI – 5,0 - a questo punto possiamo quasi ipotizzare che la serie C, al momento è troppo per lui. Sembra un pesce fuor d’acqua, non trovando mai la posizione utile alla squadra
FOGLIA – 6,5 – Il suo ingresso coincide cn il periodo migliore della squadra, si posiziona davanti alla difesa e fa valere la sua esperienza
SETTEMBRINI – 6,5 – Nel primo tempo sembra predicare nel deserto, corre, tampona, propone, ma la squadra non lo segue, rimanendo apatica e poco propositiva. Nella ripresa sale di tono, ma non è un caso che in campo ci fossero Guccione e Foglia
GADDINI – 5,0 – Vale il discorso fatto per Bianchi.. al momento la serie C appare di un livello tale che Gaddini trova grossissime difficoltà
PATTARELLO – 7,5 – Poteva essere il match winner… peccato, sarebbe stato il premio ad una prestazione veramente di spessore. Nel primo tempo i continui falli sistematici su di lui gli avevano impedito di giocare, unito anche alla totale assenza di assistenza alle sue giocate. Nella ripresa si scatena con continue accelerazioni ed un gran gol confezionato di sinistro dopo un triangolo con Guccione.
GUCCIONE – 7,0 – La sua assenza nell’undici titolare lascia sempre un alone di perplessità, specie nelle ultime due partite. Entra e la squadra cambia da così a così. Regala geometrie, sagacia tattica e l’assist per il gol di Pattarello è un cioccolatino.
CRISAFI – 6,5 – Caro ragazzini del 2004, hai capito quanto possa essere difficile il ruolo di centravanti nell’Arezzo? Non gli arriva un pallone giocabile, ma lui non demorde, si avventa su tutti i palloni che passano nella sua zona, ingaggia duelli, si da da fare e a livello di presenza in campo, si fa sentire. Ma siccome dovrebbe essere pericoloso in area di rigore……
DAMIANI – 5,5 – Entra e sembra la controfigura di Bianchi..e ho detto tutto
KOZAC – 5,0 – Compie più falli che palloni giocati, dispiace dare giudizi così negativi…. Ma oggi, il confronto con Sylla era inevitabile e sconfortante.
MISTER INDIANI – La sua squadra è stata ad un passo dalla vittoria. Ma il Mister dovrà convenire con noi che non sarebbe stata meritata , anche se, da tifoso, l’avrei accettata a trecentosessanta gradi. Il primo tempo è stato brutto, davvero brutto. La ripresa con degli accorgimenti logici e scontati (Foglia e Guccione) la squadra si è ritrovata, ma non è bastato. Rimangono dei dubbi sull’impiego di giocatori e non di altri..
P.S. dopo aver visto la sua intervista post partita, sono sempre più convinto che al Mister bisogna fare solo domande preconfezionate, altrimenti sbotta. Un intervento, nel finale eccessivamente nervoso e fuori luogo.
ARBITRO PELETTI – Per la seconda volta consecutiva mi trova a giudicare l'arbitro. Lo faccio volentieri, perché le ultime due direzioni di gara sono state davvero eccellenti e lo dico per l’Arezzo, per il Gubbio e per la Vis Pesaro. Oggi il direttore di gara ha lasciato giocare, intervenendo solo quando era strettamente necessario.
SYLLA - Un metro e novantasei, forte di testa e agile nel calamitare palloni. Un giocatore che sa fare reparto da solo e che in area è il pericolo numero uno. Mi piacerebbe sapere il suo ingaggio e fare un raffronto
Riccardo Bonelli

VIS PESARO - AREZZO 1-1

SFUMA, NEL RECUPERO IL SOGNO DEI TRE PUNTI
6 novembre 2023 - L’Arezzo va vicino alla seconda vittoria consecutiva che sfuma nel finale quando Sylla batte Borra.
Obiettivamente il risultato è giusto, perché l’Arezzo è andata in rete nell’unico tiro in porta di tutta la partita, mentre la Vis Pesaro, se pur con la complicità di Masetti, aveva avuto due occasioni clamorose sventate da Risaliti una e dal palo l’altra.
Un brutto primo tempo degli amaranto, veramente brutto, al cospetto di una Vis Pesaro che si affidava all’estro di De Paola e a Sylla, quasi due metri di fisicità.
Quarantacinque minuti in cui abbiamo visto tutto quanto non avremmo voluto vedere, errori macroscopici in difesa e sterilità offensiva davvero disarmante
La ripresa iniziava sulla falsa riga del primo tempo, poi la svolta, se vogliamo pure logica. L’entrata di Guccione è determinante per dare all’Arezzo quella inventiva offensiva che era mancata.
Filtrante illuminato per Pattarello che di sinistro fulminava il portiere ospite.
Da quel momento l’Arezzo sembrava poter portare in orto una vittoria preziosissima, perché la Vis Pesaro si affidava solo ai lanci lunghi dove Risaliti svettava su tutti i palloni e perché , in ripartenza sembravamo nella possibilità di far male.
Poi, purtroppo nel recupero, l’ennesimo pallone messo in area da Di Paola, pescava Sylla che spegneva il sogno amaranto.
Peccato per quando è arrivato il pareggio, ma, se vogliamo essere obiettivi, vincere con un solo tiro in porta , succede di rado.
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

2 novembre 2023 - Una serata che tra folate di vento, scrosci di pioggia, ha dipinto una trama tutta da leggere, quanto è stata avvincente, coinvolgente.
Una storia che ci stava raccontando di un Arezzo che, dopo una buona partenza, nella ripresa, come spesso le accade cadeva in una sorta di letargo mentale dal quale si svegliava di soprassalto, quando il pallone era sul dischetto del rigore.
Segna? E allora sarà dura recuperare contro un Gubbio di quel marpione di Mister Braglia
Sbaglia? Pericolo sventato, ma c’è da cominciare a giocare…
Questo era il bivio che indirizzava la trama della partita.
Diciamo che non era un bivio, ma ci stava anche una terza strada.
Borra compie il miracolo, sotto la Minghelli, tiene in vita l’Arezzo e ti aspetti che il Gubbio si ammosci e gli amaranto, prendano nuove forze approfittando del momento.
Ecco la terza via, il Gubbio riprende a giocare come niente fosse, l’Arezzo trotterella per il campo, impaurito più che rinfrancato.
Ma poteva, un regista, non approfittare di una serata da tregenda con il vento che si divertiva a creare traiettorie a proprio piacimento e la pioggia che rendeva ancor più teatrale la sfida?
Ed allora si riscrive il finale, mettendoci una sana dose di thriller in una storia che cominciava ad essere poco attraente, noiosa da leggere
Come spiegare la pazzia collettiva che colpisce i giocatori del Gubbio, due espulsioni in un minuto ed il finale è da leggere tutto d’un fiato perché capisci che l'epilogo potrebbe riservare il classico colpo di scena.
Pochi minuti alla fine, ma l’Arezzo capisce che il lupo può essere azzannato, ma solo se preso di sorpresa.
Ci pensa Guccione, che stoppa a seguire un pallone in area, poi pennella una traiettoria e mentre la pennella manda una preghiera ad Eolo, perche’ quel pallone si invaghisca del palo, tanto da baciarlo…. Quel palo, non gradisce e respinge, ed allora Eolo con l’ultimo soffio, lo spinge in rete.
La corsa di Guccione verso la Curva, dalla parte opposta, è un tripudio di emozioni.
Questione di culo per Pierino Braglia che nei titoli di coda mastica amaro e, forse, anche a ragione.
Ma la serata di lunedì vogliamo che sia solo l’inizio di una nuova storia.
Gli ingredienti ci sono, la porta imbattuta dopo mille mila minuti , Borra che riprende fiducia, una classifica che ci rasserena.
Cosa manca? La continuità nel mantenere la porta inviolata, il riuscire a vincere due partite consecutive, recuperare gli infortunati.
Cos’altro manca? Questioni tecniche da lasciare che siano Giovannini e Cutolo a risolvere.
Chiudiamo un libro e apprestiamoci a leggerne un altro, sperando che la trama non sia scritta di Dario Argento, ma da uno scrittore tifoso amaranto, che se di parte, saprebbe certamente come non farci soffrire.
Riccardo Bonelli

AREZZO-GUBBIO, LE PAGELLE DI RICK

La vittoria dopo mille emozioni, l’aver, finalmente, mantenuto la porta imbattuta dopo mille mila minuti che non succedeva, bastano e avanzano per ritenere tutti al di sopra della sufficienza (ma solo sui voti)
BORRA – 7,0 - Combina un bel pasticcio con una uscita fuori ordinanza e scriteriata, da cui nasce il rigore di Foglia. Momento topico della partita che poteva prendere una brutta piega. Si fa perdonare alla grande, sventando il tiro dagli undici metri con un grande intervento. Nel primo tempo qualche incertezza, sicuramente causata dal vento che variava le traiettorie del pallone. Forza ragazzo!
MONTINI – 6,5 – Intraprendente e pericoloso con un paio di conclusioni, una delle quali viene sventata da Vettorel con un grande intervento. Qualche pecca nei rilanci, molti dei quali fuori portata.
RISALITI – 6,0 – Soffre l’agilità e la velocità di Udoh, soffre sui palloni alti che il vento fa cambiare traiettoria. Non una delle sue migliori serate.
MASETTI – 6,5 – Accogliamo il suo rientro in campo dopo l’infortunio con piacere. Ed il piacere aumenta nel vederlo autoritario. Una buona prestazione al suo rientro
COCCIA – 6,0 – Meno preciso e prorompente del solito. Stranamente fa fatica ad addomesticare la palla. Ma da un suo spunto nasce l’azione più pericolosa che confeziona l’Arezzo, con un cross da fondo campo al bacio , con il pallone che arriva sui piedi di Gucci al dischetto degli undici metri, un pallone che, se colpito bene, poteva dare il vantaggio all’Arezzo….
MAWULI – 6,5 – Risulta tra i migliori anche quando non fa nulla di trascendentale. Fa un oscuro lavoro di raccordo, si propone anche in fase offensiva. Non il miglior Mawuli ma quanto basta per far sentire la sua presenza in campo
BIANCHI – 6,0 – come si dice a, sì, di stima. Corre tanto, ma corre a vuoto. Discreta la sua fase di interdizione, ma si limita al compitino ì facile, quando invece, con le sue caratteristiche dovrebbe aggredire le zone di campo libere.
SETTEMBRINI – 6,0 – Con il cuore, con la grinta, ma anche con tanti errori. E’ l’elemento che calamita tutti i palloni che passano per il suo piede. Bene nel primo tempo, meno, nella ripresa quando la squadra arretra. Un passaggio sbagliato, qualche fischio, lui lo sente e si innervosisce senza nasconderlo
GADDINI – 6,5 – Le sue prestazioni in questo campionato sono state in crescendo, piccoli passi in avanti verso una categoria nuova , in cui ha incontrato qualche difficoltà. Ma la prestazione di oggi ci racconta dei progressi di questo ragazzo, che fanno ben sperare, perché molti credono in lui.
PATTARELLO – 6,0 – Vorrebbe spaccare il mondo, e quando non gli riesce, si innervosisce, si intestardisce. Prova positivo per l’impegno, meno per la produttività
GUCCI – 6,0 – Fallisce una ghiotta occasione nel primo tempo, poi la solita prova fatta di spizzicate, di sportellate. Nella ripresa, con la squadra che arretra, il suo isolamento diventa evidente anche a occhio nudo; la fatica, le traiettorie di un vento a favore, ma mica tanto, lo costringono ad alzare bandiera bianca
KOZAC – 6,0 – Mettiamola così, entra e l’Arezzo vince. Altrimenti non trovo altri motivi per dargli la sufficienza
FOGLIA – 6,0 – Rispetto a Bianchi ha meno dinamismo, ma più senso della posizione, anche se la sua presenza in campo serve per rinforzare il centrocampo in assetto difensivo. Causa il fallo da rigore, ma non e’ il solo colpevole
CHIOSA – 6,0 – Difesa schierata a tre, per permettere ai due esterni qualche licenza offensiva in più
GUCCIONE – 7,5 – Il gol vittoria, la sua corsa sfrenata per festeggiare, le immagini più belle di questa serata. Sul gol , magari casuale, e’ molto bello il suo stop a seguire che lo libera in area. Toro o cross il tocco e’ di classe
MISTER INDIANI – Chi vince ha sempre ragione. Ma stasera non possiamo obiettare (ammesso che lo si possa fare) sullo schieramento messo in campo. Per la prima volta, dopo tempo immemore, concludiamo la partita senza subire gol… che abbia trovato la password giusta? Questo Arezzo, comunque, un problema lo ha, ed è quello di giocare bene per un tempo solo. Urge capirne i motivi
ARBITRO GIANQUINTO – Difficilmente do giudizi sull’arbitro, ma questa sera mi è sembrato di vedere, finalmente, un arbitro all’altezza della situazione. Nella presentazione della designazione , avevo messo in risalto come fosse un arbitro dal cartellino facile e non si è smentito. Una direzione di gara uniforme, ammonizioni ed espulsioni sono parse ineccepibili. Magari Pierino non sarà dello stesso avviso
Riccardo Bonelli

AREZZO - GUBBIO 1-0

31 ottobre 2023 - CON LA GRINTA, CON IL CUORE E CON LA PORTA IMBATTUTA, L’AREZZO SUPERA IL GUBBIO IN UNA PARTITA D’ALTRI TEMPI.
Segnatevi questi minuti , 82,83,84,85,86,87 in quel lasso di tempo si concentrano i 96 minuti di Arezzo Gubbio
Partiamo dal finale, quando il pari, onestamente era un risultato che, visto l’andamento dell’incontro, stava bene alle due squadre, forse un po’ piu’ all’Arezzo
In una atmosfera da tregenda, con vento, pioggia a volontà, con la partita che andava verso la sua fase finale, il Gubbio decide di autoflagellarsi, tre minuti di pazzia collettiva e gli uomini di Braglia si vedono sventolare due cartellini rossi.
L’Arezzo, che nel secondo tempo aveva combinato poco e niente, trova la zampata vincente grazie ad un tiro cross di Guccione che beffa il portiere, con il pallone che bacia il palo prima di finire in fondo alla rete.
La corsa sfrenata di Guccione, la festa in Curva Minghelli, il fischio finale di una partita pazza.
Ok, ripartiamo dal principio: l’Arezzo parte bene e nei primi quarantacinque minuti la manovra amaranto è fluida, ariosa e le occasioni non mancano con Vettorel autore di un paio di parate degne di nota e con Gucci che spreca una ghiottissima occasione ciccando la palla all’altezza del dischetto del rigore.
Il Gubbio, favorito dal vento a favore, si rendeva pericoloso con verticalizzazioni improvvise per Udoh, e con i cross in area con traiettorie del pallone che assumevano traiettorie di difficile lettura per la difesa amaranto, apparsa, per questo motivo, in difficoltà.
Un primo tempo a favore dell’Arezzo, dicevamo, e che comunque poteva avere una svolta nei primi minuti quando, su una punizione dal limite per il Gubbio, la palla, velocizzata dal vento andava a stamparsi sulla traversa, salvando la porta amaranto.
Ad inizio ripresa, altra svolta che poteva essere decisiva quando, una uscita avventata di Borra fuori area, creava un pasticcio generale. Il portiere nel tentativo di recuperare palla costringe Foglia al fallo
Momento topico della partita perché Borra si faceva perdonare l’errore deviando il tiro dagli undici metri e salvando la porta amaranto.
Il pericolo scampato, però, non dava animo all’Arezzo, che, a differenza del primo tempo, pur giocando con il cuore, non riusciva a creare, ed il vento a favore sembra un handicap ed anzi, doveva abbassare il baricentro del gioco per arginare un Gubbio che aveva preso campo e coraggio. Mister Braglia, con i cambi, aveva intravisto di poter vincere la partita
Poi, il finale che vi ho raccontato.
Il calcio è bello perché ci regala emozioni come queste, quando la vittoria ed i tre punti ti fanno dimenticare tutto.
Mister Pierino Braglia, conoscendolo, avrà un diavolo per capello e molto da recriminare…. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso e, francamente….. anche se ha ragione, chi vince la ragione se la prende
Riccardo Bonelli

a mente fredda

27 ottore 2023 - Un calciatore corre mediamente, all'interno dei 90′ di partita, una distanza di 10-12 km ad una velocità media compresa tra i 6,5 e 7,2 km/h .
Le partite di calcio di una qualsiasi categoria durano 90 minuti. Questo, però, solo sulla carta: il cosiddetto tempo di gioco effettivo, spesso, non va oltre i 50-60 minuti.
Quindi un giocatore corre per 10-12 chilometri in circa un’ora, non in maniera continuativa ma con molte pause
Un giocatore si allena, mediamente , un paio di ore al giorno.
Eppure , nonostante non siano dati sfiancanti, tutt’altro, nel calcio , e specialmente in Italia, si usa il turn over.
Un operaio, faccio un esempio, di una ditta di asfaltatura, lavora otto ore al giorno, sotto il sole cocente, sotto la pioggia battente e sempre con il grande calore del bitume sei giorni su otto
Un muratore, si alza alle cinque del mattino, sale sui tetti, in qualsiasi condizione, lavora otto dieci ore continuative sei giorni su otto
E potrei continuare…. Eppure non esiste turn over
Sarcastico? No, è solo la realtà, inconfutabile.
La sconfitta ad Ancona è figlia di un turn over poco concepibile, specialmente negli uomini sacrificati in nome dell’alternanza.
Perchè, guarda caso erano i quattro giocatori che erano risultati i migliori in campo nella prestazione vincente e convincente contro la Spal.
Un caso? Forse, ma gli elementi per un sospetto più che fondato ci sono tutti.
Peccato, dopo la vittoria casalinga eravamo tutti più rasserenati, convinti che questa rosa non fosse poi così scarsa, ma anche che questa squadra ha bisogno di certezze , di uomini da togliere solo se infortunati o squalificati… ecco, quelle devono essere le nostre certezze settimanali, attorno ai quali ruotare il resto della rosa.
Pensiero mio, intendiamoci, da prendere con le molle e con il beneficio di inventario.
Ma al momento questo Arezzo ha bisogno di certezze e non di salire sulla giostra del turn over che gira, gira, ti fa girar la testa.
La vittoria contro la Spal è anche figlia di un assetto tattico che rendeva la squadra compatta, che rimaneva coperta in difesa e nello stesso tempo creava occasioni da rete, tante occasioni, con ogni giocatore al posto giusto, nella posizione in cui poteva rendere il massimo
Perchè snaturare il tutto ad Ancona?
Perchè ignorare giocatori come Zona, uno dei migliori giovani della scorsa stagione?
Poi c’è Kozac, massacrato… io penso che se ad Ancona ci fosse stato Gucci dall’inizio non avrebbe visto nemmeno lui palla e di contro, se ci fosse stato Kozac contro la Spal, non so, ma credo non avrebbe sfigurato.
Adesso pensiamo al Gubbio, pensiamo a vincere quell’incontro, magari riproponendo la formazione che ha vinto contro la Spal, senza, naturalmente Luca Trombini a cui va un grossissimo in bocca al lupo. Giocherà Borra, sosteniamo Borra, senza pregiudizi …
Ultima cosa, guardo quasi tutte le conferenze stampa pre e post partita degli allenatori.
Che si siedono davanti ai giornalisti e rispondono alle varie domande… circa quindici minuti di domande e risposte
Ad Arezzo no, interviste all’allenatore fatte in fretta e furia, quattro, cinque minuti in cui si chiede poco e si risponde meno. A livello di comunicazione siamo rimasti alla serie D
La gente ha bisogno di capire…..
Riccardo Bonelli

ANCONA-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – Solo un grossissimo in bocca al lupo al ragazzo, sperando che l’infortunio sia meno grave di quello che abbiamo percepito. FORZA LUCA!!!
BORRA – 6,5 – Due gol presi senza colpa, un paio di parate importanti. Poi nel terzo gol è tutto molto comico
LAZZARINI – 6,0 – Gioca con il freno a mano tirato, più terzino vecchi tempi che fluidificante , dato che ha un avversario rognoso e che lo mette sovente in difficoltà. Aggiungiamo che con la posizione di Guccione, non ha un punto di riferimento offensivo…
RISALITI – CHIOSA – 5,0 - in perenne difficoltà, contro un attacco veramente poco inconsistente ma che diventa attacco atomico.
MONTINI – 5,5, - Sostituisce Coccia, ma sostituisce anche Zona che, scusi caro Mister, per me viene prima, molto prima di Montini… ma l’allenatore è Lei e quindi mi inchino e mi zitto, anche perché Montini fa rimpiangere sia l’uno che l’altro
MAWULI – 5,0 – Forse preoccupato di non prendere una ammonizione, forse, il fatto di giocare con una squadra come quella vista con la Spal in cui aveva punti di riferimento ed un ruolo ben definito, gira a vuoto e dimostra che non è un difensore facendosi uccellare da Nador in un cross lento e di facile lettura
FOGLIA – 5,5 – Forse era l’unico destinato ad essere in panchina , se l’idea del turnover del Mister risiede nel mettere in panchina gli affaticati...e Foglia , contro la Spal era uscito davvero affaticato. Giochicchia senza costrutto e senza incidere minimamente nella manovra
DAMIANI – 5,5 – Spaesato, vaga per il campo, pestandosi i piedi con Guccione che, inspiegabilmente partita da esterno ma veniva a trovarsi sempre come centrocampista aggiunto...se era una mossa tattica di Indiani, Damiani doveva essere avvertito
GUCCIONE – 5,0 – Quale era la sua posizione? Quiz a premi, dato che non lo abbiamo capito mica tanto bene. Comunque sia, ha giocato male
GADDINI – 5,5 – Dopo un primo tempo disastroso, nella ripresa si riprende, risultando il migliore in campo del secondo tempo…. Ma dopo un tre a zero, conta quanto il due di picche
KOZAC – 5,5 – Ma il voto non va a lui. Troppo facile sparare sul centravanti antipatico ad Indiani e che dallo stesso viene messo nelle peggiori condizioni per scendere in campo. Gli arriva un solo pallone giocabile, sporco per giunta, e sfiora il gol.
CASTIGLIA – 5,5 – Non al meglio, entra poi nel momento di maggior confusione mentale degli amaranto...cosa avrebbe dovuto fare per cambiare un trend ormai segnato?
PATTARELLO – 6,0 – Entra con tanta voglia, troppo, che lo porta a strafare. Pensate che la cosa migliore che fa l’Arezzo è per merito suo… conquistare una punizione dal limite (sic!!)
COCCIA – 6,0 – Prova a suonare la carica… ma a sordità a quel punto , era cronica
GUCCI – che dire… solidarietà a Kozac e Gucci lo ha sperimentato sulla sua pelle
MISTER INDIANI – Il turnover…. Giocatori stanchi, guarda un po’, casualmente i quattro migliori giocatori contro la Spal. Per cui mi chiedo con quale criterio viene fatto e soprattutto se era veramente necessario. Che i giocatori non reggano i ritmi di tre partite in una settimana mi pare strano e mi è difficile accusare i preparatori atletici. E comunque, magari, lo si fa nella terza partita, e non certo snaturando una squadra che, tre giorni prima aveva vinto e convinto. Comunque, se Mister Indiani vuole sorprenderci, ci è riuscito, così come è riuscito a perdere ad Ancona contro un avversario non trascendentale e che si è preso gioco di noi. Mister, glie lo hanno detto che abbiamo perso tre a zero?
Riccardo Bonelli

ANCONA-AREZZO  3-0

CARO INDIANI, IL TURN OVER NON SI FA IN QUESTO MODO
FUORI I QUATTRO MIGLIORI IN CAMPO CON LA SPAL, UN’ANCONA MEDIOCRE SI IMPONE SENZA FATICA
26 ottobre 2023 - Non è una critica ma un dato di fatto, chi erano stati i migliori contro la Spal? Pattarello, Gucci, Settembrini e Coccia. Quanti di questi sono in campo?
Ma se volete, potete anche prenderla come una critica.
Critica inconfutabile, certificata dai fatti
Io non amo i turn over, figuriamoci fatto con scelte chirurgiche, fuori i migliori con la Spal, tutti, incomprensibilmente…. Poi è vero, con il senno del poi è facile criticare.
Ma mai come in questo caso il risultato e la prestazione confermano le scelte sbagliate
E la squadra , senza punti fermi, appare debole a livello di personalità, va in confusione, i continui cambi formazione tolgono certezze.
E, comunque, la squadra vista in campo contro la Spal, oggi, non avrebbe perso, manca la controprova, ma ci sono leciti e validi motivi per poterlo affermare
Prestazione , nei primi quarantacinque minuti di gioco impalpabile da parte dell'Arezzo, apparso abulico, più propenso ad addormentare il gioco, che ad offendere.
Partita brutta e con pochissime emozioni, ed il gol è apparso fuori dal contesto della mediocrità. L'infortunio a Trombini , purtroppo, è l'unico evento, purtroppo negativo della partita.
Nella ripresa, se possibile, la squadra gioca ancora peggio e l’Ancona, ripeto, squadra mediocre , riesce a segnare altri due gol, di cui uno con la comica complicità della difesa amaranto
Buio completo, un passo avanti e tre indietro, come i gol subiti, come i punti persi
Maledetto turnover….specialmente se cervellotico
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

24 OTTOBRE 2023 - Finalmente una vittoria casalinga, vincere è sempre bello, vincere al Città di Arezzo è ancora più bello , segnare due dei tre gol davanti alla Curva Minghelli è da sballo.
Una vittoria meritata, voluta con grinta, determinazione ma soprattutto con uno schieramento tattico che , finalmente, ha messo in risalto le doti dei singoli.
Piccoli cambiamenti per un grande cambiamento… l’Arezzo messo in campo con un centrocampo “vero” tignoso, formato da uomini di esperienza come Mawuli, Settembrini e Foglia, con la compartecipazione di Guccione, uomo a tutto campo che non ha mai disdegnto ripiegamenti nella zona nevralgica del campo per dare manforte, è apparso più solido e meno perforabile.
In avanti Gucci, autore di una splendida doppietta con un bottino totale di cinque reti, non è apparso più il centravanti solitario delle partite precedenti e l’area di rigore avversaria è stata occupata con grande densità dai giocatori amaranto come Mawuli, Settembrini, Pattarello, Guccione, Risaliti.
Foglia, usurpatore di un posto destinato al minutaggio ha dimostrato di non aver rubato il posto a nessuno… a volte, e ieri sera ne è la prova evidente, il minutaggio può andare tranquillamente a farsi benedire, se i risultati sono questi.
L’Arezzo aveva delle assenze importanti? Farne menzione è utile, ma dopo una bella vittoria diventa quasi una offesa verso i sostituti, per cui, per me, le assenze erano di giocatori alla pari di quelli che sono scesi in campo.
Mister Indiani, con la sua squadra riveduta e corretta, ha, forse, tradito il suo credo, ma ha messo in risalto le qualità dei singoli a disposizione della squadra.
E’ questa la strada da seguire perché, non a caso, è stata una delle migliori prestazioni degli amaranto.
E’ sintomatico anche come le sostituzioni siano avvenute quasi tutte nel finale di partita, come se Indiani volesse non toccare nulla dei meccanismi in campo anche a discapito di una certa stanchezza fisica.
Le sostituzioni non sono obbligatorie, è bene saperlo e , se non ve ne è necessità, rischiano di destabilizzare una squadra che sta andando bene.
Unico appunto che mi sento di fare al Mister, è la gestione di Kozac. Metterlo in campo nei minuti finali, con la partita ormai vinta, senza, quindi una necessità tattica necessaria, è stato , quanto meno indelicato nei riguardi di un giocatore che non meritava un simile trattamento. Con la sua carriera, aveva diritto, magari a restare in panchina e stop. Per i minuti finali bastava mettere un ragazzino che, magari, avrebbe apprezzato.
Qualcuno, ieri sera , ha visto i fantasmi, al gol della Spal, non c’era bisogno dei Ghostbusters … ieri sera il gol è stato talmente casuale che non poteva far pensare ad una rimonta, ed il terzo gol penso ne sia l’evidenza, a differenza delle partite precedenti.
Altri tremilacinquecento spettatori al Città di Arezzo, nonostante il lunedì, l’Arezzo c’è, gli aretini, pure.
Riccardo Bonelli

AREZZO-SPAL, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 7,0 – Determinante con una paratona su Antenucci, respinge alla grande sulla traversa una conclusione ancora di Antenucci, ma sfortunatamente la palla ricade nei pressi di Fiordaliso. Con i piedi, mette la palla dove vuole ed in ultimo, dà sempre tanta serenità ai suoi compagni di reparto che lo chiamano in causa di sovente per i suoli lanci verso le punte
LAZZARINI – 6,5 – Buona prestazione, sia in fase difensiva che in quella di spinta dove le sue qualità di inserimento ne fanno ormai un marchio di fabbrica. Visto oggi, e conoscendolo, troppa panchina.
RISALITI – 6,5 – Pochi problemi, sempre puntuale di testa, negli anticipi, nelle uscite palla al piede. Pericoloso anche in fase offensiva, dove aggiunge densità in area avversaria
CHIOSA – 6,5 – Non al meglio stringe i denti e , dall’alto della sua esperienza , sopperisce con abnegazione e spirito di sacrificio.
COCCIA – 7,5 – La più bella prestazione in maglia amaranto. Nessun problema in fase difensiva, spinge che è una meraviglia. Ha gamba e si vede, ha voglia, tanta voglia, arringa il pubblico , pennella traversoni, colpisce un palo e, se pur con i crampi, chiude in attacco la sua prova
FOGLIA – 7,0 – Gran bella partita, tatticamente perfetta e con tempi di inserimento giusti, in uno dei quali impegna Alfonso in una difficile deviazione. Corre, tampona, pressa...finisce con i crampi dopo aver dato tutto e anche di più. Il pubblico apprezza e applaude la sua uscita
SETTEMBRINI – 7,0 – Riportato nel ruolo a lui più congeniale, ritrova corsa, attacco agli spazi, pressa, propone, difende, da vero aretino, da vero capitano, suonando la carica
MAWULI – 7,5 – Ogni partita che passa ci rendiamo conto di avere un giocatore di categoria superiore. Una vera sorpresa, perché lo conoscevamo come frangiflutti, uomo di corsa e di grinta, ce lo ritroviamo rifinitore e goleador. Altra prova da stropicciarsi gli occhi
GUCCIONE – 6,5 – Si alterna con Pattarello variando la fascia e mettendo così in confusione tattica i difensori avversari. Si propone anche come trequartista e come centrocampista aggiunto….quando si dice, gioca per la squadra
PATTARELLO – 7,0 – Ragazzi è un giocatore dal quale non sai mai cosa aspettarti nelle sue giocate. Pennella un pallone per Gucci degna di un pittore. Ma non disdegna anche di fare una partita di sacrificio, ripiegando nella linea dei difensori con grande spirito di sacrificio
GUCCI – 8,0 – Datemi un pallone e lo trasformerò in gol…. Datemene due e …… E così il centravanti solitario trova compagnia, trova cross deliziosi sui quali mettere il suo capoccione.
Già, una testa che calamita palloni in tutte le zone del campo dove vince, in maniera imbarazzante tutti i duelli aerei
BIANCHI – 6,5 – entra subito bene in campo, con una grande chiusura con una diagonale perfetta. La sua freschezza fisica è manna per una squadra che aveva speso tanto
DAMIANI – MONTINI – KOZAC – 6,0 – partecipano alla festa
MISTER INDIANI – Era una questione di testa, aveva dichiarato… ed aveva ragione, in tutti i sensi. Ma qualcosa è cambiato nel mettere in campo i suoi ragazzi. Più raziocinio, squadra compatta, centrocampo finalmente mai in sofferenza e tanti spioventi in area...tanti e decisivi.
In una partita l’Arezzo ha fatto i cross per le punte quanti non ne aveva fatti in tutte le partite fino ad ora giocate. Questo chiedevamo, questo è stato fatto. Ed abbiamo vinto
Riccardo Bonelli

AREZZO-SPAL 3-1

SE ERA UNA QUESTIONE DI TESTA, PROBLEMA RISOLTO!
Prima di iniziare vorrei rivolgere un pensiero ed un grosso in bocca al lupo al giocatore della Spal , Arena, uscito in barella e portato con l’ambulanza in ospedale per un gravissimo infortunio alla caviglia. FORZA ARENA!
Dunque, se il problema era una questione di testa, ebbene, problema risolto a trecentosessanta gradi; l’Arezzo ha giocato una partita di testa e con la testa sono arrivati i tre gol.
Qualcosa è cambiato a livello tattico e fin dalle prime battute questo era evidente, squadra compatta, Settembrini riportato a centrocampo, un centrocampo che con il capitano, con Foglia, con Mawuli e con la collaborazione preziosa di Guccione che fluttuava tra le linee.
Squadra aggressiva, pressing sul portatore di palla fatto con grinta ed in maniera ossessiva, e poi, quello che credevamo fosse opportuno per mettere Gucci nelle migliori condizioni...servirlo in maniera continuativa.
Ma anche la presenza in area aveva una densità maggiore, perché sugli spioventi si gettavano in area Gucci, Mawuli, Settembrini, Guccione e la solitudine del centravanti, argomento fino ad ora dibattuto, di colpo è sparito.
E non è un caso che i tre gol siano stati segnati di testa, che Gucci l’abbia fatta da padrone con una doppietta, che Mawuli, con i suoi tempi di inserimento ha messo anche il suo capoccione al servizio della squadra, segnando un bellissimo gol.
Una partita bella, per merito solo ed esclusivo dell’Arezzo, contro una Spal, nel primo tempo , sempre in balia degli amaranto.
Nella ripresa, sul due a zero, dopo un miracolo di Trombini, ecco, puntuale, il gol che l’Arezzo ha sempre preso; un altro miracolo di Trombini che non è bastato, perché sulla ribattuta, Fiordaliso l’ha spinta in rete.
Dopo un primo tempo sontuoso, ognuno di noi ha pensato che questa partita non potevamo assolutamente non vincerla… un piccolo periodo di assestamento, per posizionarsi contro un attacco che Mister Colucci aveva ridisegnato a quattro, poi l’Arezzo, se pur con molta accortezza e diligenza, visto il gran dispendio di energia, ha ripreso le redini dell’incontro, segnando il gol che di fatto chiudeva le ostilità.
Nemmeno per sogno, perché, nel finale gli amaranto ritrovavano forze ed entusiasmo per andare ancora vicini al quarto gol, specialmente con un gran tiro di Coccia che si è stampato sul palo.
Fischio finale e festa per tutti sotto la Minghelli...Tre punti in casa nostra….finalmente.
Ma era solo una questione di testa
Riccardo Bonelli

TUTTO STA GIRANDO PER IL VERSO GIUSTO… O QUASI TUTTO
SOTTOTITOLO... NON SARO' BREVE

19 OTTORE 2023 - Pagate tutte le pendenze passate, quelle delle precedenti gestioni, pagati tutti gli stipendi, passivo di bilancio sensibilmente diminuito, un nuovo riassetto del settore giovanile con l’ingresso di due figure di rilievo come Paolo Bertini e Michael Varutti, strutture che vanno via via crescendo e migliorando, sessanta mila euro come prima tranche del minutaggio.
Il futuro sta prendendo la sua giusta fisionomia, attraverso strutture, programmazione e persone giuste nel posto giusto
Nella speranza che il settore giovanile tragga quei benefici necessari per la sopravvivenza di una società , attraverso la valorizzazione dei giovani.
Già, i giovani, magari di quella vasta provincia di Arezzo, al momento, in mano a tante società professionistiche che, approfittando dell’assenza e incuria del capoluogo, stanno approfittando della situazione attingendo a piene mani dei migliori talenti che le società della provincia producono.
Speriamo che Paolo Bertini si faccia carico di questa situazione, contornandosi di persone che abbiano il compito di un filo diretto con queste società, che comincino a seguirle, a vederne partite a conoscere le realtà e bloccare questa emorragia verso altri lidi dei nostro giovani migliori.
Questo è il futuro.. ma siccome non c’è futuro senza presente, arriviamo alle dolenti note.
Oddio proprio dolenti no, diciamo che che c’è un po’ di preoccupazione per l’andamento della prima squadra, in linea con i progetti iniziali, ma in una linea sottilissima, oltre la quale può scattare l’allarme.
Innegabile e sotto gli occhi di tutti i problemi che stiamo incontrando, a cominciare dall’esagerato numero di reti subite, dal fatto che fin dalla prima amichevole ad oggi, la squadra ha sempre subito gol.
I giovani che la scorsa stagione facevano la differenza in D, stanno trovando enormi difficoltà a calarsi un una realtà completamente diversa.
Una certa fragilità mentale della squadra, un assetto tattico che facilita oltremodo gli avversari prestando il fianco a imbucate clamorose.
Un centrocampo in evidente difficoltà, numerica (con Settembrini avanzato rimangono due centrocampisti in balia di centrocampi avversari più numerosi)e di qualità, nel quale manca un uomo con la testa pensante in grado di dettare i ritmi, alzare la testa e impostare la manovra.
Poi, e non sto a dilungarmi troppo il problema del centravanti e il dilemma tattico degli esterni a piedi invertiti.
In ultimo, ma non per ultimo, il problema o presunto tale del rapporto tra giocatori e tecnico.
Un problema non creato dall’esterno, ma dall’interno, per cui, magari, che desta qualche preoccupazione.
L'intervento del Presidente Manzo spero abbia messo tutte le componenti davanti alle proprie responsabilità, da Giovannini, a Cutolo a Mister indiani, ai giocatori...tutti messi sotto la lente di ingrandimento
Mi sono lasciato per ultimo una serie di frasi che non vorrei sentir dire
- Siamo appena all'inizio del campionato (otto giornate?, due mesi..ma quale inizio)
- Partita spartiacque (ma cosa c'entra Mosè che soprattutto lo fece una volta sola, mentre qui già l'ho sentita rimbombare)
- Avversario abbordabile (vorrei capire su che base si definisce un avversario abbordabile, Olbia? Pontedera? Recanatese?... allora siamo messi male)
- Mancano 30 giornate con 90 punti a disposizione (ricordo questo ritornello cantato da Camplone, Stellone, Tromboni e compagnia cantante... 25 partite 75 punti 15 partite 45 punti, 5 partite 15 punti e poi siamo retrocessi)
- Abbiamo creato tante occasioni... se avessimo fatto gol la partita sarebbe cambiata (traduzione...se la mi nonna avesse le rote sarebbe un carretto)
Bisogna rimetterci in carreggiata e i bonus ce li siamo già giocati, qui non si tratta di vincere un campionato di serie D, ma di salvarci in serie C.
Ieri erano Ponsacco, Ostia, Trestina, Tau, oggi sono Pescara, Cesena, Carrarese, Torres, e via giù discorrendo elencando tutte le squadre di questo campionato.
Sperando di essere noi alla portata degli altri, visto che il contrario, ci riesce malino
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

16 OTTOBRE 2023 - Brutta sconfitta quella di Recanati, un Arezzo in versione leopardiana che si incentrava sulla tesi che la infelicità umana corrisponda a un'insoddisfazione dell'anima .
Una squadra, infatti che è sembrata senza anima, senza quell’animus pugnandi che occorre per tirarsi fuori da una situazione delicata.
E, se dopo una sconfitta del genere, il Presidente Manzo si è sentito in dovere di fare un summit immediato con Giovannini, Cutolo e Indiani, i segnali non sembrano essere positivi.
L’intervento del Presidente è stato tempestivo, quello che si sono detti all’interno dello spogliatoio non è dato saperlo, ma è facile intuirlo, attendendo che la conferenza stampa di Giovanni e Cutolo smentisca o confermi le nostre impressioni.
Sarà stato chiesto ai direttori di prendere in mano la situazione, parlando con i giocatori e mettendoli di fronte alle proprie responsabilità.
Sarà stata analizzata la eccessiva propensione a subire gol, male cronico e mai risolto fin dalla prima amichevole.
Il Presidente vorrà avere, a breve, una relazione dettagliata su come lo staff tecnico intenda agire per dare una svola alla stagione, per fare un cambio di rotta verso porti sicuri, dato che all’orizzonte c’è solo il mare e nemmeno tanto calmo.
In ultimo, e questa ipotesi mi sembra la meno percorribile, sarà chiesto a Mister Indiani di rivedere il suo credo tattico, le sue teorie, la sua gestione dello spogliatoio, che appare, dalle dichiarazioni stesse del tecnico non proprio idilliaco.
Ma chiedere ad Indiani, tecnico che ha radici profondissime nel suo modi di giocare, di estirparle per seminare un nuovo modo di mettere in campo la squadra, con moduli a cui è dichiaratamente allergico la vedo dura, di difficile applicazione dovendo convincere una persona di snaturarsi.
E se per un giovane potrebbe essere un discorso valido, per una persona di una certa età, l’opera di convincimento, ammesso sia accettato, sarà laboriosa e ci vorrà tutta l’esperienza di Giovannini.
Alla vigilia della partita casalinga con la Spal, Manzo ha inteso dare una scossa pubblica e diretta, perché tutti sappiano che tutte le componenti sono chiamate in causa, una causa amaranto.
Adesso sono tutti sotto esame, sbagliare, da ora in poi avrà sempre meno giustificazioni valide.
Comunque, quando ci sono situazioni del genere , summit compreso, qualcosa, in questi mesi è stato sbagliato
A soffrire siamo noi che ci teniamo e che ci dividiamo in avvocati e magistrati, a difesa o all’attacco dell’uno e dell’altro. Disorientati e incantati, illusi o demoliti, dal risultato della squadra.
Riccardo Bonelli

RECANATESE-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 - Altre due reti sul groppone altra prova positiva (sigh!!) .Nel finale evita la goleada
LAZZARINI – 4,5 – Sembra aver smarrito lo smalto, sembra sfiduciato e molle. Malissimo da esterno basso, un pizzichino meglio centrale difensivo.
RISALITI – CHIOSA – 4,0 – Avete presente cosa succede a due pesci se li tiri via dall'acqua? Si dimenano... annaspano... Ecco la trappola l'esca tesa da Mister Pagliari. Due ATTACCANTI , Sbaffo e Melchiorri che partono da centrocampo, Portandosi a spasso i due centrali ed aprendo praterie davanti a Trombini. Ma Mister Indiani, evidentemente non è un pescatore
POGGESI – 4,5 – Corre senza costrutto, corre senza palla, perchè la palla la perde, sulla sua fascia la Recanatese fa il bello e il cattivo tempo.
MAWULI – 5,5 – Poverino, ma possibile costringerlo a queste prestazioni? Gli sbucano da tutte le parti... fortunatamente non prende ammonizioni. Per il resto citofonare Indiani
DAMIANI – BIANCHI – 4,5 – Al momento non sono assolutamente pronti per la serie C.
PATTARELLO – 6,0 – Spreca una occasione, fornisce due assist a Gucci e Gaddini. Poi anche tanta confusione, troppa
GUCCIONE – 5,5 – Quattro attaccanti, spazi intasati e scarsa intesa con i compagni. Tanto fumo e poco arrosto
GADDINI – 5,0 – Spreca una occasione d'oro tirando addosso al portiere, poi... poi.... poi ricordate qualche altra sua presenza significativa in campo?
GUCCI – 5,5 – Un pallone giocabile, una occasione sventata dal portiere..... poi la solitudine dell'attaccante diventa sovraffollamento con quattro compagni di reparto.... quando poco e quando troppo
CRISAFI – 5,0 – Ma per Mister Indiani è da sette, perche “il ragazzino corre, corre, corre”....
IORI - 4,5 - Impalpabilmente impalpabile....gli succede da diverse partite
COCCIA – RENZI – entrano in campo e...stop
MISTER INDIANI – Io non dico nulla, ci dica Lei...... ma qualcosa che ci dia speranza eh? Perchè la partita, inutile che ce la racconti , l'abbiamo vista tutti, anche le occasioni che abbiamo avuto. Ma non incentri il discorso su quello che poteva essere e non è stato, altrimenti il signor Tranquillo si incazza.....
Riccardo Bonelli

RECANATESE – AREZZO 2-0 NON CI SIAMO, INUTILE GIRARCI INTORNO

15 OTTOBRE 2023 - Perde nuovamente l'Arezzo, altri due gol sul groppone che portano il totale a quattordici, una esagerazione.
Perde nettamente e male contro un avversaria alla nostra portata.
Diffidate da chi, nel dopo partita vi racconterà di una prestazione bella, bella...... che se avessimo dentro dentro la prima occasione avuta..... se l'arbitro avesse fischiato il fuorigioco sul secondo gol.... e ancora un primo tempo bello , bello, bello.
Io non vi racconterò nulla di tutto questo, ma solo vi narrerò di una sconfitta che apre uno squarcio nelle certezze del Mister, sulle sue convinzioni tattiche e sulla gestione umana dello spogliatoio.
Ma se vogliamo come è maturata questa sconfitta è presto detto.
La Recanatese con due attaccanti (ATTACCANTI SIGNORI....) che partono da centrocampo, risucchiando fuori zona Risaliti e Chiosa, lasciando una prateria davanti a Trombini
Di contro quattro attaccanti (attaccantini) che non si degnano nemmeno per sogno di ripiegare a centrocampo, rimanendo rigidi nelle loro posizioni... troppa fatica.
Purtroppo a livello di gioco non ci siamo assolutamente, con alcuni giocatori che difettano pure sui fondamentali. Sbaffo e Melchiorri partono da lontano, portando fuori zona Risaliti e Chiosa. Da parte nostra i quattro davanti sono troppo schiacciati e poco (anzi oserei dire per nulla) propensi ad abbassarsi sulla linea di centrocampo
Mawuli e Damiani lasciati al loro destino, fagocitati dagli avversari .
Chiudiamo la partita con cinque attaccanti e, naturalmente la recanatese va vicinissima al gol in altre tre occasioni.
Mister Indiani dall'alto della sua esperienza, se lo doveva immaginare....
Capire cosa passa per la testa dello staff, dei giocatori è difficile.
Confusione mentale a tutti i livelli, e intanto la classifica si complica...che ci piaccia o no si complica maledettamente.
Ma non è la classifica a preoccuparmi, quanto la disarmante incapacità di mantenere la porta imbattuta, il gol di Sbaffo è un insulto alla fase difensiva, un errore che non si fa nemmeno in terza categoria.
Cosa ci lascia di buono questa partita? ZERO... non ci lascia nulla di positivo da analizzare.
Sentiamo cosa ha da dirci il Mister, dato che le sue conferenze stampa del dopo partita lasciano il segno...... magari lo lasciasse in campo....
Riccardo Bonelli

DUE PARTITE , UN DESIDERIO

14 OTTOBRE 2023 - Alle porte ci sono due partite, quella di domani contro la Recanatese e poi, la sfida casalinga con la Spal.
Due partite, importanti? Decisive?, da vincere?, da non perdere? Difficili?
Domande da non fare per risposte scontate.
Ogni partita porta mette in palio tre punti, ecco l'unico elemento certo. (Il generale Lapalisse docet... dato che alla sua morte i suoi soldati cantavano in suo onore “un quarto d'ora prima di morire era ancora in vita “) … piccola disquisizione.
Due partite, un desiderio: centoottanta minuti senza prendere gol, centoottanta minuti di imbattibilità.
Perchè ad oggi, il primo difetto a cui porre rimedio è quello dei gol presi, a ritmo incessante, senza soluzione di continuità dalla prima partita amichevole ad oggi.
Il problema è questo, il come risolverlo è compito di Mister Indiani che sa benissimo che i difetti non sono solo nel reparto difensivo, ma dalla fase difensiva che inizia dal pressing all'inizio della manovra avversaria, per poi passare il filtro del centrocampo per permettere alla difesa di lavorare in tranquillità con una offensiva avversaria depotenziata dal lavoro dei compagni.
Ma questa squadra ha anche il problema atavico del centravanti, della interpretazione di questo ruolo e della sua solitudine, malservito, ignorato, costretto spalle alla porta e ad uno sfiancante lavoro fatto di sportellate, ripiegamenti.
In alcune partite la sua presenza nella nostra area di rigore a difendere sui calci piazzati era superiore a quella nella area avversaria.
E allora, Mister, risolti questi due problemi, questo Arezzo può giocarsela con chiunque, la salvezza non è in discussione, e sperare in qualche soddisfazione in più non è solo ottimismo, ma consapevolezza del nostro valore.
Centoottanta minuti di imbattibilità.... cominciamo da qui.
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

12 OTTOBRE 2023 - Partiamo subito da un punto fermo, assolutamente fermo
Non c'è rischio di retrocessione, non siamo quelli dell'ultima disgraziatissima annata di serie C, quella era una armata Brancaleone da testa a piedi.
Dal primo all'ultimo, Società, staff, giocatori tutti uniti nel voler retrocedere, era difficile retrocedere , eppure ce la fecero, misteriosamente.
Adesso è tutt'altra cosa, una società intraprendente , memore degli orrori commessi che si è data una struttura adeguata alle strutture che ha fatto sorgere.
Un Direttore, Giovannini, che, con un contratto ultradecennale, avrà motivazioni adeguate per cercare di portare l'Arezzo in alto.
Non si fanno certi tipi di contratto per vivacchiare in C, giusto Direttore?
Poi c'è un allenatore esperto ed una squadra che la categoria dovrebbe mantenerla senza faticare.
Sempre che la sua dialettica non sia lesiva nei commenti a caldo, riguardo ai suoi giocatori, cosa che, purtroppo è capitata e, se pur con le dovute scuse, i due giocatori continueranno a non gradire
Certo, l'inizio non è stato dei migliori, o forse è stato come ci aspettavamo, oppure è andato oltre le aspettative.
Stessi punti, tre punti di vista, perchè così funziona, altrimenti che senso avrebbero le discussioni, le trasmissioni, i commenti dei giornalisti?
Il mio parere è che i punti magari siano quelli che ci meritiamo, ma alcune prestazioni, alcune pecche strutturali che potrebbero essere migliorate, mi portano ad essere ottimista.
La squadra prende gol tanto da essere la penultima difesa del campionato; non è passata partita, comprese amichevoli e coppa, in cui non abbiamo subito almeno un gol e questo è uno dei problemi che va risolto dato che si va poco lontano se non si blinda la fase difensiva.
Di contro si segna poco e facciamo fatica, ultimamente a tirare in porta.
Di positivo, perchè non ci sono solo note negative, abbiamo la conferma di Trombini, un portiere affidabile e con un alto rendimento in questo inizio di campionato.
Polvani è un giocatore di categoria, già l'anno scorso commentavamo come il centrale difensivo fosse di categoria superiore.
Mawuli è quello che più di altri ha stupito per quantità (ma questo lo sapevamo leggendo le caratteristiche) ma anche per la qualità del suo gioco...ad oggi è elemento imprescindibile.
Le note dolenti sono negli ultimi sedici metri, gli esterni a piedi invertiti penalizzano oltremisura Gucci e mancano ancora i gol, che supplivano a questa scelta tattica, con gli inserimenti dei centrocampisti o soluzioni personali dei due esterni.
Così come ancora non sembra esserci affiatamento tra gli esterni bassi e quelli alti, un'arma, molte volte decisiva l'a scorsa stagione.
A proposito della scorsa stagione, fare paragoni con la stagione odierna è fuori luogo e improponibile tale e tanta è la differenza tra la serie D e la serie C.
Per cui, alcuni giocatori, stanno facendo fatica a dare una interpretazione tattica al loro gioco avendo davanti squadre strutturate e forti.
E' il caso di Bianchi, Damiani, Iori, Gaddini, mentre Pattarello sembra che la serie C possa essere il suo abito su misura.
Tutti giudizi sommari, che, dopo poche giornate di campionato sono suscettibili di ravvedimenti.
Niente voli pindarici, magari niente sorpresa del campionato, ma state sicuri, una decina di squadre ce le metteremo senz'altro alle spalle.
Se poi, a gennaio, Giovannini riuscirà a correggere qualche errore di mercato, dopo aver conquistato la salvezza, potremmo anche cercare di toglierci qualche ulteriore soddisfazione
Riccardo Bonelli

LA SOLITUDINE DEL CENTRAVANTI E LA SUA CRISI DI IDENTITA'

11 OTTOBRE 2023 - Salve, sono un centravanti...
… o almeno pensavo di esserlo fino a qualche tempo fa.
Ma sto attraversando un periodo in cui sto perdendo le certezze di quello che pensavo di essere ed ho una crisi di identità che mi porta, dopo ogni partita a domandarmi CHI SONO REALMENTE.... ?
Una volta la mia seconda casa era l'area di rigore, ne ero il legittimo proprietario perchè con i gol che segnavo mi guadagnavo le chiavi.
Scendevo in campo con la consapevolezza che avrei segnato, che avrei provato a segnare e che comunque era mio dovere sfruttare il lavoro dei miei compagni.
Oggi non è così, entro in campo, mi piazzo in area di rigore e ricevo di tutto, spintoni, tirate di maglia, calcetti, trattenute.... ricevo quasi di tutto, perchè quello che mi manca è il pane quotidiano di noi centravanti; ricevere palloni da trasformare in reti.
Dicono che il centravanti bono debba andare in doppia cifra... mi accontenterei di usare quasi tutte le dita delle mani
Non ho gli occhi dietro la testa, per cui giocando sempre di spalle, la porta non la vedo quasi mai. Quando entro in area vedo in torno a me, solo maglie avversarie e mi chiedo, chi sono, cosa ci faccio solo soletto nell'attesa di cosa?
Mi dicono, bravissimo, in area di rigore sei stato decisivo!!! Quasi mi esalto, ma poi la frase continua...Bravissimo, in area di rigore sei stato decisivo, hai salvato un paio di gol...SALVATO?? sì sì, da difensore nella nostra area di rigore!! Mi casca il mondo addosso..
Fortunatamente ho il posto assicurato, ci ha pensato il Mister a darmi fiducia, facendo capire a tuti che Kozac non potrà mai prendere il mio posto.
Ma pur essendo riconoscente al Mister, avrei da esprimergli un desiderio.
Mister Indiani, vista la solitudine che mi attanaglia... potrebbe regalarmi un compagno di reparto con cui parlare, dialogare, scambiarsi palloni, condividere calci, spintoni, tirate di maglie e, perchè no, qualche pallone giocabile?
Grazie
Il centravanti dell'Arezzo... credo..

AREZZO-CESENA, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 7,0 – C'è stato un periodo nel primo tempo di circa dieci minuti in cui il Cesena ha creato tre o quattro occasioni in serie, tutte con i crismi della pericolosità. Trombini si è superato con interventi prodigiosi che hanno evitato il gol. Una sola piccola sbavatura, in una uscita bassa, in cui ha perso il pallone, rischiando. Incolpevole nei due gol
RENZI – 5,5 – Continuo a pensare che non sia un terzino ma un centrocampista. Continuo a pensarlo vedendo come attacca gli spazi in maniera efficacie quando si spinge in avanti, lo penso ancor di più quando lo vedo soffrire in fase difensiva.
RISALITI – 6,0 – La forza d'urto del Cesena è forte, nel primo tempo, con tanti rischi ma anche con efficacia è riuscito a contrastare Corazza e Shpendi. Nella ripresa , purtroppo, la difesa cede con due gol sui quali i centrali difensivi hanno delle responsabilità
CHIOSA – 6,5 – Stesso discorso pari pari fatto per Risaliti. Il mezzo voto in più è per Blu la nuova arrivata in casa Chiosa
COCCIA – 6,0 – Clienti scomodissimi in fase difensiva dove soffre le pene dell'Inferno. Meglio in fase propositiva, anche se trova un compagno, Iori, non proprio in giornata
MAWULI – 6,0 – Recupera tanti palloni, ma perde anche tanti palloni. Meno preciso del solito nei passaggi. Ennesima ammonizione presa.... cominciano a diventare un po' troppe
BIANCHI – 6,0 – Deve agire tra le linee, cantare e portare la croce. Un lavoro dispendioso che fa egregiamente fino a che regge il fiato, poi scoppia....naturalmente
SETTEMBRINI – 4,0 – Già il voto sarebbe stato insufficiente per la sua prestazione sul campo, in un ruolo che, secondo me, lo porta a giocare troppo in avanti, a discapito della inferiorità numerica del nostro centrocampo. Ma se ci mettiamo due cartellini gialli presi, il primo a tempo scaduto per un fallo a gioco fermo ed il secondo, nella ripresa, sempre per un fallo a gioco fermo con l'inevitabiel espulsione il voto appare logico. Far rimanere la squadra in dieci nel momento di massimo sforzo per recuperare lo svantaggio è stata la mazzata finale sulla partita.
PATTARELLO – 6,5 – Gli fanno una infinità di falli, l'arbitro glie ne fischia la metà, riesce a giocare poco perchè, stranamente viene privilegiata, specie nel primo tempo la fascia opposta. Trova pane per i suoi denti negli avversari romagnoli che ne limitano la pericolosità
IORI – 5,0 – Prestazione impalpabile, la sua agilità viene cancellata dalla fisicità dei difensori romagnoli
GUCCI – 5,5 – Encomiabile il suo spirito di sacrificio. Gioca sempre spalle alla porta, in area non arriva un pallone... piena solidarietà alla categoria dei centravanti
GADDINI – GUCCIONE – DAMIANI – POGGESI – FOGLIA – Partita a quel punto praticamente chiusa in svantaggio di un gol e di un uomo contro un Cesena fortissimo........ presenza in campo e stop
MISTER INDIANI – Gran bel primo tempo dei suoi ragazzi. Aveva chiesto coraggio e coraggio gli hanno dimostrato. Lo stesso coraggio che invece Mister Indiani non ha dimostrato non togliendo un Settembrini nervoso...e dire che il primo fallo a primo tempo concluso, inutile e sintomatico del suo nervosismo il Capitano lo aveva commesso proprio davanti agli occhi del tecnico, che non ha recepito e percepito il pericolo secondo giallo....eppure in panchina c'era un certo Castiglia.
Poi la fedeltà alle proprie convinzioni, qualche volta, andrebbero messe in discussione..... non è peccato
Riccardo Bonelli

AREZZO - CESENA 0-2

TROPPO FORTE IL CESENA, MA L'AREZZO NON DEMERITA, ANCHE SE....
10 OTTOBRE 2023 - Chapeau al Cesena, squadra forte in tutto e per tutto con tante individualità, specie nel reparto offensivo, che fanno la differenza.
Ma tanto di cappello a questo Arezzo, che ha tenuto testa al Cesena, ha ribattuto colpo su colpo, ha sofferto, barcollato, ma sempre reagendo e controbattendo con grande spirito e tanta determinazione.
Davanti ad un Città di Arezzo che ha presentato un gran bel colpo d'occhio, con più di 5.600 presenti, una Minghelli che, come sempre ha fatto la sua parte incitando per tutta la partita e anche dopo la squadra amaranto e una curva ospiti finalmente piena.
Purtroppo si è avverato quello che temevo...sentire a fine partita Romagna mia, in versione normale e poi in versione rock, con i giocatori cesenati a ballare....
Il Comunale ancora terra di conquista, due soli punti conquistati, ancora due gol subiti peggior difesa solo dopo quella del Rimini.
Abbiamo parlato di tante cose belle, ma la sconfitta, porta anche in dote cose negative..... necessariamente , a meno che non si voglia nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di niente.
Purtroppo l'espulsione di Settembrini era già nell'aria alla fine del primo tempo con un fallo a gioco fermo, anzi a tempo scaduto, che faceva seguito a diversi scontri di gioco e verbali del capitano, apparso molto nervoso.
Il tutto sotto gli occhi di Mister Indiani, che ha ritenuto di non dover sostituire il giocatore per evitare quello che, purtroppo era logico prevedere.
Un altro fallo di Settembrini, sempre a gioco fermo, l'inevitabile cartellino giallo, il secondo ed una espulsione che doveva essere assolutamente evitata, con il Cesena che era passato in vantaggio.
Rimanere in dieci, a quel punto è stato un suicidio.
Le colpe? Di Settembrini, apparso troppo nervoso, eccessivamente litigioso e due falli assolutamente inutili.
Le colpe? Mister Indiani, sempre sollecito ad evitare i secondi cartellini gialli con le sostituzioni, stavolta non ha fatto la stessa scelta, sapendo bene la spada di Damocle che pendesse sul suo capitano.
In panchina c'era un certo Castiglia, fin troppo caduto nel dimenticatoio, assieme a Zona e Lazzarini.
Con quel gesto, con quella espulsione ci siamo preclusi ogni possibile tentativo di rimettere in piedi la partita, anzi, è stato fin troppo agevole per il Cesena arrivare al raddoppio anche se sullo zero a zero l'arbitro ha sorvolato su un fallo di mani che, visto le veementi proteste in campo ed in Curva, credo sia stato netto
Peccato, perchè l'Arezzo aveva giocato un gran bel primo tempo, anzi era stato un gran bel primo tempo per merito delle due squadre che si erano affrontate a viso aperto, senza tatticismi e con grande agonismo, unito a tanta tecnica.
Ma è bastato qualche granello di sabbia a far pendere l'ago dalla parte sbagliata, è bastato un inutile fallo a chiudere la partita a venti minuti dalla fine.
Riccardo Bonelli

SI RIPARTE, GRINTA, CORAGGIO E TANTA DETERMINAZIONE

6 OTTOBRE 2023 - Chiusa (malamente) la parentesi Coppa Italia e dimenticate (forse? Speriamo senza strascichi) le parole a caldo di Mister Indiani, ci rituffiamo nel campionato.
Un truffo non dal trampolino da tre metri, ma da una piattaforma di dieci metri, con un coefficiente di difficoltà che nemmeno la fenomenale coppia Di Biasi-Cagnotto si sarebbe mai sognata di arrivare a tanto.
Arriva al Città di Arezzo il Cesena, squadra schiacciasassi di questo inizio di campionato. Favorita era partita e favorita sta dimostrando di essere attraverso delle prestazioni che parlano di una media superiore ai tre gol segnati a partita.
Detta così, l'Arezzo, che il gol lo ha sempre subito fin dalla prima amichevole, a cui a volte non son bastati uno, due e nemmeno tre per vincere la partita, che in casa non ha ancora mai vinto, potrebbe sembrare una sfida dal risultato scontato, un Davide contro Golia insomma
Non sarà certo così e se il Cesena ed il suo seguito penserà di venire ad Arezzo a fare una gita premio, son sicuro, troveranno pane per i loro denti... pane toscano, non certo la piadina.
Voglio pensare ad un Arezzo riveduto e corretto da Mister Indiani, che non vorrà aprire voragini per gli attaccanti romagnoli, con una difesa più accorta ed un centrocampo capace di fare da primo, efficace filtro.
Mi aspetto un Arezzo disposto al sacrificio alla battaglia, umile, ma nello stesso tempo sornione e pronto a colpire.
Consapevoli della forza degli avversari, dovremo limitare la loro forza d'urto, far perdere loro la consapevolezza di essere imbattibili, la nostra forza dovrà essere quella di demolirne le certezze e creare loro l'imbarazzo di trovarsi davanti una squadra attrezzata.
Belle parole? Nei fatti sarà possibile?
Mai partire per sconfitti, ma nemmeno essere presuntuosi e, soprattutto capire una volta per tutte che grinta, determinazione, pressing e concentrazione non potranno durare trenta, quaranta, cinquanta, sessanta minuti, ma dovranno essere nelle nostre corde per tutti i cento minuti.
Se al fischio finale, tutto questo non sarà bastato, applausi agli avversari, ma altrettanti applausi ai giocatori in maglia amaranto.
Non conta solo il risultato, la prestazione e la determinazione, in partite come queste, con il risultato che pende nettamente dalla parte avversaria, possono avere un valore intrinseco insospettabile.
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA
QUELLE PAROLE DI TROPPO

4 OTTOBRE 2023 - Siamo usciti dalla Coppa, il Direttore Giovannini sarebbe voluto andare avanti per vari motivi, non ultimo quello di tentare di vincerla.
Di parere completamente opposto il pensiero di Mister Indiani, che non si strappa le vesti anche perchè, secondo lui, il suo Arezzo sarebbe potuto durare ancora un turno e stop.
Quale delle due?
Nel dopo partita Mister indiani è apparso sorridente, contento della prestazione, (magari si potrebbe non essere d'accordo, ma l'allenatore è lui...giustamente). ma non ha mancato di mandare un paio di stilettate taglienti.
Alla domanda sulla prestazione di Kozac, ha avuto, prima di rispondere mille espressioni, poi, quello che non ti aspetti “Il ragazzino (Crisafi) mi è piaciuto.
Glissato, bypassato, sorvolato il parere su Kozac che a mio modesto parere è stato uno dei meno peggio e, forse, non meritava il silenzio urlato del tecnico.
Seconda lama tagliente per Borra, anche per lui silenzio, ma una dichiarazione sgusciante come il pallone che il portiere si è lasciato sfuggire....Adesso avete capito perchè faccio giocare Trombini, non perchè mi è simpatico.
Un mister Indiani così diretto non lo avevamo mai sentito e, forse, quando si dice che gli allenatori non dovrebbero parlare a caldo, non è una cosa così poi campata in aria.
Borra e Kozac sono due giocatori della "sua" rosa, chissà se avranno gradito e chissà se la dirigenza avrà "apprezzato"
La partita? Piacevole per gli spettatori, ma per gli allenatori difese da incubo, da far rizzare i capelli.
L'Arezzo viaggia con una media di due gol subiti a partita, non ha mai vinto al Comunale e il problema della fase difensiva e tutt'altro che di facile soluzione.
Cambiano gli interpreti, non cambia il risultato, segno evidente che è un problema strutturale a cui va posto rimedio fin da lunedì, altrimenti saranno dolori.
Dicevamo di Kozac, che non è dispiaciuto, ma che ha evidenziato ancora una volta che il ruolo di centravanti, in questo Arezzo, ha una filosofia tutta sua, molto probabilmente anche Romero, punta che a me piace moltissimo, troverebbe problemi.
Kozac non ha ricevuto un pallone in area, mai un cross e le sue giocate sono state tutte spalle alla porta, oppure di sponda per un uno due per un compagno di reparto che....non c'è.
Gli esterni fanno gioco, ma a loro pro .
Archiviata, dunque, la coppa, rituffiamoci nel campionato.
Lunedì una sfida avvincente, ma mai come stavolta il Cesena parte nettamente favorito..... vogliamo rovinargli la festa?
Certo che sì, ma per far questo noi dovremo giocare una partita perfetta per cento minuti come mai è successo in questo inizio di campionato.
Partiamo sfavoriti, ma non partiamo battuti, ci mancherebbe altro
Riccardo Bonelli

AREZZO-LUCCHESE 3-4 COPPA ITALIA

3 OTTOBRE 2023 - L'AREZZO ESCE SUBITO DALLA COPPA, ALTRI QUATTRO GOL AL PASSIVO
L'Arezzo esce subito dalla Coppa Italia, in una partita contraddistinta da errori grossolani delle difese che hanno determinato un risultato così ampio.
La Lucchese ha avuto il merito di aver segnato un gol più dell'Arezzo, così come l'Arezzo ha avuto il demerito di non conservare il vantaggio iniziale, di prendere ancora una volta due gol uno dietro l'altro.
Poi costretta sempre a rincorrere, l'ultimo svantaggio è stato decisivo
Uscire dalla Coppa non sarà piaciuto certo al Direttore Giovannini che, solo ieri sera aveva ribadito l'importanza multipla di riuscire ad andare avanti.
La Coppa ci avrebbe consentito di far giocare gare ufficiali a chi ha giocato meno, cosa avvenuta oggi. Andare avanti in Coppa, magari vincendola ci avrebbe consentito vantaggi notevoli verso i play off, che non saranno l'obiettivo di questa società, ma che andrebbero sempre tenuti in considerazione
Luci e ombre nel pomeriggio caldissimo del Città di Arezzo; gli amaranto viaggiano con il ritmo poco lusinghiero di due gol a partita, hanno sempre subìto gol ed in casa non hanno mai vinto.
La fiducia non manca, sarebbe assurdo non averla a questo punto della stagione, ma non vanno assolutamente sottaciuti e devono essere oggetto di valutazione le problematiche difensive che questa squadra ha mostrato fin dalla prima amichevole e via via in campionato ed in coppa.
Non è questione di uomini, il reparto difensivo non è affidabile, complice anche un centrocampo che di filtro ne fa poco ed una difesa alta che, al momento, non sembra la soluzione ideale per risolvere il problema dei gol subiti.
Nel primo tempo la partita è stata piacevole, un tre a tre divertente per il pubblico ma che avrà fatto rizzare i capelli ai due tecnici per gli orrori difensivi messi in mostra.
Kozac era al centro dell'attenzione. Si è mosso bene, ha dimostrato di avere dei numeri, ma a volte gli è mancata la sponda di un compagno per l'uno due e la squadra, ancora una volta ha giocato dimenticandosi che in area avevamo un giocatore alla...Romero e di cross non ne abbiamo visto nemmeno uno.
Bene gli esterni Guccione e Iori autore di un bel gol. Bene ma non benissimo perchè da loro ci si aspetta anche rifornimenti in area.
Bene Castiglia, anche lui autore di un bel gol e che ha dimostrato che, uno come lui, in campo ci deve sempre essere. Per il resto molta confusione anche tattica, Poggesi che ha giocato prima a destra, poi a sinistra, poi centrale.
Lazzarini partito a centrocampo, poi spostato in difesa per poi rimetterlo nella zona centrale del campo.
Montini balbettante, Damiani spaesato, cos' come Risaliti, in costante difficoltà sia nel duello fisico con Montero che nelle verticalizzazione che lo hanno trovato molte volte impreparato.
Bene Foglia, autore di un gol di rapina, mentre Gaddini e Borra sono stati i peggiori in campo.
Gaddini ha perso una alla in maniera inconcepibile dando il via alla azione del quarto gol della Lucchese.
Borra sempre incerto, sulla punizione dai trenta metri di Montero, centrale, senza pretese , si è lasciato sfuggire la palla come se fosse una saponetta.
Fiducia, coraggio, ma la partita di oggi ha ribadito concetti già espressi e lunedì' arriva la corazzata Cesena
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

1 ottobre 2023 - Dall'idea di calcio offensivo all'ideale tattico del mitico Rocco, dovrebbe esserci una distanza tipo.... anni luce
Questa enorme distanza sembra sia stata colmata ad Arezzo.
A Chiavari con l'Entella ed in casa con il Pontedera abbiamo giocato l'ultima mezz'ora tirando su un fortino che ha retto pur barcollando in Liguria e sembrava poter reggere anche al Comunale.
Ma batti e ribatti, picchia e ripicchia il gollettino, anzi l'autogollettino era sempre nell'aria.
Un vero peccato, un mistero misterioso di questa metamorfosi, perchè che l'Arezzo, questo Arezzo giochi un bel calcio è certificato, se ce ne era bisogno , dal primo tempo contro il Pontedera.
Al fischio della fine dei primi 45 minuti il vantaggio minimo era premio eccessivamente basso, rispetto al gioco e alle occasioni create.
L'Arezzo che vorremmo sempre, aggressivo, ritmi alti, pressing, trame di gioco, e individualità determinanti.
Poi il buio come a Chiavari, ma come altre volte, in un film già visto, la squadra perde tutto il proprio potere, rincula, arranca.
Una situazione più da psicologia applicata al calcio.
Non può essere un calo fisico, sarebbe assurdo, ma qualcosa c'è; non possiamo stare tranquilli con due gol di vantaggio...figuriamoci con uno.
Mister Indiani ha lodato il Pontedera, secondo me in maniera eccessiva, esagerata.
Una squadra messa sotto nel primo tempo e che nel secondo tempo crea solo mischioni senza impensierire mai Trombini e trovando il pareggio grazie ad una disgraziata e fortuita deviazione di Chiosa, nn puoi lodarla, specialmente da allenatore avversario.
Quasi che, facendo questo, cercasse di difendere la sua squadra.
Il Pontedera ha iniziato a pressarci a farci rinculare nei nostri sedici metri solo quando i cambi hanno modificato l'assetto tattico della squadra, cinque difensori, cinque centrocampisti, con Lazzarini punta centrale e Gucci difensore e terzino aggiunto per le sue doti di testa.
Non è stato un bel segnale, il Pontedera da questa situazione ha trovato nuova linfa, anche se, ripeto, non sono mai riusciti a tirare in porta
Ma questo va ascritto a nostra colpa, nostra grandissima colpa e non certo alla loro bravura.
Tre partite casalinghe , due punti, troppo pochi e che vanno a mortificare le due vittorie esterne.
Vogliamo parlare del ruolo del centravanti? No, meglio non insistere oltremodo.
Anzi, qualcosa mi va di dirla. Gucci in pratica ha giocato il doppio dei minuti realmente giocati, sfiancandosi in un lavoro che tutto ha meno quello delle sembianze di un centravanti.
Ieri mi sono sentito in dovere di dargli due valutazioni, da attaccante e da difensore e accorgersi che la sufficienza se l'è presa come difensore aggiunto mi dà da pensare.
Di questo passo finirà ad avere un crisi di identità, sempre che regga fisicamente.
Al momento non si vedono sostituti che possano consentirgli di riprendere fiato, o meglio ancora, di affiancarlo perchè non è ipotesi così strampalata che l'Arezzo non possa giocare con due punte.
Prendete con le molle quello che dico, siamo tutti tecnici, tutti allenatori, anche se qualche nozione me la sono guadagnata, avendo giocato al pallone e avendo seguito dei corsi che mi avrebbero potuto dare l'opportunità di fare l'allenatore.
Di bassa lega, di scarsa qualità, di basse categorie.... ma insomma, chi si accontenta....
Tornando seri, dato che il nostro obiettivo è salvarsi, non si disdegnano nemmeno i punticini, anche se, la qualità del gioco espresso potrebbe anche farci pensare che, salvarsi dai play out non può essere il solo obiettivo perseguibile.
Ma questa squadra, tutto lo staff devono ragionare nell'ottica dei cento minuti... tanto durano le partite di calcio attuali e pensare che farsi belli per la metà di questo tempo possa bastare, i fatti lo dicono..... no, non può bastare.
Riccardo Bonelli

AREZZO - PONTEDERA, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Sicuro, inoperoso nel primo tempo in cui si esibisce in un paio di uscite fuori porta. Più impegnato nella ripresa, più che altro per i mischioni che si creavano davanti a lui e per essere sotto pressione per 45 minuti senza un attimo di pausa. Beffa delle beffe, lo batte solo un autogol
RENZI – 6,0 – Devastante nelle sue accelerazioni offensive, in cui ha dimostrato di essere più un centrocampista che un difensore... per l'appunto, in difficoltà in fase difensiva. Tutti i pericoli il Pontedera li ha creati dalla sua parte dove si apriva qualche breccia pericolosa
MASETTI – Sfortunatissimo, la sua partita dura meno di due minuti. Speriamo non sia nulla di grave, anche se lo temiamo. In bocca al lupo ragazzo!
POLVANI – 7,0 – Non al meglio della condizione, poi deve entrare a freddo. Ma lui ha calcato i campi della serie B, senza emozione, con il piglio giusto, entra il campo e da il suo contributo. Nel primo tempo non fa vedere palla a nessuno. I guai cominciano nella ripresa quando gli sbucano da tutte le parti. Non perde la testa... lui, qualche suo compagno invece...
CHIOSA – 6,5 – Stesso discorso di Polvani, primo tempo imperioso, senza problemi. Quei problemi che ci auto creiamo nella ripresa. Picchia e ripicchia il Pontedera passa grazie ad una sua disgraziata e fortuita deviazione
COCCIA – 7,0 – Motorino inesauribile, nel primo tempo si dedica alla fase offensiva, mal supportato da Gaddini. Nella ripresa, con l'Arezzo che rincula paurosamente, è uno dei pochi a cercare ancora la spinta offensiva, predicando nel deserto della metà campo pisana, sgombra di compagni
MAWULI – 7,5 – Giocatore impressionante che unisce la forza fisica (conosciuta) ad una sorprendente alta qualità tecnica. Un gran gol nel primo tempo, un secondo sfiorato di millimetri e poi, nella ripresa a comandare il fortino amaranto..... troppo anche per un combattente come lui
BIANCHI – 6,5 – In netta ripresa, nel primo tempo facilitato anche da un Arezzo che gioca a meraviglia e dove è facile fare bella figura. Nella ripresa, tutta indietro, sembra il più frastornato
SETTEMBRINI – 6,0 – Ci ripetiamo, scusate, ma nel primo tempo viaggia a mille come tutta la squadra, assist, belle giocate, ripiegamenti, pressing. Nella ripresa fatica tantissimo, è quello che si accorge per primo che c'è qualcosa che non va, finisce per innervosirsi, farsi ammonire e essere sostituito.
PATTARELLO – 7,5 – Che giocatore!! Un primo tempo da incorniciare, una bellezza vederlo giocare. Giocate da altre categorie. Subisce una quantità industriale di falli, ne fa ammonire tre, non credo di essere smentito se dico che stasera è il miglio Emiliano visto ad Arezzo. Nella ripresa deve arrendersi all'impossibilità di poter giocare un pallone che sia uno.
GADDINI – 4,5 – Dove è il Gaddini della scorsa stagione? Stasera sarebbe bastata anche la metà di quello che aveva fatto vedere la passata stagione. Involuzione impressionante, ma lo aspettiamo, non può essere di certo quello visto stasera
GUCCI – 5,0 ATTACCANTE – 7,0 – DIFENSORE – E questo la dice lunga sul ruolo che ha il centravanti nello scacchiere di Mister Indiani. Nel primo tempo gli arrivano pochi palloni, ma fa il suo tenendo sempre in apprensione i difensori pisani. Nella ripresa fa il terzino, lo stopper, il mediano...... non ci siamo e non è certo colpa sua
FOGLIA – 5,0 – Non entra in partita, o forse non era la sua partita, sballottato da una parte all'altra del campo, sempre in affanno
LAZZARINI – 6,0 – Entra in un momento in cui tutti gli schemi erano saltati. Si è ritrovato a fare il centravanti al posto di un esausto Gucci. Mah.....
RISALITI – 6,0 – Chiamato in campo per rinforzare ulteriormente la fase difensiva, si trova
nell'ingorgo di 21 giocatori negli ultimi sedici metri. Un traffico impressionante.
IORI – 5,5 – Non entra semplicemente in partita, non tiene palla, non riesce a tenere alta la squadra e non riesce mai a superare l'uomo
MISTER INDIANI – L'Arezzo prende sempre gol. L'Arezzo gioca splendidamente una parte di partite poi sparisce e subisce gli avversari. Le ultime due partite le abbiamo chiuse tirando su un fortino. Perchè queste metamorfosi e perchè questo improvviso braccino corto per gestire un risultato favorevole?
Riccardo Bonelli

AREZZO - PONTEDERA 1-1

BELLO BELLISSIMO, POI L'INCANTESIMO SVANISCE
Dottor Jekill, mister Hyde..... ma senza scomodare Freud questo Arezzo soffre di sdoppiamento della personalità, questo è quello che pensiamo nell'astratto; nel concreto, c'è l'aspetto di una bellissima donna che, specchiandosi, vede una strega....anzi vede le streghe
Difficile capire il perchè di queste trasformazioni che, adesso, sono croniche in questo inizio di campionato.
Un Arezzo bello, bellissimo, affascinante e coinvolgente quello che abbiamo ammirato nel primo tempo, al termine del quale il minimo vantaggio sembrava una offesa al gioco del calcio tale e tanta era la qualità del gioco espresso e delle occasioni che abbiamo perso anche il conto di quante siano state.
Gran bel vedere gli amaranto in quanto a fluidità di manovra, di ritmi e aggressività... al Pontedera non era rimasto che ...ammirare.
Poi la trasformazione, immediata al rientro in campo, fin dalle prime battute della ripresa c'era la sensazione che l'incantesimo si fosse rotto.
Quarantacinque minuti in difesa, all'ultimo sembravamo un fortino.... un fortino che dava l'idea di cedere da un momento all'altro.
E batti e ribatti, con una pressione costante ma, diciamoci la verità, non da far paura, il solito golletto è arrivato, beffa delle beffe su autogol.
E..se vogliamo essere onesti, l'arbitro ci ha graziati.di un rigore.contro apparso netto.
Un secondo tempo in cui abbiamo fatto l'unico tiro in porta nei minuti di recupero, un secondo tempo con un possesso di palla imbarazzante, non riuscivamo a tenere palla per più di due passaggi, per più di venti secondi.
Dov'era finita quella splendida creatura uscita tra gli applausi scroscianti del primo tempo, in cui aveva dominato in lungo e in largo?
Se qualcuno ha la risposta, è il ben accetto.
Non è sfortuna, non è un problema fisico... è un problema di testa, ma anche un problema tattico.
Sia a Chiavari che stasera abbiamo fatto le barricate.... perchè?
Voglio avere negli occhi i primi quarantacinque minuti...... troppo bello (per esser .... FINTO)
Riccardo Bonelli

DISQUISENDO IN QUA E LA

29 settembre 2023 - In attesa del trittico di partite che attende l'Arezzo con cadenza sabato-martedì-lunedì, mi prendo il tempo dell'attesa disquisendo.
Tre partite importanti, Pontedera e soprattutto Cesena, due partite casalinghe da sfruttare al meglio, per rendere il Città di Arezzo un problema per le avversarie, approfittando di una curva che ha pochi paragoni in questa serie.
Partita accessibile quella con il Pontedera, da non prendere assolutamente sottogamba, ma comunque ce la giochiamo alla pari.
Diverso sarà il discorso contro il Cesena, la squadra più in forma e, forse, la più forte di questo girone B
In avanti è un rullo compressore; e come non potrebbe esserlo con giocatori del calibro di Ogunseye (sospirone di almeno tre minuti) che nonostante abbia giocato poco ha segnato due gol, Corazza capocannoniere con cinque reti seguito dal compagno di squadra albanese Shpendi a quota quattro.
Un big match che porta alla mente storici scontri con i romagnoli e che sarà una cartina di tornasole per testare le nostre ambizioni.
Vedo e prevedo una cornice di pubblico da brividi.
Nel mezzo la partita di Coppa Italia casalinga contro la Lucchese.
La Coppa Italia, una competizione da non snobbare, non tanto per il valore intrinseco, ma perchè è una vetrina ed un banco importante per quei giocatori che hanno giocato meno e dovranno scendere in campo in una partita ufficiale sia per mettersi in mostra, sia per mettere in difficoltà Mister Indiani.
Andare avanti in questa manifestazione potrà solo farci del bene .
Disquisendo, e saltando di palo in frasca, vorrei parlare delle cinque sostituzioni, ormai regola consolidata del tempo e che ha mille sfaccettature, tanti pro e altrettanti contro
È un elemento chiave da tenere in considerazione. Le partite hanno più ritmo, più freschezza, anche nei secondi tempi, si verificano situazioni diverse, ci sono molte più variabili da considerare
Le cinque sostituzioni stanno rivoluzionando l’interpretazione del calcio, stanno modificando il modo di preparare le partite e hanno aggiunto sicuramente più spettacolo e imprevedibilità al gioco
Sono cambiate proprio le strategie;
Ci sono piú giocatori coinvolti, ne ha giovamento la rosa e anche la competitività nel gruppo, c’é piú euforia e anche l’allenatore puó rischiare di piu all’inizio, osare, forzare la mano, anche con scelte piú offensive, ben conscio che poi, con cinque cambi, può stravolgere la fisionomia iniziale a suo piacimento”.
Oltretutto i giocatori in panchina sono coinvolti perchè seguiranno con attenzione l'evolversi della partita, perchè potrebbe ro entrare da un momento all'altro e dovranno subito entrare nelle dinamiche
Ci sono comunque anche i contro
con le 5 sostituzioni si accentua il divario tra le squadre più forti e quelle più deboli.
Si presume che le grandi squadre abbiano più giocatori forti in panchina da poter schierare a partita in corso.
Contrariamente le squadre piccole in molti casi non hanno in panchina giocatori di livello simile a quelli schierati dal primo minuto. Quindi, le 5 sostituzioni aumentano a tutti gli effetti il divario tecnico durante la partita..
Magari più si salirà di categoria, meno esisterà questo divario ma, prendendo ad esempio l'ultimo campionato di serie D disputato dall'Arezzo, è apparso evidente quanto la panchina fosse in grado di spostare l'ago della bilancia verso la squadra che aveva a sedere, elementi di qualità uguale o superiore a quelli in campo.
Poi ci sono i cambi ostruzionistici, fatti negli ultimi minuti di gioco per spezzare i ritmi, cambi fatti con il contagocce, ancor più antipatici quando fatti nei minuti di recupero
Da disquisendo è tutto... a voi la linea
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

SE NON SOFFRI, GODI SOLO A META'
Se non soffri, non tifi Arezzo, penso che ormai lo sappiano anche i muri
La sofferenza è nel DNA del tifoso amaranto, se ci dovessero fare l'esame, avremmo un responso inequivocabile.
Cosa è il DNAmaranto? una grande molecola composta da amarantidi a cui è affidata la codificazione delle informazioni genetiche; costituisce la sostanza fondamentale del gene ed è responsabile della trasmissione della passione amaranto
E' ereditabile (caso mio), oppure si trasmette per contatto, generalmente il luogo di maggiore contagio è lo stadio
Ma chi mai ha amato senza soffrire?
Prendete la partita contro l'Entella, un primo tempo che per molti è stato bruttino mentre secondo me sono stati quarantacinque minuti in cui l'Arezzo è stato sornione per i primi quindici minuti, poi piano piano ha alzato il baricentro del gioco, ha iniziato ad aumentare in velocità e densità di manovra, rintanando piano piano i liguri nella loro metà campo, mandandoli in confusione.
Confusione evidenziata dall'assist ligure causato dal pressing, un passaggio per Gucci che ha aperto il piattone e ha depositato la palla all'angolino.
Il secondo gol? Una azione che vista e rivista è da manuale del rugby applicato al calcio.
Pattarello che con una serie di dribbling si libera e apre per Settembrini; il Capitano che guarda dalla parte opposta e appoggia sulla sinistra, alla cieca per l'accorrente Poggesi che fa un gol bellissimo così come l'azione.
Due a zero, partita solo da amministrare, ma così non sarà... ma attenzione poco per demerito dell'Arezzo, molto per la reazione dell'Entella, che avrà i suoi problemi, che sarà pure ultima in classifica, ma che ha grandi valori tecnici inespressi.
La forza d'urto dei liguri, che non avevano più niente da perdere , ha messo in difficoltà l'Arezzo, che ha sofferto, ha tamponato, si è difesa anche con un cambio di modulo più difensivo.... e la percezione che ci fosse il fantasma di Santini era palpabile
E così è stato, il gol di Santini rientra in una logica illogica ch pone questo giocatore come la nostra bestia nera, ovunque egli giochi.
Ma l'Arezzo ha dimostrato di essere pragmatico, cinico, magari meno bello ma più produttivo e più battagliero.
Un Arezzo dalle mille sfaccettature, forse è queto che lo rende unico e indecifrabile
Molti dicono , specie gli allenatori che il portiere è messo lì per parare, fatto questo, ha fatto il suo dovere al pari di un attaccante che segna.
Ma ieri Trombini ha parato il parabile (normale) e l'imparabile, che lo ha reso protagonista numero uno della vittoria amaranto.
E anche quando gli capita di fare un erroraccio (ma dico io, come si fa a passagli un pallone così velenoso) rimedia con una supermega paratona.
Molti si sono lamentati dei sette minuti di recupero dati dall'arbitro... non è scandaloso (secondo le nuove direttive), scandalosi sono stati i soli tre minuti di recupero segnalati con il Pescara e contro l'Olbia...
Godiamoci questa vittoria, godiamoci questo Arezzo pazzerello, amiamolo così come è con i suoi pregi e i suoi difetti.
Ultima annotazione, Undici anni di contratto per Giovannini..... il nostro destino è nelle sue mani, e al termine del suo mandato, io sarò sulla soglia degli ottanta anni..... non fregherà niente a nessuno.... a me sì, perchè si assottiglierà il mio tempo da passare allo stadio.....
Riccardo Bonelli

V.ENTELLA-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 9,0 – Eroe di giornata, una prestazione strepitosa anche quando un suo errore (non solo suo ma anche di chi gli appoggia quel pallone) permette ad un giocatore ligure di battere a rete nella porta sguarnita.Non sappiamo bene come Trombini sia riuscito a recuperare la posizione e bloccare la palla sulla linea di porta. Poi tutta una serie di interventi salva risultato che gli regalano l'appellativo di Trombatman.... non per niente stasera si era presentato in un completo nero.
RENZI – 7,0 – Torna a giocare su livelli che gli competono. Nel primo tempo ha pochi problemi difensivi e si mette in mostra nella spinta offensiva fatta con intelligenza e costrutto. Nella ripresa, va in sofferenza , come tutta la squadra, senza perdere la testa e tenendo duro fino alla fine, finale che gli regala uno spezzone da centrocampista
POLVANI – 8,0 – Giocatore importantissimo nello scacchiere difensivo di Indiani. Altra prestazione eccellente, forte di testa, preciso negli anticipi, uscite palla al piede. Soffre stoicamente qualche problema fisico, ma rimane in campo e tiene duro, anche quando entra in campo Santini con cui ingaggia, come previsto, un duello rusticano
CHIOSA – 7,5 – La più bella prestazione in maglia amaranto, con Polvani sembra giocare insieme da anni. Elegante nei movimenti, efficace anche se deve usare le maniere forti. A Chiavari stasera lo avranno rimpianoa assai….
POGGESI – 6,5 – Brinda con un gran gol alla prima da professionista. La sua spinta, adesso che ha gamba, si fa sentire nell'economia del gioco. Difetta nella fase difensiva, dove Zappella fa il diavolo a quattro e sulla sua fascia di competenza nascono tutte le azioni pericolose dell'Entella
MAWULI – 7,0 – Difficile pensare ad un centrocampo amaranto senza di lui. Forte fisicamente, recuperatore di pallone, svaria su tutto il fronte ripiegando, per necessità, nella ripresa e soffrendo l'avversario e la fatica. Ma, ripeto, elemento essenziale
SETTEMBRINI – 7,0 – Il capitano gioca un primo tempo semplicemente perfetto, dispensando palloni, facendo girare palla e si conferma uomo assist con l'assist a Poggesi. Nella ripresa rincula, prende una ammonizione e il finale incandescente consiglia Mister Indiani di toglierlo dalla mischia
BIANCHI – 6,5 – Partita a tutto campo, aggredisce le zone libere del terreno di gioco, pressa, tampona e riparte. In netta crescita
IORI – 6,0 – Pronti via e avrebbe subito l'occasione di andare a rete, ma la sua conclusione da ottima posizione è debole e, forse, avrebbe potuto servire Mawuli solo a centro area. Soffre la marcatura asfissiante che gli riservano e ha poche occasioni per piazzare il suo spunto
PATTARELLO – 7,0 – Ho un debole per questo giocatore, talmente tanta stima da perdonargli tutti i palloni persi....ma contate le punizioni che prende (altre che l'arbitro non gli fischia) . Ma è una spina costante nelle costole della difesa ligure. Apertura rugbistica da destra al centro per Lazzarini che smista sulla sinistra per Poggesi che va a meta.... ops segna.
GUCCI – 7,5 – Ormai lo sanno anche i muri, la vita del centravanti ad Arezzo è dura. Non gli arriva un p0allone che uno ed allora ci pensano gli avversari a servirlo come si deve, lui non si fa pregare, apre il piattone e piazza la palla all'angolino. Poi il suo lavoro è ...solo contro tutti, fino allo sfinimento e alla sostituzione.
FOGLIA – 6,5 – Prende il posto di Settembrini nel momento peggiore della partita. Ma esperto come è non perde la testa, si piazza davanti alla difesa e dà il suo apporto alla vittoria finale con la fascia da capitano al braccio
CASTIGLIA – 6,5 – Partita difficile, in quel momento, c'è da difendere il vantaggio , cercare di alzare la squadra e far rifiatare la difesa. Missione compiuta
CRISAFI . MASETTI – LAZZARINI – 6,0 – danno freschezza e dinamismo alla squadra, quanto era loro chiesto
MISTER INDIANI – La formazione iniziale è quella su cui lavorare, su cui cominciare ad affidarsi in maniera costante, questa squadra ha una spina dorsale sulla quale giostrare gli elementi della panchina, senza stravolgimenti.
Riccardo Bonelli

v.entella - arezzo  1-2

L'AREZZO SBANCA CHIAVARI!!
20 settembre 2023 - Vittoria importantissima per l'Arezzo che si impone per due a uno contro una Entella alla ricerca del risultato a tutti i costi.
Onestà intellettuale mi impone di dire che l'Entella non meritava la sconfitta, ma l'onestà intellettuale del mio essere tifoso ribatte...ECHISSENEFREGA!
Una vittoria costruita nel primo tempo e conservata nella ripresa grazie ad un Trombini STR-PI-TO-SO, che ha parato il parabile e quello che sembrava imparabile.
Trombatman ha compiuto interventi strepitoso, uno dei quali su un suo erroraccio (ma la palla indietro del suo compagno era velenosa) il recupero della porta e la parata sul tiro a colpo sicuro....
Detto dell'eroe di giornata (ma chi scrive e chi mi legge sa che io ho sempre considerato Trombini il portiere titolare) parliamo dell'Arezzo in generale, una squadra che nel primo tempo si è studiata l'avversaria per i primi minuti sorniona, camaleontica, per poi alzare i ritmi, pressare alto e cominciare a fraseggiare palla a terra.
Tattica che ha costretto l'Entella ad arretrare e andare in difficoltà sistematica.
Prova ne è il gol del vantaggio, dove il pressing amaranto ha costretto all'errore un difensore ligure e Gucci, da autentico uomo rapinatore si è impossessato della palla e con un piattone di rara recisine ha battuto De Lucia.
Gli amaranto capiscono che è il momento di assestare il colpo del KO, Azione da manuale del calcio o se volete, un apertura rugbistica
Pattarello conquista palla, smista per Settembrini che apre per l'arrivo di Poggesi che con un gran tiro mette la palla all'incrocio dei pali, bagnando il suo esordio professionistico con il gol.
Si va al riposo dopo la prima avvisaglia che Trombini sarebbe potuto essere il protagonista assoluto: poco prima dei quarantacinquesimo vola a deviare una conclusione destinata ad insaccarsi .
Nella ripresa, come previsto, l'Entella comincia ad attaccare a testa bassa, l'Arezzo, come da logica, arretra ma non riesce a tenere la palla lontana dalla area di rigore e le azioni pericolose per l'Entella cominciano piano piano ad aumentare, ma Trombini è una saracinesca invalicabile.
Poi entra la nostra bestia nera e comincia un'altra partita. Santini fa subito il diavolo a quattro, scontri, richieste di rigore ed il gol che riapre la partita.
L'Arezzo cambia modulo, senza esterni offensivi con il solo Gucci a cercare (vanamente) di tenere palla.
Ma anche se con sofferenza e San Palo e Trombatman al minuto 96' l'Arezzo può gioire per una vittoria di alto spessore nell'economia del campionato.
E adesso avanti amaranto
Riccardo Bonelli

A MENTE FREDDA

20 settembre 2023 - Prima di tutto mi piace sottolineare con piacere, fatto, penso unico in Italia, del prolungamento del contratto con Giovannini per altri 11 anni.... praticamente a vita..Evviva!
Al fischio finale ci siamo rimasti un po' male, ammettiamolo.
Ma non tanto male da sentire fischi ed inviti continui ad Indiani sul come gestire il gioco e la panchina.... eccessivo e fuori luogo.
Non è stata una gran bella partita, complici la tattica attendista fin troppo evidente dell'Olbia ed un Arezzo che non ha espresso un calcio adatto a scardinare una squadra con undici uomini dietro la linea del pallone.
Difetto endemico, già manifestato lo scorso anno con squadre che si presentavano al Comunale, ma anche in casa propria cercando di non giocare e di non far giocare..... la cosa peggiore in una partita di calcio.
Questo Arezzo mostra pregi e difetti che già conoscevamo, grinta, aggressività buone individualità ed una rosa da cui attingere senza cambiare in peggio. Di contro difesa non proprio ermetica e l'equivoco tattico di come deve essere, che ruolo deve avere e che caratteristiche del centravanti.
Gucci, fino ad ora si è dimostrato abiela sfruttare quei pochi palloni arrivatigli.
Kozac, schierato ieri, ha dimostrato che c'è ancora da lavorare sul piano fisico sul piano dell'intesa, ma soprattutto con lui in campo, o decidiamo di servirlo in base alle sue doti oppure giochiamo in dieci.
Poi si può discutere sull'ampio turnover, sul non essere riusciti a trovare la chiave giusta per scardinare il fortino sardo, oppure su fatto del “problema del minuto” definiamolo cos'.
A Pescara in un minuto abbiamo preso due gol che hanno compromesso la partita, contro l'Olbia è trascorso lo stesso minuto dal gol del vantaggio al loro gol del pareggio.
Siamo solo alla quarta giornata, l'obiettivo, non dobbiamo scordarcelo è completamente diverso da quello che avevamo lo scorso campionato.... fortunatamente aggiungo io, perchè io preferisco lottare per la permanenza in C, magari togliendoci qualche ulteriore soddisfazione che non lottare per un primo posto in D giocandocela a Ponsacco....
A me piace lottare e vivere il presente, e non pensare ancora all'Arezzo a testa in giù, un fatto increscioso per il quale ho chiesto scusa al mondo intero ma soprattutto pubblicamente e direttamente alla squadra ma che ancora spopola tra i nostalgici, ai quali ricordo che tutti possiamo sbagliare (anche se sembra ci siano degli ancora immacolati), l'importante è avere l'onestà intellettuale di chiede scusa e pentirsi. Chi commenta ancora quel fatto dovrebbe avere altrettanta onestà intellettuale di citare il fatto per intero
Riccardo Bonelli

AREZZO-OLBIA, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,0 – una parata decisiva sul finale che impedisce il raddoppio beffa sardo, poi deve solo raccattare il pallone in fondo alla rete per una autorete beffarda.
LAZZARINI – 6,0 – Il solito motorino, nessun problema in fase difensiva, qualche sbavatura nella impostazione del gioco che non era il suo compito principale.
RISALITI – 6,0 – Niente da fare in difesa, va a cercare di fare il centravanti nel finale.
CHIOSA – 6,0 – Niente da fare in difesa, vista la pochezza sarda, rimane nella sua posizione, forse anche troppo staticamente.
COCCIA – 5,5 – Tanta tanta confusione nello spingere, complice un Gaddini impalpabile che non gli dà una grossa mano. Poi, con i piedi, ha dimostrato , almeno oggi, di avere due ferri da stiro
CASTIGLIA – 6,0 – Ha fatto un compitino, e non è da lui, ha accettato i ritmi da moviola del primo tempo senza cercare accelerazioni e senza nemmeno far viaggiare velocemente almeno il pallone. Ordinato... fin troppo
FOGLIA – 6,0 – Generoso fino a dover uscire dal campo per i crampi, ma a tanta generosità non è corrisposta utilità nella manovra
DAMIANI – 5,0 – è il gemello di Bianchi, stessa posizione non trovata in campo, non si prende mai responsabilità e i passaggi indietro superano di gran lunga quelli effettuati in avanti. Un girovagare senza costrutto
GADDINI – 5,0 – Nemmeno uno spunto che sia uno degno di nota, mentre i palloni persi sono indegni di nota. Uno dei quali innesca un contropiede sardo pericoloso se non fosse stato per la impalpabilità degli avanti dell'Olbia
PATTARELLO – 7,0 – Poco servito, inspiegabilmente, perchè quando gli dai palla nella sua zolla, sa far male, vedi l'azione a percussione in mezzo a tre giocatori che ha causato il rigore.
KOZAC – 4,5 – ci ho pensato molto prima di dargli il voto e mi son chiesto, devo considerarlo quello che dieci anni fa giocava le coppe nella Lazio oppure quello che, poco prima di essere tesserato dall'Arezzo stava decidendo di appendere le scarpe al chiodo? Molto probabilmente, voglio sperare, sia solo una questione fisica con una condizione da migliorare, ma ad oggi è un giocatore che non rientra nel gioco dell'Arezzo. Non basta aspettare che il pallone di cada sulla testa.... bisogna andarli incontro.
SETTEMBRINI – 6,0 – Il perchè fosse in panchina è perchè è una vittima del turn over?
MAWULI – 6,0 – Il perchè fosse in panchina è perchè è una vittima del turn over ? (Repetita juvant)
GUCCIONE – 6,0 – Ha il merito di portare in vantaggio l'Arezzo con un rigore perfetto, e in tempi di vacche magre, gli merita la sufficienza
GUCCI – 6,0 – Un buon spezzone di partita e....repetita juvant leggete sopra
IORI – 6,0 – Poco tempo per riuscire a mettersi in mostra, ma quanto basta per avere qualche rimpianto
MISTER INDIANI – Squadra rivoluzionata nel nome di sua maestà il turn over...QUI PRODEST?
Riccardo Bonelli

AREZZO - OLBIA 1-1

PAREGGIO DELUDENTE, GIOCO DELUDENTE
19 settembre 2023 - Un minuto... il tempo intercorso tra i due gol del Pescara
Un minuto... il tempo intercorso tra il nostro vantaggio ed il pareggio dell'Olbia
Quattro partite , quattro punti (pochi) e troppi gol subiti
Pareggio deludente in una partita deludente contro un avversario che fin dai primi minuti aveva messo in chiaro che avrebbe giocato per il pareggio.
Tutti dietro la linea del pallone, ritmi bassi, bassissimi ai quali l'Arezzo del primo tempo si è adeguato, subendo passivamente i ritmi bassi, non facendo nulla per alzarli
Il primo tempo a livello di velocità, lo potrei paragonare ad una passeggiata per il Corso Italia.
Arrivano le formazioni, squadra rivoluzionata (??? dico io ) non capendone il motivo e la necessità.
Primo tempo da dimenticare, nessun tiro in porta, portieri quale optional di questa sfida e Olbia che senza sudore rientra negli spogliatoi.
Nella ripresa era logico attendersi un cambio di marcia che in effetti c'è stato e, convalidando la mia tesi, tanto è bastato per passare in vantaggio grazie ad un rigore trasformato magistralmente da Guccione e causato dall'unico giocatore su cui si sarebbe potuto fare un fallo in area... Pattarello.
L'Olbia non si era mai affacciata nella nostra area... per cui sembrava fatt....... ops un minuto, un solo minuto e becchiamo il solito golletto.
E' un autogol, ma significativo il fatto che su una punizione a loro favore ci siamo schiacciati in area lasciando tre giocatori sardi liberi di battere a rete sulla ribattuta... poi anche la sfortuna della deviazione..
Il tempo per riprendere la partita ci sarebbe, Mister Indiani usa i cinque cambi, ma non era giornata.... passaggi sbagliati, cross e tiri sbilenchi ed un pari contro una squadretta come l'Olbia possiamo catalogarla come una mezza sconfitta....o bisogna applaudire sempre e comunque?
Ultima annotazione, l'Arezzo per la seconda volta consecutiva ha giocato con la maglia gialla, scartando l'amaranto senza nessun motivo valido, non so a voi, ma a me fa incazzare, al pari dei due punti persi
Riccardo Bonelli

a mente fredda

17 settembre 2023 - A fine partita la mia domanda era....ma perchè non spetta mai ai nostri avversari avere recriminazioni?
Perchè sempre e solo a noi... e lo penso davvero, perchè più mi passa per la mente il film della partita e più mi rammarico di essere uscito da Pescara a mani vuote.
Certo, dopo l'uno due che avrebbe messo KO un toro, ho pensato subito ad una imbarcata amaranto, perchè il gioco latitava e, nonostante il ritmo compassato gli abruzzesi ci avevano affettato come il prosciutto.
L'Arezzo, penso io, si è adeguato ai ritmi bassi degli abruzzesi che cercavano di stanarci per poi verticalizzare e, visto che ci erano riusciti con estrema facilità avevano pensato bene di addormentare la partita.
Il guizzo di Iori e l'autogol che, allo scadere del primo tempo, ha riaperto la partita è stata come una sveglia, stile sirena , che è suonata nella testa degli amaranto.
Tant'è che nella ripresa, abbiamo cominciato a giocare, ad alzare i ritmi, ad aggredire una difesa statica, ed il pareggio ne è stata la logica conseguenza.
L'inerzia della partita era cambiata con l'Arezzo che costringeva il Pescara nella propria metà campo.
Purtroppo, nel momento migliore degli amaranto è arrivata la terza rete abruzzese.
L'Arezzo ha continuato ad attaccare, anzi, nel finale a caricare e, se Plizzari non avesse avuto l'osso di morto in tasca, il pareggio sarebbe stato cosa fatta in un paio di occasioni, l'ultima delle quali, proprio sul finale è stata davvero clamorosa.
Leitmotiv di queste tre prime giornate? Giochiamo trenta, quaranta cinquanta minuti delle partite e diventiamo assenteisti per il resto della gara.
In D ci poteva andare bene, in C, questi black out li pagi....sempre.
Sette gol subiti sono un dato sul quale mister Indiani deve cominciare a lavorare, così come sembra, debba lavorare sulla testa di alcuni giocatori che ancora non hanno ingranato la marcia giusta.
Per fortuna ci viene in soccorso il turno infrasettimanale al Città di Arezzo contro l'Olbia.
Quale metodo migliore per smaltire la delusione e trasformarla in rabbia?
Riccardo Bonelli

PESCARA-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Due belle parate, appare in controtempo sul colpo di testa che porta a tre le marcature del Pescara. Per il resto una buona prestazione
RENZI – 6,0 – Soffre le incursioni sulle fasce del Pescara, lo sapevamo, e così è stato. Nella ripresa riesce a spingersi in avanti ma trova in Guccione un compagno assente
POLVANI – 7,5 – Monumentale, sbroglia in un paio di occasioni pericolosissime incursioni abruzzesi di Cuppone, indemoniato. Una partita di sofferenza nel primo tempo, poi sale in cattedra ed il Pescara poche volte riesce ad impensierirlo. Buone anche le sue uscite palla al piede e la generosità nello spingersi in avanti nell'assalto finale
MASETTI – 5,0 – Un pesce fuor d'acqua, l'uno due del Pescara lo tramortisce e non si riprende più.
COCCIA – 6,0 – Buona la sua fase di spinta trovando terreno fertile con l'intesa con Iori, meno in fase difensiva dove soffre l'agilità di Merola e dei piccoletti abruzzesi
MAWULI – 7,5 – Monumentale, presente in campo (per fortuna ) anche nel primo tempo dove in campo, di giocatori amaranto ce ne erano ben pochi. Calamita palloni, testa alta nella impostazione, suona la carica nella ripresa e la sveglia funziona. Ma non è Superman e nel finale deve arrendersi alla fatica
BIANCHI – 5,0 – Un fantasma sul tappeto verde dell'Adriatico. Non trova la posizione, non trova l'aggressività, trova solo l'ingresso egli spogliatoi
SETTEMBRINI – 6,5 – Del primo tempo ne abbiamo parlato e anche Settembrini non si esime dall'aver mancato di timbrare il cartellino. Ma nella ripresa, l'Arezzo sale nettamente di tono e lui si esalta nel dare battaglia ad un Pescara alle corde. Da vero Capitano dovrà mettere a nudo i difetti del primo tempo ai suoi compagni
IORI – 7,5 – Partitone, nel primo tempo l'Arezzo gioca con tre giocatori, Polvani, Mawuli e lui. Peperino imprendibile, spina costante per 95 minuti, fa il diavolo a quattro nella ripresa dopo aver provocato l'autogol che, nel primo tempo, aveva riaperto la partita. Poi una ripresa a tutto gas. Bravo, bravissimo...martedì il bis, mi raccomando
GUCCIONE – 4,5 – Impalpabile nel primo tempo, colpevolmente assente nella ripresa quando l'Arezzo sale in cattedra. Prestazione nettamente insufficiente, perchè di lui conoscevamo un altro giocatore
GUCCI – 8,0 – Il suo gol del pareggio e una magnifica perla, un gesto tecnico da altre categorie, uno dei più bei gol visti negli ultimi anni ad Arezzo. La morale della favola è una sola...dategli un pallone lui lo scaraventerà a rete- Se poi riusciamo a dargliene due, tre, quattro, cinque....... capito?
FOGLIA – 7,0 – Regala geometrie e assetto tattico migliore all'Arezzo della ripresa. Merito suo anche un secondo tempo del migliore Arezzo visto in queste tre prime partite.
CASTIGLIA – GADDINI – CHIOSA – KOZAC – Fanno tutti la loro parte nell'assalto finale al Pescara
MISTER INDIANI – Il secondo tempo è il suo migliore Arezzo, come lo era stato nel primo tempo di Rimini e con la Carrarese. Senza scomodare Freud...... perchè mister non riusciamo a giocare per novanta minuti, tanti sono i minuti che durano tutte le partite di calcio....
Riccardo Bonelli

PESCARA-AREZZO  3-2

L'AREZZO ESCE IMMERITATAMENTE SCONFITTO DA PESCARA
16 settembre 2023 - Il primo pensiero che mi sovviene dopo questa sconfitta immeritata è una domanda: PERCHE' CI PERMETTIAMO IL LUSSO DI REGALARE UN TEMPO AGLI AVVERSARI?
E' successo con la Carrarese, si è ripetuto con il Pescara.
Ma stasera la rabbia per aver perso la partita è ancora maggiore perchè l'Arezzo avrebbe meritato ampiamente il pareggio che gli sta stretto.
Ma il problema è che abbiamo regalato 44 minuti al Pescara, consentendogli ritmi bassi e verticalizzazioni che hanno prodotto due gol in un minuto, con l'Arezzo incapace di creare manovre, adeguandosi ai ritmi blandi di un Pescara forte in avanti ma fin troppo compassato in difesa.
Un uno due da KO... fortunatamente siamo riusciti a dimezzare lo svantaggio prima del riposo.
Una cosa non da poco perchè quel gol ha svegliato dal torpore gli amaranto che sono entrati in campo nella ripresa con tutt'altra mentalità.
Aumentati i ritmi e aumentata l'aggressività son bastati questi due elementi affinchè l'Arezzo prendesse possesso della partita mettendo alle corde il Pescara e arrivando al meritato pareggio con un gol bellissimo di Gucci... una perla.
L'Arezzo non si è accontentato è ha continuato a spingere.
Purtroppo, nel momento migliore il Pescara ha trovato il terzo gol .
Partita chiusa? Nemmeno per sogno, da quel momento per venti minuti gli amaranto rinchiudono gli abruzzesi nella loro metà campo creando almeno tre occasioni limpide per pareggiare la partita.
Nei secondi di recupero il portiere Plizzari salva letteralmente il risultato negando all'Arezzo il gol del meritatissimo pareggio
Peccato, ma il secondo tempo di Pescara è la strada da seguire..... e martedì tutti allo stadio
L'AREZZO C'E!
Riccardo Bonelli

a mente fredda

11 settembre 2023 - Siamo solo alle seconda partita di questo campionato di serie C.
Difficile esporre giudizi, che apparirebbero affrettati.
Ma nonostante tutto queste due giornate ci danno qualche spunto meritevole di considerazione.
Partiamo dal metterci in testa, alla svelta, che siamo una neopromossa, una matricola, anche se ci chiamiamo Arezzo e questa categoria è quella più frequentata ed abituale e che, negli anni abbiamo avuto ben altre ambizioni che abbiamo realizzato con la serie B
Due partite ufficiali, le prime, dopo un agosto passato tra mercato, preparazione e amichevoli che sono sembrate poco indicative , se non per mettere benzina nelle gambe e cercare di amalgamare i vecchi con i nuovi che, sicuramente, avranno avuto bisogno di più tempo per assimilare gli schemi di Mister Indiani.
Niente coppa Italia, due amichevoli con squadre di categoria superiore o eguale, la prima fatta ad inizio preparazione e , quindi, poco indicativa e la seconda a porte chiuse e senza poterne ricavare grosse indicazioni, il tutto sempre sotto il solleone.
Due giornate, una vittoria esterna convincente, meritata, una sconfitta interna, posso sentirmi di dire meritata, contro una ottima squadra, ma con il rammarico di aver giocato alla pari per trentacinque minuti.
La vittoria e la sconfitta hanno un fatto che accomuna la prestazione della squadra... l'aver giocato alla grande per la prima mezz'ora per poi calare, perdere di intensità, decrescere a livello fisico.
Abbiamo patito il ritorno del Rimini nella ripresa ma il fieno in cascina messo prima ci ha consentito di chiudere in affanno ma vittoriosi
In casa con la Carrarese, altri trenta minuti di grande intensità, che stavano mettendo in difficoltà i marmiferi.
Poi il calo fisico, l'inferiorità numerica e, nel secondo tempo, una squadra forte e tatticamente costruita per mettere in difficoltà l'atteggiamento tattico dell'Arezzo ha preso il sopravvento.
Peccato, era stato tutto apparecchiato per una grande festa, un pubblico delle grandi occasioni ed il centenario alle porte.
Niente di preoccupante, nell'attesa che il passare delle giornate possano meglio delineare il ruolo che avrà l'Arezzo in questo campionato.
Magari, due perplessità mi sovvengono.
Non mi piace che ci sia un dualismo tra portieri, un ruolo in cui le gerarchie devono essere ben definite.
La seconda è che, ancora, molti dei nuovi hanno bisogno ancora di tempo per assimilare gli schemi oppure per mettersi al pari con gli altri con la condizione fisica, caso di Chiosa, Mawuli e Kozac.
A mente fredda dico che dobbiamo andare avanti con entusiasmo e fiducia, non sarà certo una partita persa a far scemare le presenze allo stadio... lo spero... me lo auguro...
Riccardo Bonelli
Postazione TCM B22

AREZZO-CARRARESE, LE PAGELLE DI RICK

BORRA – 6,0 – Tre gol sul groppone e su cui non mi sento di dare colpa alcuna se non in occasione del terzo gol, poi, un paio di respinte su altrettanti tiri e una buona interpretazione della difesa alta.
RENZI – 6,0 – Buon primo tempo , ricco di iniziative, poi cala vistosamente e gli sbagli si aggiungo agli sbagli
POLVANI – 6,5 – Duello rusticano con un attaccante rognoso e falloso. Tiene botta sempre, anche se con il passare del tempo, gli avanti marmiferi arrivano fin troppo facilmente dalle sue parti
MASETTI – 5,5 – Un passo indietro rispetto a Rimini, soffre maledettamente la velocità degli uno due della Carrarese , fin troppo in affanno nella ripresa
COCCIA – 6,5 – Buona la sua spinta propulsiva nel primo tempo, anche se trova poca collaborazione in Iori. Nella ripresa deve arretrare il suo raggio di azione e nel momento in cui l'Arezzo rimane in dieci è costretto a fare il terzino puro
SETTEMBRINI – 6,0 – Unico acuto degno di nota il super assist per Pattarello per il vantaggio amaranto, tutto sommato un discreto primo tempo. Poi il buio, sia da trequartista, sia da incontrista. Troppi palloni persi, poco fosforo nelle sue giocate
MAWULI – 6,5 – Se solo avesse avuto i 90 minuti nelle gambe, con il senno del poi, non so se avremmo perso questa partita. Perchè fin chè ha avuto fiato e gamba, il centrocampo era una questione amaranto, una diga propositiva. Poi piano piano si spegne e da quelle parti la Carrarese costruisce la sua vittoria
BIANCHI – 6,0 – Il suo primo tempo è, al pari di quella della squadra superlativo. Peccato che le partite durino novanta minuti ed anche per lui il calo fisico è evidente
PATTARELLO – 6,0 – Croce e delizia e sarà così per tutta la stagione, conosciamo ormai le doti di Emiliano, così come i suoi limiti. Capace di grandi giocate, come il gol o come la rabona, se pur fine a se stessa con tanto di ovazione dello stadio. Di contro la testardaggine di voler dribblare, di voler fare di testa sua e , non ultima, la sciocchezza della espulsione..... sai di essere ammonito, benedetto figliolo.... un fallo a 90 metri dalla nostra porta ci ha tolto le ultime speranze di rimonta
GUCCI – 5,5 – Mi dispiace dare il voto a lui che non a colpa alcuna. Non gli arriva un pallone che sia uno giocabile, si sfianca in un lavoro di sportellate con gli armadi della Carrarese, gioca costantemente spalle alla porta. Di questo passo, anche quest'anno sarà difficile avere un giocatore in doppia cifra. A meno che non si decida di giocare pensando a servire il centravanti
IORI – 5,0 – Prestazione impalpabile, anche nel miglior momento dell'Arezzo, è sembrato quello meno in palla.
I SUBENTRATI – Entrano quando la squadra si sta spegnendo, quando poi la squadra in svantaggio rimane in dieci. Poco fanno per ribaltare la situazione. Kozac chiamato a ricevere improbabili spioventi si da da fare e risce acnhe a confezionare un assist per Guccione che cicca clamorosamente la conclusione.
MISTER INDIANI – Se saprà dare continuità alla sua squadra, se il vero Arezzo sarà quello della prima mezz'ora, se la condizione atletica è, al momento, un handicap e con l'andare del tempo la squadra saprà esprimersi ad alti livelli per tutta la partita, allora la strada intrapresa è quella giusta. Unico mio dubbio, che proviene dalla stagione scorsa, è il ruolo del centravanti, sacrificato dal nostro modo di giocare
ENRICO GIGLIOTTI DI COSENZA – Stendiamo un pietoso velo sull'arbitraggio di oggi. Indisponente, con decisioni cervellotiche. Mai punito il reiterato uso di prendere per la maglietta un nostro giocatore da parte dei giocatori della Carrarese, ammonizioni a senso unico, ha concesso perdite di tempo plateali, ha espulso per doppia ammonizione Pattarello per una fallo a 90 metri dalla nostra porta, totalmente ininfluente e non cattivo. Coadiuvato da due assistenti di Bocelliana memoria. Fischiatissimo dallo stadio.......
Riccardo Bonelli

AREZZO - CARRARESE 1-3

PECCATO, MA AVANTI TUTTA!
L'Arezzo esce sconfitto e spiegare la sconfitta può essere difficile o più semplice di quanto si creda.
Scelgo la seconda soluzione perchè anche se ovvia, è quella che meglio spiega il risultato.
Un Arezzo bello, bellissimo come la cornice di pubblico del Città di Arezzo per quarantacinque minuti.
All'intervallo l'uno a uno stava strettissimo agli amaranto che erano andati in gol al termine di un netto predominio territoriale per poi subire il pareggio , maledizione, ancora una volta su calcio da fermo, un bel cross, una bella incornata che termina la sua corsa in fondo alla rete.
Un primo tempo bello, ben giocato dalle due squadre, con la Carrarese che, anche se in difficoltà, mostrava un collettivo di prim'ordine, per cui stavamo giocando bene contro una ottima squadra.
Poi la luce si spegne, le forze vengono a mancare, il filo logico del gioco di colpo sparisce.
L'Arezzo del secondo tempo e tutt'altro Arezzo ed è fin troppo facile per la Carrarese approfittare dell'improvviso black out.
Rimanere, poi, in dieci per l'espulsione di Pattarello, complica maledettamente tutto, fa saltare gli ultimi schemi e l'Arezzo non conclude nemmeno una volta in porta nei secondi quarantacinque minuti.
Peccato, ma avanti tutta, come ho titolato.
Ricordiamoci e non scordiamoci che siamo una neopromossa e che la Carrarese ha ambizioni dichiarate di serie B.
Dobbiamo solo prendere atto degli errori, migliorare la condizione atletica e dico questo perchè Mawuli, gigantesco nel primo tempo è crollato fisicamente nella ripresa, aprendo la strada al centrocampo marmifero.
Il centenario è alle porte, non sarà certo una sconfitta a rovinarci la festa, teniamo nella nostra mente le immagini dei primi trenta minuti... quella è la strada da seguire
Dalla mia nuova postazione TCM B22 e’ tutto
Riccardo Bonelli
(La foto e’ di Giulio Cirinei)

RIMINI - AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Poco impegnato, ma sempre molto attento con l'Arezzo che gioca altissimo. Nel primo tempo ammira i suoi compagni in lontananza, fa una paratona, e se anche il gioco era stato fermato il grande intervento resta. Nella ripresa un po' di lavoro in più, qualche uscita, un gol beccato ed un brivido sul palo di Morra, palo ben coperto dal portiere.
RENZI – 6,5 – Uno stantuffo, gioca costantemente in avanti nel primo tempo a supporto di Pattarello. Anche in fase difensiva, specie nella ripresa, se la cava egregiamente
POLVANI – 7,0 – Cernigoi, amaranto mancato, non vede palla, Polvani sembra in condizioni smaglianti prova ne sono un paio di uscite palla al piede con gli avversari che cercavano di attaccarsi alla maglia
MASETTI – 7,0 – Ordinato, arcigno, preciso negli anticipi. Cala nella ripresa, ma sono crampi di stagione
COCCIA – 7,0 – Il trenino della fascia sinistra, che percorre avanti e indietro senza soluzione di continuità. Ottima la sua prova anche nella fase finale della ripresa quando c'è da difendere e....da randellare
MAWULI – 8,0 – Imperioso.... non trovo altri aggettivi, un gigante del centrocampo, dimenticatevi la nomea che è solo un buon interditore. Questo ragazzo, se Dio ce lo conserva è un unto fermo della squadra perchè oltre ad essere un frangiflutti, ha intelligenza calcistica ed un piede noente male.
SETTEMBRINI – 7,0 – Prende per mano la squadra, la presenta sulla platea della serie C, lui che la conosce a menadito. Nel primo tempo pressa tutto e tutti, prende palla si propone, duetta con Pattarello. Ed è uno dei pochi a non calare nella ripresa. Grande Capitano
BIANCHI – 6,5 – Una buona prestazione anche se è mancato il suo apporto al tiro ed in qualche momento sembrava non trovare posizione in campo.
IORI – 7,5 – Un furetto, svaria a destra, sinistra, punta l'uomo, va al tiro, e fa anche gol con l'intuizione giusta di andare a coprire il secondo palo... proprio dove il pallone gli arriva e che scaraventa in rete
PATTARELLO – 7,0 – Genio e sregolatezza. Oggi più genio, sicuramente. Giocate da altre categorie, come l'esterno con cui, dopo una cavalcata di 40 metri vanamente inseguito, piazza il pallone a fil di palo. Uomo assit..... e se solo lima ancora qualcosina, ne vedremo delle belle
GUCCI – 8,0 – IL SIGNOR CENTRAVANTI CHE TANTO ASPETTAVAMO. Implacabile, sempre presente in area di rigore, il pericolo numero uno. Due girate con il bersagli fallito, solo un miracolo di Colombo gli nega un gran gol..... ma è la sua giornata ed il premio arriva alla fine del primo tempo quando conquista palla e scaglia un bolide sottomisura che fulmina Colombo. Nel mezzo tanto lavoro per la squadra. Sfinito, lascia il posto a Kozac
KOZAC – 6,5 – Fa quello che doveva fare in quel momento, tenere la squadra alta e ci riesce alla grande forte della sua esperienza
GUCCIONE – 6,0 – Entra in campo quando la squadra , stanca, aveva tirato i remi del pattino riminese in direzione spiaggia. Non trova modo di mettersi in mostra...anzi sì, ma spreca un contropiede controllando male il pallone
LAZZARINI – 6,5 – Si piazza sulla destra e con la sua agilità ha sempre la meglio sugli avversari. Il Lazzarini che conosciamo a memoria
FOGLIA – CHIOSA – Partecipano alla festa finale
MISTER INDIANI – 7,0 – La sua squadra gioca un primo tempo perfetto. Partita preparata nel migliore dei modi.
Riccardo Bonelli

RIMINI-AREZZO  1-2

L'AREZZO ESPUGNA RIMINI, CON UN PRIMO TEMPO PERFETTO
1 settembre 2023 - Buona la prima, anzi ottima la prova dell'Arezzo che espugna Rimini con un gran primo tempo in cui non c'è stata partita.
Amaranto padroni del campo fin dai primi secondi, una percentuale di possesso palla imbarazzante, un continuo stazionare nella metà campo del Rimini, incapace di orchestrare una azione
Tanto gioco, tanta manovra, una difesa alta ma insormontabile, e anche se arrivato al quarantacinquesimo, il gol dell'Arezzo era nell'aria.
Il gol di bomber Gucci, che mette in rete sottomisura scagliando un pallone con rabbia verso la porta di Colombo.
Quel Colombo, l'ex amaranto che poco prima gli aveva negato il gol con un intervento prodigioso.
Amaranto con meccanismi perfetti, un primo tempo perfetto.
Nella ripresa, passano pochi minuti che erano passati sulla falsariga del primo tempo e l'Arezzo raddoppia con Iori, che si fa trovare sul secondo palo pronto a spingere in rete un assist di Pattarello.
Partita chiusa, l'Arezzo arretra il baricentro, necessario per contrastare il ritorno del Rimini che comunque ha due fiammate importanti, nel primo trova il gol che dimezza le distanze , con un pallone che capita casualmente in area per Cherubini che batte Trombini.
Passano pochi minuti ed i brividi li fa venire Morra che con un gran colpo di tacco colpisce il palo.
Ma l'Arezzo non molla di un centimetro, il pressing anche se pur meno asfissiante per la fatica impedisce che il Rimini possa avvicinarsi ancora alla porta di Trombini
Dopo sei minuti di recupero finisce una partita stravinta dall'Arezzo nonostante il minimo vantaggio
Buona la prima.....anzi OTTIMA
La festa dei 500 tifosi che hanno sovrastato quello riminese, è tanta.
L'AREZZO E' TORNATO
Riccardo Bonelli

BENTORNATO AREZZO !

1 settembre 2023 - Due anni di inferno bastano a avanzano, nemmeno avremmo pensato di trovarci nuovamente in questo girone Dantesco
Bentornato Arezzo, bentornato in Purgatorio, in attesa che, finalmente ti si possano spalancare le porte del Paradiso terrestre.
Bentornato nel calcio che conta, dove solo la presenza del quarto uomo ti rassicura che il peggio è passato, dove le squadre avversarie hanno nomi più consoni, dove i campi saranno veramente campi da calcio, niente più pollai, campetti sperduti in mezzo ai campi.
Bentornata Società, ci hai riportato dove l'avevi trovata, ma adesso con un bagaglio di esperienza ed una carica emotiva che traspare dai vostri occhi, dai vostri gesti, dal vostro lavoro svolto per creare un qualcosa che a nessuno era mai riuscito nonostante tante promesse, false come una moneta da tre euro o, peggio ancora, di Matteoniana memoria, quel tizio che voleva mettere una bomba nello stadio, dove poco importava se giocava l'Arezzo, bastavano le prove di Vasco Rossi, perchè per lui il calcio era solo il 20 per cento del business, meschino.........
Una Società sana, delle infrastrutture all'avanguardia, un Presidente che trasuda entusiasmo da tutti i pori, un Sabatino Selvaggio che da distinto uomo con giacca e cravatta si è trasformato in ultras sfegatato.
Bentornata imprenditoria aretina, grazie di essere di nuovo sulle gloriose maglia amaranto a rappresentarne l'aretinità.
Bentrovati tifosi, che nel bene e nel male, sotto la pioggia incessante o sotto un sole cocente, mai hanno lasciato sola la squadra. Guardate il quarto uomo e gioite...L'AREZZO E' TORNATO!!
Riccardo Bonelli

QUANDO UN SOGNO
DIVENTA REALTA'

Il giorno dopo quel bagno di folla alla presentazione del Libro dei Cento Anni dell'Arezzo, cerco di razionalizzare il commento senza essere sopraffatto dalle emozioni.
Non è un semplice libro, ma un'opera vera e propria, lo chiamerei il capolavoro amaranto.
A memoria, non ricordo pubblicazioni riguardanti l'Arezzo che avessero questo spessore, questo incredibile frullato di emozioni, cento anni raccontanti attraverso le fotografie che meglio rappresentano e raccontano, perchè la fotografia non si fa condizionare come le parole, un racconto scritto, un articolo.
Le fotografie entrano dritte al cuore, aprendo i cassetti dei ricordi di cui avevamo dimenticato o peggio ancora perso le chiavi, così come , nel tempo, con il passare degli anni non solo diventano i capelli bianchi, ma anche la memoria comincia a dare segni di cedimento.
Ma la memoria non è mai persa, si è solo addormentata e serve una scintilla per risvegliarla.
Ecco, questo libro è una autentica scintilla che riesce ad aprire qualsiasi cassetto.....
Quando ricapiterà un'opera simile?
Chissà, forse tra altri cento anni, quando i libri non esisteranno più, quando basterà comprare un chip di memoria da inserire nella testa con i prossimi cento anni, che racconteranno chissà di quale Arezzo .
Tutti coloro che hanno concorso alla creazione di questo magnifico volume devono sentirsi orgogliosi del lavoro svolto e a loro va tutto il nostro plauso, la nostra ammirazione, il nostro ringraziamento.
Ma nessuno me ne voglia, c'è una persona che ha, finalmente, realizzato un sogno, che sembrava impossibile, una chimera
Un uomo che non ha mai mollato, anche nei momenti difficili e bui, è andato dritto per la sua strada come un carrarmato ed ostacoli che sembravano insuperabili li ha sbriciolati.
Quell'uomo è Stefano Turchi, il signor Museo Amaranto.
Quell'uomo che, con la voce rotta dalla emozione, guardava con occhi lucidi ed increduli tutta quella gente, che arrossiva e abbassava gli occhi ad ogni applauso che alla fine è stata una autentica standing ovation.
Caro Stefano, hai reso felice una marea di persone , e questa è la tua vittoria più grande.
Grazie immenso e testardo Stefano
Riccardo Bonelli

E'  QUI   LA   FESTA?

Due giorni full immersion, due giornate da sballo, dal quale sono uscito ubriaco di amaranto, tanto da temere l’amaranto test se mi avesse fermato la Polizia…
Due location da urlo quale la sede della Unoaerre, bella, fantastica, di grande impatto e la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, un palazzo maestoso , un salone che sprizzava storia da tutti muri, da tutti gli affreschi.
E cosi’ questi due giorni intensi che hanno avuto come centro di gravita’ permanente l’Arezzo sono volati lasciando una scia amaranto, un profumo di Arezzo
La presentazione delle maglie e degli sponsor ha certificato quanto questa Societa’ abbia riscosso la fiducia di grosse aziende aretine, fatto non del tutto trascurabile, vista la giusta riottosità del comparto economico aretino verso personaggi che non riscuotevano la loro fiducia.
Smentito, dunque, il fatto che l’imprenditoria aretina non fosse interessata alla sua citta’, confermato i, fatto che sono aziende di successo, con manager capaci di fiutare personaggi loschi ed evitarli accuratamente
Le maglie? Pensiero personale mi hanno entusiasmato, perche’ nella loro semplicita’ raccontano la storia dell’Arezzo ed uno dei suoi piu’ bei monumenti…la Pieve.
Vedere, attorno ad un tavolo, il fiore dell’imprenditoria aretina, accanto a questa societa’ che ha dimostrato di aver saputo capire gli sbagli fatti, rimediare e costruire un futuro fatto non solo di squadra, ma di infrastrutture che stanno diventando il fiore all’occhiello di Arezzo, ma anche della serie C, deve spronarci a vedere un futuro roseo, deve spronarci a spronare questa dirigenza.
Il Museo amaranto, poi, nella seconda giornata amaranto , ha dimostrato, attraverso i suoi interpreti, tutto, nessuno escluso, con una pubblicazione meravigliosa e mastodontica tutto l’amore per questa citta’ , per questa squadra.
Cento anni di storia attraverso le foto, un numero impressionante, che raccontano l’Arezzo attraverso un secolo di vita.
Un bagno di folla nella Sala dei Grandi, tanti personaggi, tanti tifosi, tanta passione, ci siamo trovati…ritrovati, magari non ci vedevamo da tempo e allora abbracci, strette di mano.
Di incanto, ti tornavano alla mente momenti particolari, piccoli grandi particolari vissuti con chi non rivedevi da anni.
Questo e’ il potere della passione, questo e’ quello che si era prefisso questo libro.
Grazie al Museo Amaranto e a tutti coloro che, con passione e dedizione, hanno realizzato questo capolavoro.
Riccardo Bonelli

LE IMMAGINI NON POSSONO FARVI SENTIRE QUANTO MI BATTEVA IL CUORE
Ebbene si, può succedere anche alla mia età, perché dei 100 anni di Arezzo, io ne ho vissuti 60.

LIBOR KOZAC IN AMARANTO

7 agosto 2023 - Dopo 22 reti in 80 gare con la maglia biancoceleste sulle spalle, e aver lasciato un ricordo nitido nel calcio italiano anche per la fisicità con cui creava problemi ai difensori avversari, Libor Kozak decide di cambiare aria nel 2013/14, passando all'Aston Villa e debuttando in Premier League.
Quello con i Villans, che per lui versano 8 milioni di euro nelle casse della Lazio, sembra l'inizio di un'altra avventura da sogno per il gigante ceco, che il 21 settembre 2013 segna la prima rete con il club di Birmingham, portando alla sua squadra una vittoria ai danni del Norwich (1-0).
Se la prima parte della stagione è positiva (10 presenze e 3 goal), l'intervento della sorte è dietro l'angolo: a gennaio 2014, infatti, il centravanti si procura la frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra in allenamento, in uno scontro di gioco con il compagno di squadra Ciaran Clark.
Kozak, autore fino a quel momento di 15 presenze e 4 goal, deve chiudere anticipatamente la sua stagione. Spera di recuperare per l'autunno dell'anno successivo, tuttavia un errore medico costringe a prolungare ulteriormente i tempi del rientro: un perno è stato inserito male e Libor deve riandare sotto i ferri.
L'odissea dell'attaccante lo vede star fuori un anno e mezzo, ben 605 giorni, e sembra concludersi il 25 agosto 2015 quando il ceco torna in campo nel successo per 5-3 sul Notts County. Kozak però si rompe il tendine del perone sinistro e per tornare a giocare in Premier League bisogna attendere il 2 gennaio 2016, quando scende finalmente in campo al Villa Park nella sconfitta per 1-3 con il Sunderland.
Il 23 gennaio 2016, in uno scontro di gioco con un calciatore del WBA, si frattura la caviglia e deve dire addio al resto della stagione 2015/16. Resta un'ultima stagione, nonostante la retrocessione della squadra, ma va in campo appena 2 volte. Tra Premier League, Championship e Coppa di Lega mette insieme complessivamente solo 22 presenze e 4 gol in quattro stagioni.
IL DECLINO: IN SERIE B CON BARI E LIVORNO
Il giocatore si svincola dall'Aston Villa e il Bari, che milita in Serie B, decide di dare un'altra possibilità a Libor Kozak, il gigante ceco che con la sua fisicità esplosiva mandava k.o. i difensori della Serie A, ma che a causa dei gravi infortuni sembra essersi perduto.
L'esperienza con gli amaranto si rivela però negativa e segna il declino del gigante ceco: appena 11 presenze, senza nemmeno l'ombra di un goal, fra Serie B e Coppa Italia, prima della risoluzione del contratto a gennaio.
IL RITORNO IN PATRIA E IL SORRISO RITROVATO
Kozak si rende conto di non essere più fisicamente lo stesso di quando da giovane era arrivato in Italia e riusciva ad essere un fattore. Torna così in patria, per giocare con Slovan Liberec e Sparta Praga, ritrovando finalmente il goal con regolarità e il sorriso. In un anno e mezzo segna 25 goal, dimostrando ancora di saperci fare.
A distanza di 6 anni dall'ultima volta, torna persino in Nazionale, giocando i minuti finali di Repubblica Ceca-Montenegro il 10 giugno 2019 all'età di 30 anni. Il 2020/21, però, è nuovamente travagliato: prima la positività al Coronavirus, che lo costringe a star fermo diverse settimane, poi un nuovo infortunio, con la frattura del malleolo.
Il 30 giugno 2021 si è conclusa dopo due anni l'avventura di Libor Kozak allo Sparta Praga. Il centravanti ceco classe 1989 ha scelto di ripartire dall'Ungheria e dalla Puskas Akademia. 5 goal e 4 assist in 29 presenze nella sua unica annata. Un bottino tutto sommato soddisfacente per l'attaccante ex Lazio, rinato tra la sua Repubblica Ceca - dove ora è tornato, per giocare con lo Slovacko - e il campionato magiaro dopo il declino nell'ultima parte dell'esperienza italiana.

ECCO IL GIRONE B - SARA' A 20 SQUADRE

UN GIRONE DI ALTA QUALITA', DI SICURO IL PIU' DIFFICILE
Una annotazione, in caso di variazioni dovute a decisioni del Consiglio di Stato potrebbe accadere che l'Alessandria sostituisca il Pescara

AMICHEVOLE AREZZO - TRASTEVERE
ORE 17.00 STADIO CITTA' DI AREZZO
RISULTATO FINALE

PRIMO APPROCCIO AMARANTO

Luglio 2023 - E' stata solo una sgambata, ma non è stata presa sottogamba ne dai giocatori che hanno giocato a buoni ritmi, considerato il periodo di preparazione, per i due tempi di trenta minuti, ne dal pubblico accorso numeroso che ha gremito la piccola tribuna del centro sportivo di Rigutino, assiepandosi anche lungo il terreno di gioco facendo sentire il calore e sottolineando con applausi alcune belle giocate.
Un bel pomeriggio
estivo anche troppo, ma non so dirvi se era più colpa della temperatura o del calore riversato dal pubblico verso la squadra
SQUADRA ARANCIONE (4-3-3): Trombini (1’ st Ermini); Lazzarini, Masetti, Risaliti, Poggesi; Damiani, Mawuli, Settembrini; Guccione, Capitani, Gaddini.�
SQUADRA BIANCA (4-3-3): Borra (1’ st Landucci); Maloku, Polvani, Di Pasquale, Montini; Castiglia, Bianchi, Foglia; Pattarello, Gucci, Iori.
�RETI: pt Gucci, Gaddini, Pattarello, Settembrini rig.; st Pattarello rig., Guccione, Foglia.�
Riccardo Bonelli

ABBONAMENTO CONSEGNATO!!

Questa mattina presso il Point New Energy di Arezzo, alla presenza dell'Addetto Stampa Arezzo Matteo Francesco Marzotti , Simone Trippi e Pierangelo Ceccherini del Museo Amaranto
PIANETAMARANTO ha consegnato a Barbara Secco vincitrice del concorso "Regala un sogno amaranto" l'abbonamento in Curva Sud "Lauro Minghelli"
Complimenti
a Barbara e sempre e solo FORZA AREZZO!!
Riccardo Bonelli

PROCLAMAZIONE VINCITRICE !!

LA PREMIAZIONE AVVERRA' VENERDI' 21 luglio alle ore 10.15 presso Point New Energy di Arezzo in via Madonna del Prato 112
ABBONAMENTO IN CURVA SUD "LAURO MINGHELLI"

ANDREA SETTEMBRINI IN AMARANTO FINO AL 2026!

Voglio raccontarvi una storia......
Una Curva, un ragazzino ricciolino che vi entra, con il batticuore, e guarda quel prato verde prima vuoto, sognando di poterci correre con un pallone al piede.
Poi entrano in campo i giocatori in maglia amaranto, per lui sono eroi, per lui sono invincibili, il desiderio di essere uno di loro.
La partita, attorniato da tifosi che sventolano bandiere , che cantano, e lui con loro.
Poi il gol, la liberazione, qualcuno che lo prende in braccio e lo fa volare per aria. Tutta la felicità nei suoi occhi e chissà quanto batteva quel cuoricino....amaranto.
Vittoria uguale felicità, tornare a casa felice, raccontare ai genitori le emozioni, trasmettere gioia, mimare l'azione del gol.
Sconfitta uguale a lacrime, tornare a casa triste, poca voglia di parlare, maledizione quanto male fa perdere e non ci sono carezze che tengano.....
Poi quel ragazzo amaranto cresce, diventa un giocatore e spicca il volo a diciassette anni è già in serie D, poi il suo carattere la sua classe gli aprono la strada al calcio che conta ma senza voli pindarici, con umiltà e carattere scala le categorie, C2, C, B.
Sudore, fatica, determinazione e classe, ingredienti genuini che hanno contraddistinto tutta la sua carriera., senza mai dimenticare la sua aretinità, perchè appena poteva, tornava alle origin in quella Curva divenuta Curva Minghelli, dove tornava ad essere uno di loro, svestendo il ruolo di calciatore di fama, per tornare a tifare Arezzo, sognando, anche se ormai grande, di tornare in quello stadio... ma non in curva, in campo, con la maglia amaranto addosso.
I sogni son desideri, i sogni, a volte, si avverano.
E lo vedi salire dagli spogliatoi con la maglia amaranto e la sciarpa al collo per la presentazione.
E lo vedi scendere in campo, in testa ai suoi compagni, con la fascia da capitano
E lo vedi segnare e correre verso quella Curva, da dove, da ragazzino, accoglieva festante i giocatori amaranto che andavano a festeggiare sotto i loro tifosi... lui, il più piccolo, in braccio a chissà chi, per riuscire a vedere.
Adesso Andrea è diventato il Capitano per sempre, con il suo rinnovo fino al 2026 ha sancito il legame indissolubile con quella maglia amaranto.
Onore a te Andrea che hai calcato per più di 300 volte i campi professionistici, una cifra che sarà destinata ad aumentare, perchè la tua promessa al tuo arrivo è stata mantenuta
Ricordi?
“”È un sogno che si realizza è il sogno di un ragazzo che è sempre andato in curva fin da piccolo e non vi nascondo che sono veramente emozionato dopo essere entrato in campo per la terza volta nella mia vita qui al Comunale
Voglio mettere la mia esperienza servizio della squadra, dei miei compagni e del mister per far uscire l’Arezzo da questa categoria"""
E la parola di un Capitano è sacra!
Andrea Settembrini uno di noi.
Caro Andrea, la mia è una storia di fantasia, ma penso di non essere andato lontano dalla realtà.
Riccardo Bonelli

STRADE PARALLELE, UN UNICO OBIETTIVO.... L'AREZZO

2 luglio 2023 - Due autostrade che corrono parallele, ma che per la prospettiva sembrano congiungersi verso un unico obiettivo.
Su una corre la Società, che programma, contabilizza, paga, investe su strutture con l'intento di migliorarle, di rendere un fiore all'occhiello io nuovo modello Arezzo.
Molto è stato fatto, molto bolle in pentola con prospettive entusiasmanti ma con tempi che, purtroppo non dipendono dalla proprietà ma, ahimè dalla burocrazia e da una Amministrazione Comunale che, nei tempi passati, non ha certamente agevolato la crescita delle strutture sportive della città
Sull'altra corre il settore tecnico, formichine in fremente attività, ragni che tessono la tela, abili strateghi che stanno preparando la rosa da affidare a Mister Indiani, mister dieci promozioni, per non sfigurare nella ritrovata serie C.
E non solo, il settore tecnico giovanile sta crescendo in maniera esponenziale ed è destinato a crescere ulteriormente, con le asticelle che si alzeranno, in strutture che ne agevoleranno la crescita.
C'è poi una terza strada, trasparente ma non invisibile, quella che percorrono gli addetti ai lavori, quelli predisposti affinchè tutti gli ingranaggi girino alla perfezione, che la campagna abbonamenti alimentano con grandi doti da abili pubblicitari, quelli che non fanno mai mancare la comunicatività tra società e città.
Perchè tutto giri alla perfezione il loro apporto è fondamentale.
Poi c'è la voglia di calcio che aleggia in città. Ne è esempio lampante la tre giorni organizzata al Bagnoro, tre giorni di festa, ma anche di approfondimenti su tematiche importanti nel mondo del calcio grazie ad Orgoglio Amaranto e ai suoi ospiti
Serata finale dedicata alla Società con il Presidente Manzo, Sabatino Selvaggio e i due D.S. Paolo Giovannini e Aniello Cutolo che hanno ampiamente e con dovizia di particolari presentato la nuova stagione a livello societario, di strutture e tecnico, con i primi nomi dei nuovi acquisti
Si respira aria nuova.......
Riccardo Bonelli

QUELLO CHE C'E' DA SAPERE DAL PRIMO LUGLIO 2023

QUANDO INIZIERA’ IL CALCIOMERCATO?
Dall’1 luglio 2023 sarà possibile depositare i contratti per i giocatori che andranno a comporre le nuove squadre 2023/2024.
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Dal 30 giugno, inoltre, decine di calciatori vedranno scadere i propri contratti con le squadre di Serie A, B, C e non solo, svincolandosi: le squadre potranno così ingaggiarli a parametro zero senza passare dai team.
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QUANDO FINISCE IL MERCATO ESTIVO 2023?
Non è stata ancora annunciata la data di fine calciomercato estivo 2023, che dovrebbe comunque essere il 31 agosto/primi di settembre. Dalla data scelta in avanti, si potrà solamente cedere nei mercati con la finestra di trattative ancora aperta, o in alternativa acquistare gli svincolati.
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QUANDO INIZIERA’ E QUANDO FINIRA’ IL CAMPIONATO 2023/2024?
Il Campionato avrà inizio con la prima giornata domenica 27 agosto e si concluderà il 28 aprile. Nel mezzo vi saranno tre soste oltre a quella tra Natale e Capodanno. La Lega ha reso note anche le date di inizio dei playoff, playout e della Coppa Italia Serie C.
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Domenica 20 agosto partirà anche la Coppa Italia di Serie C, che in questa ultima edizione è stata vinta dal Vicenza in finale contro la Juventus Next Gen. Di seguito il comunicato completo con tutte le date della prossima stagione.
CALENDARIO SERIE C
Inizio: DOMENICA 27 AGOSTO 2023
Sosta: DOMENICA 31 DICEMBRE 2023
Turni Infrasettimanali: N.3 Turni da determinare
Turno Festività Natalizie: SABATO 23 DICEMBRE 2023
Termine: DOMENICA 28 APRILE 2024
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COPPA ITALIA SERIE C
Primo Turno Eliminatorio: DOMENICA 20 AGOSTO 2023

DAL 3 LUGLIO 2023, SUL CIELO DI AREZZO VOLERANNO AEREI IN ARRIVO ED IN PARTENZA

25 giugno 2023 - Ci siamo, il periodo morto del calcio sta per terminare, non si inizia a giocare, ma cominciano a formarsi le rose delle squadre, gli annunci di arrivi e partenze movimenteranno le giornate del tifoso amaranto.
Quest'anno, poi, con il salto di categoria, con una asticella che automaticamente si alzerà senza possibilità di abbassarla oltre il minimo obbligatorio per non sfigurare in campionato, i giocatori che arriveranno saranno sicuramente di qualità e cominceremo a sognare.
Parlando di aeroporto e di aerei, niente voli pindarici, ma tratte sicure, voli a portata di tasca, niente business class, ma nemmeno classi economiche.
Dal 3 luglio aspettiamoci che l'altoparlante di Molin Bianco cominci a snocciolare annunci di arrivi e partenze come fossimo nel periodo di punta.
I colpi , conoscendo il Direttore Giovannini sono già in canna, pronti ad essere ufficializzati rispettando le regole delle date dei trasferimenti
Il lavoro di Cutolo e Giovannini, con la supervisione di Indiani è cominciato da tempo, quasi sicuramente dal giorno dopo la fine del campionato..... qualcuno si spinge oltre e asserisce che al fischio finale di Arezzo – Pianese, il trio fosse già in azione
Non ci resta che aspettare che i nomi e le facce dei nuovi arrivati si materializzino... orami manca davvero poco.
Oggi, mi sento, fin da ora, di ringraziare tutti i giocatori che se ne andranno
A loro va il mio plauso perchè ognuno di loro ha contribuito al raggiungimento dell'obiettivo promozione, tutti, nessuno escluso.
Per alcuni sarà un addio, per altri, solo un arrivederci, perchè un giorno, il richiamo della maglia amaranto si farà di nuovo sentire forte.
A loro oltre a ringraziarli dico, sfruttate l'occasione e tenetevi pronti..... c'è una maglia amaranto che avrete svestito solo temporaneamente, ma è sempre là che vi aspetta
Riccardo Bonelli

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE DEI RIPESCAGGI E DELLE BOCCIATURE

22 giugno 2023 - E' ancora la Reggina a tenere banc0 perchè dopo il ricorso del Brescia sulla situazione finanziari del club calabrese e l'avvenuta iscrizione della stessa, nella giornata di ieri, il presidente Marcello Cardona si è dimesso insieme all’intero consiglio d’amministrazione del club dopo la comunicazione da parte della proprietà della volontà di passare la mano.
Situazione grottesca e tutto torna in alto mare
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Sembra che la questione Lecco diventi un caso clamoroso, così come sembra scontato che, per la questione stadio, i lombardi saranno esclusi dalla serie B
Per iscriversi è obbligatorio indicare uno stadio a norma per la Serie cadetta
La società ha le sue colpe, perché avrebbe dovuto muoversi prima. E’ vero che la promozione è arrivata a sorpresa, ma cammin facendo nessuno vietava di cominciare a cercare una soluzione
Errore imperdonabile, poi, è stato fatto, non facendo domanda di proroga, che sarebbe stata sicuramente accettata dato che i play off sono iniziati con dieci giorni di ritardo
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Quindi il Lecco nel ricorso contro la bocciatura dovrà puntare sulla Serie B a 21 (o sulla C a 61...) oppure sarà serie D non avendo fatto domanda di iscrizione alla C
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CAPITOLO SIENA
bocciatura scontata (sarebbe la terza dopo quelle del 2014 e del 2020) e futuro da riscrivere con una nuova proprietà che dovrà chiedere alla Figc - attraverso il sindaco - di poter ripartire ancora dalla Serie D
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Al posto del Siena ci sarà la novità Atalanta U23, prima tra le ripescabili, che dovrebbe essere inserita nel girone B visto che nel girone A c’è già la Juventus Next Gen. .
E sarà un grosso problema, perchè l'Atalanta ha tutte le intenzioni di formare una squadra con tutti i giovani migliori del vivaio e non formazioni raffazzonate come avvenuto per la formazione bianconera
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Se poi il Brescia e/o il Perugia dovessero essere riammessi in B, un ripescaggio andrà a una vincente dei playoff di Serie D se interessata e con lo stadio, un secondo andrà a una retrocessa e il Piacenza
Riccardo Bonelli

IL 20 GIUGNO ALLA MEZZANOTTE SUONA IL GONG E SI CHIUDERANNO LE PORTE..... SICURAMENTE QUALCUNO RESTERA' FUORI.
LA SITUAZIONE

Tralasciando le vicende di Reggina e Sampdoria che dovranno sistemare questioni economiche, ci focalizziamo sulla serie C, appena conquistata dall'Arezzo e che quindi ci interessano direttamente
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C’è già da registrare la rinuncia del Pordenone che, ha già chiesto di essere iscritto alla serie D in sovrannumero, cercando di evitare l'Eccellenza
Al posto del Pordenone, verrà riammesso (non ripescato) il Mantova che comanda la graduatoria tra le retrocesse dopo la sconfitta al playout.
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Siena e Messina sono quelle che rischiano maggiormente . I siciliani hanno ancora qualche filo di speranza, mentre la posizione del Siena appare compromessa a meno di un miracolo all'ultimo minuto
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A seguito della modifica nel regolamento dei ripescaggi rispetto alla passata stagione, il primo posto libero spetterà ad una seconda squadra, il secondo a una delle vincitrici playoff di Serie D, il terzo a una retrocessa.
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In pole position c’è l’Atalanta, pronta a iscrivere la sua Under 23 secondo club di serie A dolo la Juventus: i nerazzurri hanno scelto lo stadio di Caravaggio e , NOTIZIA CHE INTERESSA DIRETTAMENTE L'AREZZO, VERREBBE DIROTTATA NEL GIRONE B, visto che è intenzione della Lega Pro non inserire entrambe le seconde squadre nello stesso raggruppamento.
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Nel caso si liberasse un altro posto si pescherebbe tra le vincitrici dei play off di Serie D. In questo caso l'ordine di graduatoria è Alcione, Nardò, Fano, Pianese, Vado, Casertana, Trapani, Campodarsego e Corticella .
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Non sono ammesse deroghe infrastrutturali sembrerebbe che Pianese e Casertana siano quelle con gli stadi a posto
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In ultima analisi se dovesse saltare un’ulteriore squadra, si guarderebbe alle retrocesse e quindi al Piacenza.
Riccardo Bonelli

ESTATE?.... E STATE FRESCHI!!!

18 giugno 2023 - Storia semi seria delle peripezie di un tifoso amaranto
Periodo peggiore dell'estate per il tifoso amaranto, non esiste.
Già ti girano che la domenica non hai la partita, che durante la settimana, a parte qualche frammentaria notizia sul mondo amaranto, la tua molecola vaga senza meta, più sola della particella di sodio dell'acqua Lete... ed è tutto dire
Ma tutto questo sarebbe sopportabile, se non fosse che questo è il periodo in cui risorgono dalle ceneri come l'Araba Fenice, mogli e fidanzate che bene o male sei riuscito a domare durante la stagione del campionato.
Loro lo sanno, adesso sei senza difese, vulnerabile, attaccabile ed è in questo momento che affondano i loro coltelli.
Caro, è finito il campionato? Bene adesso puoi dedicarti a me, giusto?
Iniziano subito le scaramucce, le tattiche difensive che, a confronto, a quelle di Eziolino non legano neppure le scarpe.
Primo errore..... Cara, ma non esiste mica solo l'Arezzo!
Bugia così grossa che, inevitabilmente il naso comincia ad allungarsi.
Ed ecco la prima coltellata..... Caro, se invece del naso ti si allungasse qualcos'altro saremmo a posto.
Te la sei cercata, ceffone doloroso......
E allora comincia.... “vediamo dove mi puoi portare....” ecco, in quel momento vorresti essere in una Agenzia Viaggi..... che già sono davvero rompicoglioni snocciolando mete improbabili come un tour Safari nel Burkina Faso alla scoperta delle scimmie Perusiena, dalle loro origini sono poi nate due specie che hanno attecchito anche nell'Italia centrale.
Ma che comunque sono più sopportabili di una moglie/fidanzata che cominciano ad elencarti una serie di mete non fini a se stesse, ma con una giustificazione, una motivazione utile a perorare la loro causa
Caro (non ti chiamano mai così durante l'anno, quindi diffidate....) perchè non facciamo un giro tra Gubbio, Spoleto, Assisi.... sai vorrei vedere i posti dove hanno girato Don Matteo.
Oppure potremmo andare in Trentino, dove hanno girato A un passo dal cielo.....
Ecco, caro Terence Hill, sei stato il mio attore preferito nella mia gioventù... adesso TI ODIO!!! Bud Spencer tutta la vita!
Ti rifugi in salotto, accendi la televisione alla ricerca di una partita, d'estate ce ne sono registrate e ti metti a guardarle appassionatamente, facendo finta di essere concentrato e trepidante.
Ma non ci sono le mogli/fidanzate di una volta, quelle che si bevevano tutto...... Caro, cosa stai guardando?
Burundi-Swaziland cara, la Coppa d'Africa è appassionante.
E qui ci cadi ancora una volta...sottovalutandola.
Caro, ma non vedo la scritta live........ Ghiacciato, sgamato, indifendibile.
Le donne si sono evolute, così come si è evoluto il calcio e l'uomo che non si aggiorna, che non studia strategie.....è un uomo morto!
L'unica scevra da questo carattere menzognero rimane mia moglie, che sopporta stoicamente le mie patologie ormai da lustri...
Come mi vede mia moglie?
Mio marito, 66 anni padre di famiglia, una diploma e un quoziente intellettivo alto, (a cui non si allunga solo il naso, aggiungo io....) lì, seduto in punta di divano, teso come una corda di violino a guardare tipo voyeur, aspettando che quegli 11 tizi dai muscoli guizzanti entrino in campo.
Dopo il calcio d'inizio assisto alla trasfigurazione del mio compagno di vita, del padre dei miei figli: la mutazione parte dagli occhi e investe a poco a poco tutte le membra.
Settembre, ti prego, non tardare ad arrivare.... sei la mia unica salvezza!!
Riccardo Bonelli

ESTATE AMARANTO

16 giugno 2023 - Dopo due stagioni deludenti ed una esaltante, è arrivato il momento di rilassarsi, per potersi godere, finalmente questa estate amaranto.
In tutta tranquillità e relax, perchè c'è chi lavora per noi per costruire il prossimo Arezzo, siamo in buone mani e non accadeva da tempo, quando le nostre estati erano tutt'altro che rilassanti.
Non dobbiamo fare altro che aspettare, sdraiati sotto un ombrellone, con una birra ghiacciata e palle all'aria.
Possiamo goderci la famiglia, lasciare che mogli e fidanzate abbiano il loro momento di gloria.... quel breve momento di gloria che intercorre tra la fine del campionato e l'inizio della nuova stagione..... poi il campo sarà di nuovo nostro, loro rientreranno, consapevoli, nei ranghi.
Oggi si può, perchè abbiamo una società che ha messo la testa (e i conti) a posto, abbiamo due direttori, un allenatore ed uno staff vincenti.
Sanno benissimo quello che devono fare per presentare un Arezzo degno della serie C... e mi piace la definizione di Mister Indiani di come si presenteranno gli amaranto.... una mina vagante
I pezzi migliori della scorsa stagione sono stati confermati, anzi, ne mancano ancora uno o due, poi arriveranno le new entry, quelli che daranno il volto definitivo a questo Arezzo, figure di spessore, figure in grado di rinforzare la squadra e dare la giusta esperienza per la C.
Una C finalmente ritrovata, e che dovrà essere un punto di partenza per nuove esperienze più esaltanti contro avversari forti, in ambienti adeguati, la serie D dovrà diventare un lontano ricordo.
Credo fermamente che quello del Centenario sarà l'anno della rinascita, di un nuovo corso, dove le infrastrutture cresceranno e diventeranno sempre migliori, dove il settore giovanile avrà un ruolo determinante e dove la prima squadra sarà l'elemento trainante verso nuovi obiettivi
Scusatemi, ma sono il solito sognatore inguaribile
Riccardo Bonelli

CHI BEN COMINCIA E' A META' DELL'OPERA

10 giugno 2023 - Iscrizione effettuata con largo anticipo, dovrebbe essere una notizia logica e ovvia, se non fossimo nel mondo del calcio, dove chi fa le cose fatte per bene e in trasparenza sono ormai esemplari rari. Nella speranza che le maglie della rete della Federazione siano fitte e non larghissime , dove può passare ogni tipo di pesce, per poi scoprire che ci troviamo di fronte a ghiozzi, boccaloni e pesci palla.
Si dice che, se non chiudessero un occhio le iscrizioni valide sarebbero davvero poche.
Ed allora che questo circo continui ad avere i suoi clown; noi, per fortuna siamo davvero lontani e dissociati se Dio vuole da questo lato possiamo viaggiare a testa alta.
E non è poco...
Riccardo Bonelli

C'E' UNA PERSONA CHE NON HA MAI DIMENTICATO LA SUA ESPERIENZA AMARANTO E NON PERDE OCCASIONE PER RICORDARMELO, LUI E' OTELLO CELIA

6 giugno 2023 - Quella volta che lasciò l'Arezzo mi augurai che tutto il suo lavoro non venisse disperso, ma che la strada da lui tracciata, venisse seguita
""Spero solo che quanto hai saputo dare a questa società non venga disperso, hai indicato la strada giusta, come giusto, speravo io, fossi tu a proseguirla; e sarò tranquillo solo quando sarò sicuro che il tuo lavoro sarà affidato a persona che non ti farà rimpiangere""
Oggi posso dire con serenità e certezza, che il tuo lavoro, caro Otello, è finito in buone mani e che quello che hai seminato, sta dando i suoi frutti grazie al nuovo corso di questa Società.
Riccardo Bonelli

BUONE VACANZE..... AMARANTO, NATURALMENTE

E arrivò il giorno del rompete le righe, la missione è compiuta, il fine raggiunto, i programmi rispettati e realizzati.
Ed allora buone vacanze ai giocatori amaranto, tutti, nessuno escluso.
Per alcuni di loro sarà un arrivederci, per altri un addio, per altri ancora un ci rivediamo l'anno prossimo, perchè così è il calcio, bello e maledetto, perchè non lascia spazio al cuore, altrimenti ci sarebbero 24 riconferme.
Ed invece il calcio impone certe regole, anche se di sentimentale non hanno nulla, hanno il crisma del pragmatismo, dei ragionamenti sugli obiettivi da raggiungere, che non saranno quelli della stagione passata.
Adesso ci sarà da alzare l'asticella, e non è questione di pochi centimetri, quelli li lasciamo in maremma, dove sembra sia lo sport preferito.
Qui c'è da alzare l'asticella di parecchio. Lo impone la serie C, lo impongono i valori degli avversari lo impone il blasone amaranto che non può fare da comparsa.
Buone vacanze ai calciatori, buon lavoro al Presidente Manzo, a Sabatino Selvaggio, l'uomo con la calcolatrice in mano, a Giovannini e Cutolo che dovranno comporre il mosaico, cercando di non sbagliare pezzi, affinchè tutto incastri alla perfezione.
Ma non solo, nella pentola amaranto bolle tanto, tanto, a partire dal centenario che dovrà essere celebrato nel miglio modo possibile, la ciliegina sulla torta, a differenza di altre torte , è stato il primo ingrediente grazie alla vittoria del campionato.
Bolle in pentola anche la ristrutturazione degli impianti in cui l'Arezzo si allenerà alloggerà, giocherà.
I lavori sono iniziati, sperando nel buonsenso della Amministrazione Comunale che dovrà essere propositivo e collaborativo sui progetti che la Società amaranto andrà a presentare.
Insomma, work in progress e happy holiday..... tutto rigorosamente amaranto
Riccardo Bonelli

PINETO-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Incolpevole sui tre gol, graziato su altre tre occasioni ed un intervento risolutivo che evita un passivo più pesante
PERICOLINI – 5,0 – Letteralmente asfaltato dal suo diretto avversario, disorientato anche in fase di spinta offensiva
RISALITI – 5,5 – Ogni volta che il Pineto veniva in avanti erano dolori, il centrocampo non filtrava e gli attaccanti si presentavano con continuità asfissiante in area amaranto
POLVANI – 5,5 – Vale lo stesso discorso fatto per Risaliti.... Allegretti se lo sognerà anche di notte
ZONA – 5,5 – Altra giocatore asfaltato dagli esterni offensivi del Pineto. Non sembra nemmeno lontano parente del giocatore ammirato in campionato e forse, non era nemmeno nelle migliori condizioni
FOGLIA – 5,5 – L'incedere ed il passo di Foglia contrastano con la velocità dei giocatori del Pineto ed il confronto diventa impietoso
BIANCHI 6,0 – Tanto movimento, tanta voglia di fare, non abbinati alla precisione nei passaggi e nelle conclusioni in porta.
CASTIGLIA – 5,5 – Anche lui soffre maledettamente i ritmi alti e finisce nel frullatore azionato dal centrocampo del Pineto
BRAMANTE – PERSICHINI – CANTISANI – 5,0 – Un tridente spuntato, senza nerbo, senza nessuna iniziativa degna di nota
GUCCI – LAZZARINI – DAMIANI – Entrano ma non incidono e si adeguano... .purtroppo
PATTARELLO – 7,0 – Perchè non dall'inizio, è stato il pensiero che mi è passato continuamente per la mente mentre lo vedevo, da solo, fare quello che nessuno dell'Arezzo aveva fatto in ottanta minuti. Un gran gol, iniziative e personalità, un altro tiro che il portiere devia miracolosamente in angolo.... ed il perchè diventa ossessivo
MISTER INDIANI – Onestamente, nelle sue parole, non era mai trasparita una grande volontà ed una gran voglia di dare importanza a questo torneo. Al contrario della dirigenza e di Manzo che ci tenevano a fare bella figura
TIFOSI – 10,0 – Immensi, avrebbero meritato più rispetto
Riccardo Bonelli

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POULE SCUDETTO PINETO - AREZZO 3-1

POCO AREZZO, TANTO PINETO
GLI ABRUZZESI PRIMI NEL GIRONE,
IL LUMEZZANE PASSA COME MIGLIORE SECONDA
L'Arezzo esce meritatamente sconfitto dall'Abruzzo contro un Pineto che ha vinto per tre ad uno, e poteva andare anche peggio per gli amaranto.
Un primo tempo dominato dal Pineto, con l'Arezzo mai sceso in campo, lento ed impacciato in difesa e assolutamente nullo nel tridente offensivo
Il primo tiro in porta degli amaranto è arrivato dopo ottanta minuti ed è coinciso con il gran gol di Pattarello che aveva riaperto le speranze per segnare il secondo gol e qualificarsi come prima del girone.
Le sostituzioni, giunte nella ripresa e con il risultato di tre a zero, hanno, in parte, cambiato il corso della partita.
Se non altro si è vista, finalmente, qualche manovra offensiva, ma il solo Pattarello è riuscito ad imprimere spinta e pericolosità offensiva.
I pericoli più grossi l'Arezzo li ha creati a pochi minuti dal termine quando il portiere ospite si è esibito in un paio di interventi che hanno impedito il secondo gol
Sinceramente troppo poco, anche perchè il Pineto, oltre i tre gol ha ripetutamente sfiorato il quarto gol, certificando la netta superiorità odierna
Amaranto che visti gli altri risultati sono fuori con il Lumezzane che passa come migliore seconda
Riccardo Bonelli

CONTEST MAGLIA DEL CENTENARIO

CI HO PROVATO, CON IL CUORE, NON E' ANDATA BENE.....MA FRA CENTO ANNI CI RIPROVO!!
CAMBIERO' QUALCOSA.... MENO LA ROVESCIATA DI MENCHINO

AREZZO-GIANA ERMINIO LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,0 – Tanto per dargli il voto, perchè l'attaccante più pericoloso dei lombardi è stato il perfido compagno di squadra Risaliti, che ha ribattuto a rete da falco da area di rigore una sua respinta. Mai fidarsi dei compagni... mai...
PERICOLINI – 7,0 – Una bella prestazione, sempre attento, sul pezzo, grintoso il giusto e con la gamba dei tempi migliori
LAZZARINI – 8,0 – Ormai, anche vocabolario sotto mano, non riesco a trovare aggettivi nuovi, per il vincitore del Cavallino d'oro. Un giocatore polivalente che ha avuto un rendimento altissimo nel corso dell'anno. Anche oggi ha sfoderato tutto il suo repertorio, senso dell'anticipo, della posizione, uscite rapide a testa alta ed un paio di interventi risolutori in area di rigore che sbrogliano situazioni complicate
RISALITI – 6,5 – Prestazione ineccepibile, così come il suo colpo di testa che batte Trombini......Trombini???? ops, “scusate, mi son sbagliato nel confondermi” avrebbe esclamato
ZONA – 7,0 – Per quasi tutta la partita si occupa di far ripartire l'azione, perchè la fase difensiva prevede che avesse una contrapposizione che gli è mancata fino a quando non è entrato Fall. Da quel momento, si è messo sulle sue tracce ed ha, volutamente, limitato la sua spinta offensiva. Ma ciò non gli ha impedito di pescare, con un lancio millimetrico Convitto in occasione del terzo gol
BIANCHI – 7,5 – Cominciamo dai meriti.... grande facilità di corsa, di pressare, anticipare, chiudere e ripartire. Grande precisione nel pescare Gucci in area per il primo gol amaranto e, come se non bastasse segna il secondo gol con una conclusione dai venti metri che va ad insaccarsi alla sinistra del portiere. I demeriti? Trovateli voi, se li avete visti....
FOGLIA – 6,5 – Tesse la tela con il suo incedere a ritmo continuo, senza decelerazioni e senza accelerazioni. Fa filtro a centrocampo e supporta la fase offensiva.
SETTEMBRINI – 6,5 – Il Capitano deve alzare bandiera bianca dopo 27 minuti in cui era sembrato pimpante, propositivo e ben predisposto alla costruzione della manovra
GUCCI – 7,5 – Il suo gol è di rara bellezza, aggancia al volo un filtrante di Bianchi e mette imparabilmente a rete. Il gesto classico di chi come lui, ha la sua dimora nell'area di rigore. E poi un gran lavoro a supporto dei compagni, di spizzicate di testa, di sportellate. La sua uscita, nel finale, è una standing ovation
PATTARELLO – 7,0 – A volte, anzi, più di una volta, ti farebbe incazzare per palloni persi in maniera ingenua, e scelte sbagliate nei passaggi. Poi si mette in moto, punta l'avversario e di potenza lo supera, una volta, due, tre..... quelle volte è imprendibile e crea potenziali occasioni da rete. Se Pattarello fosse la seconda parte del giudizio, sarebbe un giocatore su cui scommettere. Ed io, nonostante i suoi difetti, ci credo e ripeto, ci credo
CONVITTO – 7,0 – Fino al gol aveva giocato una partita senza infamia e senza lode. Poi il gol...alla Convitto. Aggancia , di classe, un lancio di Zona, supera il suo avversario in maniera secca e, sull'uscita del portiere lo supera con un tocco morbido per il terzo gol amaranto. Bello, molto bello ...alla Convitto
CASTIGLIA – 7,0 – Entra a freddo, al posto di Settembrini, ma trova subito la posizione, trova subito il modo per mettere i suoi piedi e la sua testa a disposizione della squadra. Il solito geometra, il solito direttore di orchestra e, all'occasione libero aggiunto per chiudere e fare ripartire l'azione dal basso
ARDUINI – 6,5 – Poco spazio per lui, eppure i suoi spezzoni sono sempre stati positivi. E così è stato anche oggi, si vede che aveva bisogno di giocare per avere la gamba giusta. Notevole il suo recupero difensivo netto e pulito sull'avversario lanciato a rete
CANTISANI – BRAMANTE-PERSICHINI – 6,0 – Entrano nel finale quando c'è solo da co0ntrollare la partita e lo fanno in maniera egregia, tenendo alta la squadra.
MISTER INDIANI – I suoi ragazzi gli regalano una prestazione di quelle che piacciono a lui. Avanti, spingere, segnare e dare spettacolo. Lui dice che non se l'aspettava... io non ci credo.
Riccardo Bonelli

AREZZO - GIANA ERMINIO  3-1

L'AREZZO VINCE E CONVINCE
BUONA LA PRIMA DELLA POULE SCUDETTO CONTRO LA GIANA ERMINIO
15 maggio 2023 - Vince l'Arezzo, meritatamente, contro la Giana Erminio.
Buone trame di gioco, due gol bellissimi e un predominio pressochè totale, basti pensare che l'unico tiro in porta dei lombardi lo ha fatto Risaliti che ha messo, di testa, alle spalle del suo portiere.
Prima parte del primo tempo di studio, poi gli amaranto, oggi in completo giallo, prendono campo, iniziano a macinare gioco e creare occasioni e coronando la superiorità con il gran gol di Gucci, con l'assist perfetto di Bianchi ed un tiro in acrobazia del centravanti amaranto che non da scampo al portiere ospite
Poco prima l'Arezzo aveva perso Settembrini che si ferma di colpo e si siede in panchina senza aspettare nemmeno la sostituzione che avviene un minuto dopo con l'entrata in campo di Castiglia.
Nella ripresa pronti via e l'Arezzo raddoppia con Bianchi che indovina l'angolo basso alla sinistra del portiere con un tiro dai venti metri; la palla si insacca e la complicità del portiere sembra evidente
A questo punto mister Chiappella mette in campo le sue bocche di fuoco , tenute in panchina, e la Giana dimezza lo svantaggio.
Ma non sono i nuovi entrati a rimettere in discussione il risultato, bensì una clamorosa autorete di Risaliti che, nell'intento di appoggiare di testa a Trombini, non si accorge che il portiere si era appena rialzato dopo una respinta sul tiro dalla distanza di Fumagalli.
Ma l'Arezzo riparte con maggiore vigoria ed arriva quasi subito al terzo gol con Convitto, pescato da un lancio millimetrico di Zona.
L'esterno sinistro compie un bell'aggancio al volo, si livera del diretto avversario e, sull'uscita del portiere, lo scavalca e mette in rete
Da quel momento è solo Arezzo, i ragazzi di Mister Indiani deliziano gli spettatori con azioni corali che vengono lungamente applaudite.
Una vittoria netta, meritata e soprattutto convincente.
Quando il gioco si fa duro..........
E adesso gli amaranto saranno di scena domenica a Pineto, aspettando il risultato di mercoledì, ma la strada, adesso, è in discesa
Riccardo Bonelli

POULE SCUDETT0 2023

8 maggio 2023 - IL GIRONCINO DELL'AREZZO SARA' FORMATO DA GIANA ERMINIO E PINETO)
Le date delle partite del triangolare sono domenica 14 maggio, mercoledì 17 maggio e domenica 21 maggio. Calcio di inizio alle ore 16:00 salve diverse esigenze organizzative
Al termine della stagione regolare, le nove prime classificate verranno suddivise in tre triangolari (A, B e C da una parte, D, E ed F da un’altra, infine G, H ed I). Le squadre si incontreranno con la formula della gara di sola andata. Il club che riposa nella prima giornata della fase a triangolari viene determinato per sorteggio così come la formazione che disputa la prima gara in trasferta. Riposa, invece, nella seconda giornata la squadra che vince la prima gara o, in caso di pareggio, quella che ha disputato la prima gara in trasferta.
Le vincenti dei triangolari e la miglior seconda in assoluto accedono alle semifinali organizzate in partite di sola andata con sorteggio integrale per determinare sia gli accoppiamenti sia la squadra che gioca in casa. L’unico criterio che verrà applicato prevede che la migliore seconda di tutti i Triangolari non potrà incontrare la prima dello stesso raggruppamento. Sia per le semifinali che per la finale, in caso di pareggio al termine dei tempi regolamentari, saranno i tiri di rigore a sancire il sodalizio vincente.
La finalissima si disputerà su un campo neutro individuato dal Dipartimento Interregionale.

LA PAGELLA DELLE PAGELLE DI RICK

Ventuno giorni fa avevamo messo la scritta fine a questo campionato, vincendolo meritatamente.
Oggi, finalmente, possiamo dare ufficialmente l'addio a questa stramaledetta serie D che, come ha dimostrato questo Arezzo e parafrasando Eziolino Capuano, “Vedere l’Arezzo in serie D è come vedere Belen fare la barista” (con tutto il rispetto per le bariste, aggiungo io)
E, giunti alla fine, possiamo fare una pagella della stagione, in cui tutti hanno meritato dieci, tutti, nessuno escluso
Ma citiamoli tutti, lo meritano
TROMBINI – Cercato e voluto da Giovannini dopo aver attenzionato il pacchetto portieri iniziale, Trombini si è dimostrato portiere di valore, adatto al gioco di Mister Indiani, forte tra i pali e libero aggiunto. Un solo piccolo neo, nella partita contro il Livorno, abbondantemente compensato da prestazioni sontuose. A volte, si è dovuto sedere in panchina perla storiella delle quote
VITI – Un 2004 promettente. Qualche sbavatura dovuta alla giovane età che per un portiere è ancora più difficile da gestire. Ma nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha dimostrato che è un giocatore su cui poter lavorare e attenzionare, prova ne è la partita di oggi a Poggibonsi, dove è risultato uno dei migliori in campo e dove comunque, in occasione del secondo gol subìto ha mostrato ancora qualche pecca
DI FURIA – Poche apparizioni, ma, negli allenamenti avrà avuto modo di perfezionarsi
LAZZARINI – Uno dei giocatori con il miglior rendimento stagionale, non a caso Nello Cutolo ha forzato la mano a Giovannini per ottenerne la riconferma. Giocatore duttile e trasformista, ha giocato nella linea difensiva a destra, a sinistra, preferibilmente come centrale e come centrocampista. Ruoli diversi, prestazioni sempre impeccabili
PRETATO – Arrivato in punta di piedi, dopo la richiesta di Bruni di essere ceduto (certo che passare da una vittoria di campionato a giocarsi i play out.... ma tutti i gusti son gusti) Pretato si è messo a disposizione di Mister Indiani, aspettando il suo turno. La sua duttilità nel giocare a sinistra o centrale ha consentito all'allenatore di far rifiatare i titolari di reparto. Giovannini ha scommesso su di lui, per cui....
PERICOLINI – Questa peste del 2004, a inizio campionato, ha sorpreso tutti per la sua sfrontatezza nello stare in campo, lui che al massimo aveva giocato in promozione. Prestazioni iniziali da stropicciarsi gli occhi, poi, una flessione fisica, forse, una flessione mentale, un senso di appagamento e la panchina come angolo della riflessione. Poi, tornato in forma, rivestito i panni dell'umiltà, torna il Pericolini di inizio stagione. Uno dei 2004 più appetibili
RISALITI – Giovannini alla sua presentazione, annuncia il primo acquisto, il punto cardine dell'Arezzo che verrà. Il suo nome è Giacomo Risaliti, uomo di esperienza, di sicuro affidamento, ma soprattutto un leader. E queste tre doti, come un tris vincente, le mette in campo. Difensore moderno e goleador implacabile visto i suoi cinque gol.
POLVANI – Altro pilastro della difesa, elegante nelle sue uscite palla al piede, forte di testa, prestazioni sempre ad altissimi livelli, mettendo il bavaglio a molti attaccanti che si sono alternati al suo cospetto.
POGGESI – Uno dei giovani più promettenti, era uno dei giocatori più attesi per le sue doti e le sue potenzialità. Purtroppo il suo apporto, causa problemi fisici, è stato limitato. Ed è un vero peccato e siamo sicuri che, superate le criticità, sentiremo molto parlare di lui
ZONA – Nello Cutolo aveva due assi nella manica.... uno era Lazzarini, l'altro è stato Samuele Zona. Anche per lui, Nello ha sfiancato Giovannini per ottenerne la riconferma. Stagione strepitosa, in crescendo, di pari passo al crescendo della sua condizione fisica. Straripante sulla sua fascia, ha migliorato la sua fase difensiva ma si è dimostrato, soprattutto un esterno offensivo aggiunto, una autentica spina nel fianco delle difese e dotato di un gran tiro. Una delle migliori realtà di questa stagione e, sicuramente il miglior esterno sinistro del campionato... per distacco
BIANCHI – Le quote avrebbero fatto la differenza, era il leitmotiv di inizio stagione, vista l'esperienza negativa della stagione precedente. Bianchi è stato uno di quelli che, da under , ha fatto davvero la differenza, dando linfa e vitalità al centrocampo amaranto a supporto del fosforo degli altri giocatori che componevano il reparto.
DAMIANI – Il gemello di Bianchi, tanto che potremmo fare il copia incolla con l'altrui giudizio, se non fosse che, un grosso problema fisico ne ha condizionato una parte della stagione. Ma ha dimostrato classe e personalità, doti non comuni in giocatori così giovani
ARDUNI – Arrivato nel mercato di gennaio, come pezzo pregiato trai giovani, si è visto la strada sbarrata da compagni di reparto che non gli hanno consentito di poter scendere in campo se non nella fase finale. Ma ha dimostrato grande professionalità, allenandosi con intensità e professionalità per farsi trovare pronto quando Mister Indiani lo avrebbe chiamato in campo. E così è stato nelle ultime partite.
CASTIGLIA – Il lord inglese della compagnia, flemmatico, elegante, dotato di grande intelligenza calcistica e tanta tanta esperienza nelle serie superiori. Dall'alto della sua personalità è stato una delle colonne portanti e dei maggiori artefici per la vittoria finale e, ciliegina sulla torta, assieme a Gaddini il miglior marcatore amaranto con otto reti
FOGLIA – Il suo ritorno ad Arezzo, nel mercato di gennaio, è stato accolto da tutti con grande soddisfazione, perchè Fabio aveva lasciato ad Arezzo un ottimo ricordo e non aveva mai fatto mistero che sarebbe tornato volentieri a vestire la maglia amaranto. Non un rincalzo di lusso, ma uomo di grande professionalità e indubbio valore, oltre che un vero uomo spogliatoio
PATTARELLO – Genio e sregolatezza. Giocate da campione, alternate a momenti di amnesia o di testardaggine. Bianco o nero, non ha mai avuto mezze misure nelle prestazioni. La classe e le giocate di categoria superiore non gli mancano. Gli è mancata la continuità e la dote realizzativa.
BRAMANTE - Uno dei piedi invertiti di Mister Indiani. Giocatore estroso, dotato di buona tecnica e buon dribbling. A volte eccessivamente egoista nelle giocate, ma il suo apporto è sempre stato positivo ed utile all'alto rendimento della squadra
GADDINI – Pensare che è, assieme a Castiglia, il bomber amaranto con otto reti, pur avendo giocato solo settecento minuti dà la visione di quello che sarebbe potuto essere e non è stato. I guai fisici lo hanno condizionato in maniera determinante e gli hanno tarpato le ali nel suo momento migliore. Per quello che abbiamo potuto ammirare è un giocatore che, senza problemi fisici può tranquillamente giocare in serie C...... con l'Arezzo, naturalmente
CONVITTO – La sua stagione è stata altalenante, non lineare, è andato a sprazzi con alti e bassi. Tra gli alti meritano attenzione le sue giocate, l'uno contro uno e, grazie al piede invertito, il suo rientrare con relativo tiro in porta che diverse volte è stato determinante. Ma i suoi bassi, sono le stesse giocate, gli uno contro uno non riusciti o i tiri finiti fuori dello specchio della porta.
GUCCI – Arriva al posto di Diallo, che non era entrato nei meccanismi di Mister Indiani. Gucci è più centravanti , è più uomo da area di rigore, sette reti, molte determinanti. Ma si scopre anche essere giocatore duttile, che non disdegna le sportellate e contribuire anche in fase difensiva, quando l'Arezzo di Mister Indiani, dopo Terranuova, decide di essere meno garibaldino e più pragmatico. Lui, giocatore e persona intelligente si adegua.
PERSICHINI – segna, proprio nell'ultima partita la sua prima rete in amaranto. Poche occasioni per mettersi in mostra, ma quando chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronti
CANTISANI – altro giocane di valore e di cui sentiremo parlare. Un 2004 già pronto, già forgiato da esperienze nel settore giovanile e prima squadra del Crotone. Prende posto quasi in pianta stabile dal suo arrivo ad Arezzo e si fa notare per personalità spiccata e grandi doti da coltivare.
DIALLO - lo inserisco nell'elenco perchè, pur avendolo criticato, ho l'impressione che sia un giocatore che ha grande struttura fisica e ampi margini di miglioramento. E comunque le sue due reti sono parte integrante della vittoria di questo campionato e quindi, mi pare giusto menzionarlo e augurargli il meglio, magari, un giorno, di nuovo con l'Arezzo. Come uomo mi inchino alla sua storia
SETTEMBRINI – Mi son lasciato per ultimo il giudizio su Andrea perchè voglio celebrare più l'uomo rispetto al giocatore di classe indiscussa. Perchè è l'uomo Settembrini che ha fatto la differenza. Ha dimostrato a tutti, ma specialmente ai giovani, siano essi giocatori o semplici tifosi, cosa vuol dire amare una maglia, amare la propria terra, talmente tanto, da sacrificare un anno di carriera pur di indossare quella maglia per cui tifava in Curva Sud. L'emozione alla sua presentazione, le lacrime di gioia nell'indossare la maglia amaranto e la fascia di Capitano. Un insegnamento di vita. Poi come giocatore, come poter discutere la sua classe cristallina che ha brillato anche su campetti, pollai, pozzanghere. Perchè ci ha fatto capire che la maglia va oltre le categorie in cui giochi. E comunque caro Andrea, ci hai riportato nella nostra categoria ma tu sarai sempre una categoria superiore
MISTER INDIANI – Cosa vogliamo dire di un allenatore vincente, giunto alla stella cucita sul petto per il decimo campionato vinto. Alla sua presentazione mise subito in chiaro il motivo per cui era venuto, vincere il campionato (vabbè, se per questo lo aveva detto anche Mariotti) ed è stato di parola. Parte con le sue convinzioni, le inculca nella testa dei suoi giocatori, martellandoli fin dal primo allenamento. Idee recepite e trasferite subito in campo con la serie iniziale di vittorie che fanno la prima scrematura nelle rivali. Poi qualche risultato altalenante, le sconfitte di Ostiamare e Terranuova e lui, da persona navigata ed intelligente capisce che è il momento di essere meno belli e meno garibaldini, ma nello stesso tempo più concreti e più cattivi.
La storia di Paolo Indiani e l'Arezzo continuerà per altri due anni...come minimo.
D.G. PAOLO GIOVANNINI – Ne rimarranno solo due!! Tuonò il Direttore alla sua presentazione dove, tanto per capire di avere le idee chiare , annunciò il primo acquisto. Uomo di grande esperienza e dotato di grande umanità, dote indispensabile per rapportarsi con i giocatori di tutte le età e con l'esterno. Grande conoscenza del calcio e grandi conoscenze nel calcio, ha messo tutta la sua esperienza per riorganizzare un settore tecnico disastrato e fino a quel momento disastroso. Con gli uomini giusti al posto giusto tutto è girato alla perfezione. Adesso, non disturbatelo, sta pensando, progettando, costruendo......
D.S NELLO CUTOLO – il nuovo ruolo post giocatore sembra calzargli a pennello. Con grande umiltà, ha smesso le scarpette di calciatore e si è messo in quella linea immaginaria ma importantissimo tra la squadra e la dirigenza. Da ex calciatore, da uomo esperto di spogliatoi, nell'ombra ha ascoltato, ha consigliato, ha stimolato. E, con un maestro come Giovannini, non può fare altro che imparare e diventare un signor Direttore Sportivo
CURVA MINGHELLI E TIFOSI TUTTI – L'Arezzo ha giocato sempre in casa, un dato di fatto dato da numeri impressionanti per le presenze, specialmente fuori casa. Una presenza costante, un punti di riferimento per la squadra che non si è mai sentita sola. Ed eravamo in serie D, una serie che non ci appartiene in campo e, soprattutto sugli spalti.
Riccardo Bonelli

POGGIBONSI-AREZZO 2-2

L'AREZZO PAREGGIA A POGGIBONSI E DICE ADDIO ALLA SERIE D
L'Arezzo chiude con un pareggio divertente
a Poggibonsi
Una partita giocata senza alchimie tattiche, piacevole, anche se il caldo ha consigliato ritmi bassi.
Buona l'interpretazione della partita da parte degli amaranto, quasi sempre propositivi e diligenti in fase difensiva e l'Arezzo chiude il tempo in vantaggio con la prima marcatura in maglia amaranto di Persichini
Nella ripresa l'Arezzo cambia marcia e le sue accelerazioni mettono in difficoltà il Poggibonsi che comunque trova il pari su rigore.
Ma l'Arezzo non demorde si ributta in avanti e crea diverse occasioni da rete fino a trovare il vantaggio con un gran gol di Andrea Settembrini e sfiorare il terzo con una traversa di Gucci.
Nel recupero, il Poggibonsi trova il gol del pareggio,
Poggibonsi – Arezzo 2-2
ADDIO SERIE D!!
Riccardo Bonelli

SERIE C....STIAMO ARRIVANDO

Domenica, ultimo atto della stagione a Poggibonsi, di un campionato la cui pratica l'Arezzo l'ha archiviata con tre giornate di anticipo.
Poi, mentre le altre squadre si scanneranno per un buon piazzamento nei play off, la cui valenza è ancora da decifrate oppure, più drammaticamente nei play out per evitare una dolorosissima Eccellenza, l'Arezzo sarà impegnato nella Poule scudetto.
Una passerella per le nove vincitrici dei rispettivi gironi e niente più
Ma chi sta già alacremente lavorando, come una instancabile formica, per mettere in cascina quello che servità per passare la stagione è il Direttore Paolo GiovanninI affiancato da Nello Cutolo.
Oppure se vogliamo trovare un'altra assonanza con gli animali diciamo che i due stanno tessendo la tela di un ragno, per intrappolare e non per essere intrappolati.
Insomma è un working in progress per rientrare come si deve nel mondo professionistico, cercando di portare alto il nome, il colore, il blasone dell'Arezzo.
Vincere abbiamo vinto, festeggiato abbiamo festeggiato, ma da qui ad essere sazi, ce ne passa.
Tifare Arezzo è una voglia che non si sazia mai
Riccardo Bonelli

CHE LA PIOGGIA SI FERMI, ENTRA IN CAMPO L'AREZZO!!

2 maggio 2023 - Era prevista pioggia a catinelle, tale da poter rovinare la festa amaranto per la vittoria del Campionato
Ma per poter salutare tale evento ed il ritorno degli amaranto tra i professionisti è sceso in campo Adad, il Dio della pioggia che, dall'alto dei suoi poteri, ha concesso al popolo amaranto di poter festeggiare la vittoria sotto un cielo da lui protetto e tutto si è svolto nel migliore dei modi.
Un posto splendido, con monumenti che profumano di storia, finalmente una maratona degna di questa nome quale era la scalinata del Duomo.
La Curva Minghelli riprodotta sotto il palco, a mo di curva, ed i beniamini che sfilavano tra gli applausi, i cori, i fumogeni, vietati, ma impossibili da vietare.
Una festa genuina, passionale, liberatoria.
C'era chi pensava che per un campionato di serie D, una festa fosse esagerata.
Chi ha pensato questo, non ha vissuto intensamente l'Arezzo in tutte le sue sfaccettature, e tornare tra i professionisti, per una squadra, una città, un blasone da onorare e tramandare è la fine di un incubo, per cui, chi non capisce, almeno ci perdoni, siamo amanti passionali, ai quali le emozioni fanno lo stesso effetto in D, in C, in B.
Tanto tuonò, ma non piovve.... forse era un segno del destino
Grazie ragazzi, grazie agli organizzatori, grazie allo splendore di Arezzo ….e grazie anche ad Adad
Riccardo Bonelli

FESTA STRATO-SFERICA, COMUNQUE LA VEDI E' SERIE C!!

AREZZO - TRESTINA 0 - 2
Partiamo dal fischio finale del raccattato arbitro Giuseppe Scarpati di Formia ' giunto all'ultimo momento a sostituire l'arbitro designato..... parvenza di arbitro zero.

A parte questa nota di colore che conferma quanto sia stato importantissimo uscire da questo mondo circense del dilettantismo, i festeggiamenti continuano, i balletti sotto la Minghelli, la Coppa LND che ha fatto il giro di giocatori immortalati ad uno ad uno sotto la curva festante, i cori per Mister Indiani e per Paolo Giovannini.... tutto molto bello.
Ma tutto questo è stato solo il prologo della festa a cui stiamo assistendo in Piazza della Libertà, tanta gente, tanta felicità, tanto trasporto verso questo gruppo che sarà l'ossatura del prossimo campionato di serie C.
La partita? Quale partita....... io mi son fermato a Arezzo-Pianese 2-1..... quel giorno siamo volati in C, altro non ricordo
Chiudo con un grosso in bocca al lupo a Damiani, sperando che la tremenda capocciata sia meno seria del preventivato
Scusate, ma devo tornare a festeggiare...... mi chiamano....
Riccardo Bonelli

PAOLO INDIANI, NEL SEGNO DELLA CONTINUITA'

30 aprile 2023 - L'Arezzo blinda Paolo Indiani.
Era la soluzione che tutti auspicavano, che il Direttore Giovannini aveva preventivato ad inizio stagione, scommettendo fin da subito sull'allenatore vincente.
Era una soluzione piena di speranze, ma non del tutto sicura, forse per qualche dichiarazione del mister, che aveva lasciato alcuni dubbi sulla possibilità della sua permanenza in amaranto, o forse ci eravamo fatti distrarre dalle sirene che arrivava da alcune piazze deluse ed in cerca di rilancio.
E sì, perchè Paolo Indiani da Certaldo è l'uomo delle promozioni, delle imprese, un finto vecchietto pieno di energie e che ha nel suo dna la valorizzazione dei giovani
Un fattore importante per l'Arezzo del Presidente Guglielmo Manzo che ha messo al centro del suo progetto quello di investire sul settore giovanile a livello umano e di strutture.
Chi meglio di Mister Indiani avrebbe potuto interpretare al meglio, l'attuazione di questo progetto che non parte da zero, perchè gli under di questa stagione hanno contribuito in maniera decisiva alla cavalcata amaranto conclusasi con la vittoria del campionato con tre settimane di anticipo
Dalla serie D alla serie C il salto è enorme, il divario tra le due realtà è abissale, professionisti e non più dilettanti, avversari di caratura, così come gli stadi che ci ospiteranno
Il pollaio di Ponsacco, il sintetico rattoppato di Montespaccato, i campi stretti, i campi corti.... tutto solo un ricordo.... o un brutto incubo.
Ci ripresentiamo in serie C, dopo esserne usciti in maniera ignobile, con la consapevolezza che non ci sarà da rifondare un ambiente, uno staff tecnico o un parco giocatori, ma tutte queste componenti ci sono già, con un anno di esperienza insieme, persone che hanno condiviso una stagione vincente, dando, ognuno di loro, un contributo importante alla realizzazione del progetto iniziale.
Sono venuto qui per vincere il campionato, non ci sono altre alternative aveva detto Paolo Indiani nella conferenza stampa di presentazione.
Sembravano dichiarazioni di circostanza o c'era a convinzione di chi ha la vittoria nel sangue?
Dico questo per un solo motivo..... le stesse parole furono pronunciate da Marco Mariotti e sappiamo come andò a finire.
Paolo Indiani ancora sulla panchina dell'Arezzo è un segnale chiaro e forte della proprietà e di Paolo Giovannini, che ha auspicato che tutto lo staff possa essere confermato.
Perchè uniti si vince
Riccardo Bonelli

PIENARE !

27 aprile 2023 - Era lo slogan pre partita con la Pianese e così è stato.
Pienare, mi sembra logico l'invito anche nella partita con il Trestina.
E non c'entra il valore l'avversario, c'entrano i motivi, tra i quali quello di salutare l'ultima partita casalinga di questa serie D, con il Città di Arezzo che tornerà ad ospitare partite serie, professionisti di nuovo.
C'è da salutare , degnamente, la squadra che ci ha regalato nuove emozioni, sotterrate sotto la cenere in cui era finito il cavallino.... cenere ancora ardente, ed è bastato un soffio per ravvivare il fuoco della passione.
C’e’ da essere presenti alla premiazione della Lega di Serie D che, al termine della partita, consegnera’ con una cerimonia, il trofeo destinato alla vincitrice del girone E della serie D
E non possiamo non essere presenti a quest'ultimo atto casalingo, per dimostrare che i seimilacinquecento spettatori non sono stati solo un fuoco fatuo, per non alimentare davvero i dubbi di presenze occasionali per mostrare il vestitino della domenica.
Non oso pensare, poi, che magari, alla festa della promozione che si svolgerà la sera stessa, ci siano più persone che allo stadio.
Riccardo Bonelli

POLEMIZZARE SU CHI CRITICA..... CUI PRODEST

24 aprile 2023 - L'Arezzo ieri, contro il Tau Altopascio, non ha fatto una bella figura con quel pesante zero a cinque con cui ha concluso l'incontro.
Brutta prestazione imputabile a mille fattori; la vittoria del campionato con tre giornate di anticipo, i festeggiamenti prolungatisi fino a metà settimana, la necessità di Mister Indiani di cominciare a schierare le seconde linee.
Tutte stuazioni ammissibili, ma non tali da subire una sconfitta di tali proporzioni.
Il Presidente Manzo, penso, sarà andato su tutte le furie.
Il Direttore Giovannini e Mister Indiani, li abbiamo sentiti nel dopo gara, non erano affatto contenti di come erano andate le cose....anzi, erano molto scontenti ed infastiditi.
Giovanni ha parlato di schiaffone, Indiani di grossa delusione
Così come tanti tifosi, io per primo
Ma la sconfitta, ininfluente per la classifica, associata a quella della Pianese, ha sollevato le proteste di alcune squadre in lotta per evitare la retrocessione e i play out.
In queste situazioni, in passato, ci siamo trovati anche noi, per cui non è giusto biasimarli.
Certo, ieri ero incazzato, perchè non mi piace perdere, e vorrei che questo campionato l'Arezzo lo stravincesse e non si accontentasse
Oggi, sono più rilassato
Domani , quasi sicuramente, il Tau sarà solo uno sbiadito ricordo nella bellissima cavalcata a tinte forti amaranto
Dopodomani mi occuperò solo ed esclusivamente del Trestina
Le incazzature passano veloci, quando la meta è già stata raggiunta
Dispiace solo sentire polemiche su gente ( Riccardo in primis) che, giustamente, ha criticato la prestazione dell'Arezzo di domenica, poco consona al ruolo di vincitrice assoluta del campionato.
Del resto, se l'hanno criticata i massimi vertici della Società, ci sarà un fondo di verità....Giusto?
Riccardo Bonelli

TAU ALTOPASCIO - AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

Pagina bianca........ sorpresi?
La vittoria del campionato è una realtà, per cui mi aspettavo un finale di campionato diciamo rilassato.
Del resto i risultati delle ultime giornate sono sotto gli occhi di tutti e non sono altro che una storia che si ripete.
Vincono solo ed esclusivamente le motivazioni.
L'unica cosa è la portata della sconfitta, ma solo per i dati statistici; negli anni rimarrà solo uno sbiadito ricordo dentro una pagina a forte tinte amaranto
Perdere non mi piace...... mai.
Ma, a differenza delle ultime due stagioni, ho vinto talmente tanto e con tanta gioia, che non sarà certo questa sconfitta a farmi cambiare di umore
Ma lo ammetto..... un po' ero incazzato, perchè noi siamo l'Arezzo e la storia ci insegna quanti bocconi amari abbiamo dovuto ingoiare nelle ultime giornate.
Mi danno fastidio i commenti di tifosi delle squadre avversarie dirette interessate, dubitare della nostra sportività, gente di memoria corta o che non trova altri appigli per giustificare le loro stagioni deludenti o fallimentari.
Non diamo loro altre possibilità di infangare una vittoria del campionato limpida e meritata.
Ma stare dall'altra parte della barricata ci impone di non gioire di queste situazioni, di concludere bene questo campionato e non snobbare lo scudetto di serie D.
Ci si gioca la credibilità da parte di questa Società e la riconferma per quei giocatori che avranno la possibilità di mettersi in mostra.
Salutate la capolista....
Riccardo Bonelli

TAU ALTOPASCIO - AREZZO 5-0

AREZZO, LA TESTA E' ANCORA AI FESTEGGIAMENTI, IL TAU LO SVEGLIA DI COLPO E INFLIGGE UN DURO 5 A 0 AGLI AMARANTO
MA LA PESANTE SCONFITTA CASALINGA DELLA PIANESE LASCIA A DIECI I PUNTI DI VANTAGGIO.
VINCONO LE MOTIVAZIONI
23 aprile 2023 - Un Arezzo inebriato ancora dai festeggiamenti per la promozione in C, perde , con un punteggio duro da digerire contro il Tau Altopascio.
Uno zero a cinque che non ti aspetti, non tanto per la sconfitta che poteva essere preventivabile, quanto per l'entità del punteggio, non di certo il modo migliore per onorare la vittoria del campionato.
Una partita difficile da decifrare e nemmeno c'è l'impellente necessità di farlo visto che questa sconfitta non scalfisce il bellissimo campionato dell'Arezzo..... certo che perdere dà noia, perdere in questa maniera qualche piccolo fastidio lo crea.
E lo avrà creato , conoscendolo , certamente a Mister Indiani che si era prodigato in settimana nel tenere la squadra concentrata e questa sconfitta gli risulterà indigesta
Poco da dire sulla partita, contavano molto le motivazioni. L'Arezzo era partito bene, aggredendo l'avversario e creando un paio di occasioni importanti. Poi nel giro di qualche minuto la partita prende tutt'altra piega. Un gol, poi il rigore e l'espulsione di Risaliti.
In dieci contro undici, sotto di due reti, con poche motivazioni nella testa, gli amaranto sono apparsi in balia di un Tau bisognoso di punti e la partita ha preso un indirizzo preciso ma un risultato troppo pesante.
Sconfitta indolore, anche perchè, anche se poco importa, i punti di vantaggio sono rimasti dieci, stante la sconfitta casalinga (altrettanto pesante) della Pianese.
Finiamo alla svelta questo campionato, ci attende una serie C tutta da gustare.......
Da qui alla fine, comunque andrà, sarà sempre festa amaramto
Riccardo Bonelli

DIETRO LE QUINTE C'E' UN ALTRO AREZZO....C'E' LO STESSO AREZZO

Gli attori protagonisti di questa stagione esaltante li abbiamo vissuti giorno dopo giorno, abbiamo seguito il loro percorso, gioito, imprecato, abbiamo esultato assieme a loro dalla prima giornata al coronamento di un sogno, davanti ad uno stadio pieno e festante per il ritorno tra i professionisti.
Sotto i riflettori, sempre.
Ma c'è un altro Arezzo che ha vinto, anche se, è lo stesso Arezzo...solo che ha lavorato dietro le quinte, per rendere agevole, lineare, gradevole, efficiente e professionale il percorso degli attori protagonisti.
E se il campionato si è tinto di amaranto , la vittoria è merito anche di chi ha lavorato sottotraccia
E che l'Arezzo fosse una mosca bianca di questa maledetta serie D dove regna l'improvvisazione dagli alti vertici, ai direttori di gara, dai terreni di gioco ad alcune logistiche alquanto discutibili, lo si è evidenziato attraverso la professionalità di coloro che hanno dimostrato a tutti cosa è il professionismo, e l'impatto con la serie C, grazie a loro avrà i crismi della continuità.
Mi piace, in questo momento di festa pensare anche a loro.
I magazzinieri che non si occupano solo della lavanderia, di gonfiare i palloni o preparare le borse e le magliette per la partita. Il magazziniere , molto spesso diventa un amico di tutti, soprattutto di giocatori. E' il veicolo portante di una qualsiasi squadra, che sia a livello professionistico o dilettantistico.
Gli uffici sono il cuore pulsante della società; le cose da fare sono mille e forse anche di più; organizzare le trasferte, fare sì che tutte le documentazioni siano in ordine e Dio solo sa quanto la burocrazia sportiva sia sempre sotto la lente di ingrandimento. Per fare questo lavoro ci vuole la competenza, ma l'amore per i colori aggiunge professionalità a professionalità
Il collante tra società stampa e tifoseria è un punto cardine della efficienza degli addetti stampa che diventano abili trapezisti per mantenere gli equilibri e rendere l'informazione costante, puntuale ed esaustiva.
E sotto questo punto di vista l'Arezzo di questa stagione ha fatto un notevole passo avanti. L'informazione non è passata solo sotto forma di comunicati stampa, organizzazione delle conferenze, ma si è arricchita, si è animata attraverso i video messi a disposizione di tutti e che ci hanno fatto vivere, attraverso montaggi video, l'emozione sotto altre forme
Potrei andare avanti, perchè dietro a questo successo c'è l'impegno, oscuro di tante persone, necessario ed importante quanto quello dei protagonisti, che tali sono grazie a loro.
Chiudo con colui che, facendo i biglietti, ha il contatto diretto con i tifosi....e sono certo, conoscendolo, che ogni biglietto staccato corrisponda al singolo battito del suo cuore amaranto
A tutti voi.... grazie
Riccardo Bonelli

LA CONFERENZA DELLE CONFERENZE

Quella di oggi, all'indomani della vittoria del campionato, è stata una conferenza stampa tra le più esaustive, tra le più limpide e le più concrete in termine di argomenti tecnici, economici e strutturali.
Sentire il Presidente Guglielmo Manzo parlare di una ristrutturazione significativa, completa del Città di Arezzo, con tanto di progettazione in corso d'opera da presentare alla Amministrazione Comunali.... questi sono fatti, non parole
Quando senti parlare il Direttore Generale Paolo Giovannini, ti accorgi di quanto sia misurato il suo entusiasmo per la vittoria appena conseguita e quanto, invece sia enorme l'entusiasmo per quello che dovrà programmare nei giorni futuri
Tradotto in soldoni, ho fatto il mio dovere, ho mantenuto la mia promessa, adesso si comincia a fare sul serio
Una conferenza stampa che, all'indomani della festa, ancora inebriati dalla felicità è stata un bel ritorno alla realtà.
Precisi, puntuali dettagliati tutti gli argomenti trattati.
Unico piccolo rammarico, ma solo per questione di legame con il passato, la notizia di abbandonare i campini, pur comprensibile, lascia in me un velo di tristezza; soprattutto perchè, lasciati al loro destino, ritorneranno ad essere campi pieni di sterpaglie che già negli anni passati hanno deturpato il paesaggio aretino.
Per questo motivo, spero che il Comune si attivi perchè non si ripresenti tale scempio.
Riccardo Bonelli

AREZZO-PIANESE, LE PAGELLE DI RICK

Perchè le pagelle in un giorno di festa? Per rendere merito a questi ragazzi, niente voti
TROMBINI – Il vento è il suo nemico al pari di Rinaldini di Kouko, Modic e Konday, gente pericolosa. Si disimpegna bene, due belle parate, una palla che va a stamparsi sulla traversa ed il vento che si inventa traiettorie strane sulle quali le sue uscite sono sempre un punto interrogativo. Ma il portierone amaranto c'è e si vede
LAZZARINI – Che partita ragazzi! Impegnato come non mai in difesa, una sua chiusura in diagonale è da applausi quasi quanto un gol. Indemoniato, quando riparte con le sue accelerazioni. Bravo, come sempre, una garanzia sempre e ovunque giochi
RISALITI – Sontuoso, implacabile, soffre e sbuffa come giusto che sia contro gli avversari più pericolosi incontrati in questo campionato. Ma non molla di un centimetro e la sua firma sul quinto gol stagionale che rimette in parità una partita subito in salita e di quelle d'autore
POLVANI – Una sicurezza, una stagione da incorniciare, non ha sbagliato una partita e la sua esperienza si è tramutata in solidità difensiva assoluta
ZONA – Il moto perpetuo sulla fascia sinistra che solca come un aratro di lusso. Deve impegnarsi più del solito in fase difensiva, ma questo non gli impedisce di ripartire, inseguito invano da tutto e da tutti
CASTIGLIA – Una gran mole di gioco, di azioni stilisticamente perfette, di un rigore tirato con la freddezza del killer e il disimpegno sbagliato che da il via al vantaggio della Pianese è solo un ricordo lontano, lontanissimo.
DAMIANI – E' uno dei giovani migliori e promettenti. Una prestazione da veterano, di qualità e quantità. Dinamico e cattivo il giusto
SETTEMBRINI – E' il capitano e non per caso di questa squadra. Tocca mille palloni, entra in tutte le azioni. Vero, a volte la foga lo porta a sbagliare qualche passaggio, ma nel computo percentuale, sono più i palloni giocati e le trame offensive create che non gli errori
GUCCI – Oggi lo abbiamo visto sotto una veste diversa. Non il terminale offensivo, ma il primo a dare il via alle azioni offensive con le sue spizzicate di testa, i suoi rientri a centrocampo per avviare la manovra, il tutto condito dalle solite sportellate sulle quali ha quasi sempre la meglio. Termina sfinito perchè aveva dato davvero tutto e anche oltre
CANTISANI – IL ragazzino rivelazione assoluta di questo finale di stagione. Personalità alla quale molti giocatori arrivano cinque o sei anni dopo. Una maturità disarmante che lo porta ad iniziative personali di qualità
PATTARELLO – LA SUA PARTITA! Indemoniato, imprendibile, inarrestabile. Ci mette la sua classe cristallina ed il suo fisico per una partita fantastica. Peccato per il gol mancato che sarebbe stato la ciliegina su una torto già di per se sontuosa
FOGLIA – L'esperienza al servizio della squadra. Si piazza a centrocampo e con saggezza e classe orchestra la manovra amaranto in un finale che porta all'esaltazione di un grande risultato
BIANCHI – La controfigura di Damiani... stessa dinamicità, cattiveria e determinazione
PERICOLINI – Entra in campo senza patire la minima emozione sul traguardo che si stava materializzando. E per un ragazzino del 2004 non è cosa da poco
MISTER INDIANI – Dieci campionati vinti, dal quel trono, tutti noi dobbiamo inchinarci e rendergli omaggio, così come ha fatto, con un gesto di grande signorilità Mister Bonuccelli quando la partita era ancora in corso
RICCARDO – Solo tanta emozione di un ragazzino sessantacinquenne che a fine partita non trovava altro modo di festeggiare che abbracciare chiunque gli passasse accanto. Ma che gli abbracci particolari li ha riservati ai suoi compagni di viaggio. A volte la felicità è fatta di piccole cose
Riccardo Bonelli

AREZZO-PIANESE 3-1 !!!

L'AREZZO VINCE, SI RIPRENDE LA C CON TRE GIORNATE DI ANTICIPOE' FESTA GRANDE AL COMUNALE E PER LE VIE DELLA CITTA'
16 aprile 2023 - Ieri notte non ho chiuso occhio per l'ansia e la tensione. Stanotte non vorrei mai chiuderli per paura di vedere svanire tutte le immagini che sono passate per i miei occhi, per la mia testa per il mio cuore
Immagini di festa, di uno Stadio gremito, colorato di amaranto, festante.
E mai regista fu più bravo nello scrivere il capitolo della giornata di oggi. Lo stadio pieno, pronti via e la Pianese che passa in vantaggio.
Thrilling servito su un piatto d'argento, tensione, ma niente paura, la partita è lunga, l'avversario è di rango ma noi siamo l'Arezzo.
Con grinta, ostinazione, e tanta tanta bravura gli amaranto la ribaltano e l'apoteosi finale è il finale che ci aveva preparato il regista.
Onore e meriti alla Pianese, squadra che ha avuto solo la sfortuna di trovare sulla sua strada l'Arezzo di Mister Indiano e del Direttore Giovannini..
Onore a Mister Bonuccelli che, a partita ancora in corso è andato ad omaggiare Paolo Indiani, un gesto da gran signore che il pubblico ha riconosciuto come un segno di resa con onore della sua squadra, dedicandogli un grande applauso
L'Arezzo lascia questa maledetta serie D.... finalmente.
Del domani parleremo domani
Oggi è giorno di festeggiamenti, di gioia incontenibile della squadra che corre verso la sua Curva.
Ma è il giorno di tutti noi, nessuno escluso perchè l'Arezzo è di tutti.
Riccardo Bonelli

IL TEMPO SCORRE LENTAMENTE
I BIGLIETTI FINISCONO VELOCEMENTE

15 aprile 2023 - E' Arezzo-mania, la città si è risvegliata tappezzata di inviti a venire allo stadio, bandiera in mano ed il richiamo, il fascino del cavallino amaranto ha fatto presa.
Domani il colpo d'occhio al Città di Arezzo sarà magnifico, e non solo per l'opera di restyling (temporaneo) che ha abbellito il rudere della maratona, ma per il muro umano che sarà la Curva Sud Lauro Minghelli con la Tribuna che non sarà da meno.
Il tempo sembra non passare mai, in maniera inversamente proporzionale ai biglietti che sono stati letteralmente spazzati via.
Al botteghino dello stadio arriveranno solo gli spiccioli e c'è da giurarci che sarà ressa all'ultimo biglietto.
Fortunatamente l'attesa sarà allietata dai banchi di Orgoglio Amaranto che rifocilleranno i tifosi e li doteranno dell'occorrente per il "perfetto tifoso" maglia, sciarpa e bandiera.
E non vediamo di sentire lo speaker urlare...."IL TEMPO E' TERMINATO........ ENTRA IN CAMPO....... L'AREZZOOOOOO!!"
Riccardo Bonelli

CHIAMATELO SENSO DI APPARTENENZA
TUTTI ALLO STADIO....

13 aprile 2023 - il popolo amaranto è chiamato a dare il suo apporto all'Arezzo per raggiungere, tutti insieme, così come è stato dal principio, il traguardo che ci eravamo tutti prefissati.
Cancellare l'onta di una retrocessione assurda, inaspettata e tornare tra i professionisti per chiudere in bellezza l'anno zero.
Anno zero, perchè la promozione è solo un atto risarcitorio, che il Presidente Manzo si è impegnato con dignità e determinazione a raggiungere, per gettare le basi per il futuro.
E allora, non servono giri di parole, domenica tutti allo stadio....GLI AMARANTO HAN BISOGNO DI NOI
Riccardo Bonelli

CURVA SUD E CURVA NORD

14 aprile 2023 - Nota di risalto di oggi sui quotidiani di Livorno è l'interessamento, anzi l'assalto del neo presidente brasiliano Joel Esciua al Direttore Generale dell'Arezzo Paolo Giovannini.
A Livorno, anzi dicono di più “”Giovannini sarebbe molto affascinato dall’idea di iniziare un’avventura a Livorno, in una piazza che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta sulla carriera del dirigente toscano.””
Il virgolettato è d'obbligo, anzi necessario ed essenziale, perchè come tale, è una dichiarazione di pura fantasia, anzi un desiderio che, purtroppo per loro, rimarrà tale
La foto con sullo sfondo la Curva Sud Lauro Minghelli , inquadra, in primo piano, due persone intelligenti e serie che si danno la mano per un patto di sangue che si sta per avverare.
Anzi, è un patto che prevede, in caso di promozione, un programma ambizioso per l'Arezzo.
Quella dietro è la Curva Sud, non la Curva Nord di Livorno e le foto future di Giovannini e Manzo saranno sempre e solo con quello sfondo.
Sono voci, illazioni a cui avremmo potuto anche credere, se non ci fosse di mezzo una persona che ha fatto una promessa ad un Presidente, a una Società , a una città.
E Paolo Giovannini ha sempre dimostrato di avere una sola parola e di mantenerla con la serietà che ha sempre contraddistinto la sua storia calcistica
Siamo di fronte a due uomini e non due pagliacci....ecco perchè a Livorno possono chiacchierare quanto vogliono.
I discorsi li porta via il vento, le biciclette i livornesi!
E Paolo Giovannini è tutto fuorchè una bicicletta
Riccardo Bonelli

NON E' UN PASSO FALSO, MA UN PUNTO DI AVVICINAMENTO ALL'OBIETTIVO FINALE NON E' PAURA, MA ANSIA PER L'ATTESA DELL'OBIETTIVO FINALE CHI HA PAURA, A CASA, GLI ALTRI TUTTI AL CITTA' DI AREZZO... E' QUI LA FESTA!

7 aprile 2023 - Oddio, adesso che succede, bisognava vincere, adesso la Pianese si è avvicinata, so doveva fare di più, non si doveva pareggiare, 'cavelo, mettilo, spostelo e via dicendo
Chi era in curva lamenta di aver sentito mugugni, improperi, elenco e appello di tutti i Santi.
Io in tribuna ho sentito altrettanto e, purtroppo le voci della tribuna giungono fino ai giocatori, fino alla panchina dove più di una volta ho visto Mister Indiani voltarsi a guardare.
Sette punti a quattro giornate dalla fine sono un margine che detta alla Catalano è meglio averlo da prima che non da seconda.
Un punto contro una squadra che lotta per salvarsi, che usa tutti i mezzi leciti e non con la complicità di un arbitro accondiscendente, e permissivo al punto tale che contro l'Ostiamare penso sia, statisticamente, una delle partite in cui il tempo effettivo di gioco sia mortificante per il gioco del calcio e fa pari con la partita casalinga con il Ponsacco, ecco che sia un buon punto in questo momento della stagione
La squadra amaranto ha cercato di giocare, ma gli è mancata la continuità nel seguire un filo logico, impossibile in una partita costellata di falli e di perdite di tempo
E chi è uscito dallo stadio deluso, convinto che si debba obbligatoriamente vincere, che gli avversari ci stendano tappeti rossi, che dopo otto vittorie consecutive è matematico che venga la nona, non credo sia venuto a vedere una partita, ma di assistere ad una vittoria scontata.
Chi ha paura non ama l'Arezzo, l'Arezzo lo ama chi aspetta con ansia il 16 aprile con la consapevolezza dei forti.
PAURA.... ANSIA, la differenza è abissale, e la paura non può entrare allo stadio il 16 aprile
Riccardo Bonelli

AREZZO-OSTIAMARE, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – S.V. - Se vogliamo intendere per “interventi” due respinte di punti ok, altrimenti, il nostro numero uno passa un giovedì di tutta tranquillità, questo la dice lunga sulla pericolosità vicino allo zero dei laziali che hanno dimostrato sul campo quanto il gol sia, per loro, esercizio di difficile attuazione
PRETATO – 6,0 – Senza problemi la fase difensiva, più di un problema in fase di impostazione con troppi errori di misura e scarsa intesa con i compagni.
LAZZARINI – 6,5 – Qualche errore di presunzione nelle sue uscite difensive palla al piede, ma sempre nel vivo della manovra e pronto a spingersi in avanti stante l'assenza di uomini da marcare
POLVANI – 7,0 – Da solo mette la museruola agli attaccanti (SIC!) laziali. Non lascia scampo al malcapitato di turno.
ZONA – 6,5 – Partita di difficile interpretazione dato che ha il solo compito di spingere. Lo fa con continuità ma senza la necessaria lucidità, specie nella misura dei cross
FOGLIA – 6,0 – Senza infamia e senza lode. La fase di interdizione la fa con efficacia, meno precisa quella di proposizione della fase offensiva. Ed ha le polveri bagnate con alcuni tiri non proprio degni del suo piede
SETTEMBRINI – 6,0 – Partita difficile per il Capitano. Le continue interruzioni, i continui falli dei laziali, impediscono un filo logico al suo gioco che, infatti, lo penalizza
BIANCHI – 7,0 – Onnipresente, distrugge, taglia e cuce. Lo trovi in tutte le zone del campo alla ricerca di varchi utili nella munita retroguardia dell'Ostiamare.
GUCCI – 6,5 – Contro una difesa arcigna, dura, cerca di farsi largo, ma non è facile e, nella unica occasione nitida, in cui riesce a battere a rete a colpo sicuro, trova una deviazione fortuita che manda il pallone destinato alla rete, di poco alto sopra la traversa.
PATTARELLO – 6,5 . Sbaglia molto, a volte si intestardisce in azioni personali, ma è anche l'unico che sembra poter scardinare la difesa laziale. Suo l'assist per Gucci, quando riesce a superare l'avversario e creare la superiorità numerica
CANTISANI – 6,5 – Un passo indietro rispetto alle precedenti esibizioni. Soffre, soprattutto, la fisicità dei difensori laziali. Ma la sua bomba che si stampa sul palo è da catalogare come occasionissima
PERICOLINI – 5,5 – Non entra bene in partita, troppi errori in fase di disimpegno, davvero troppi
CASTIGLIA – 6,0 – Non riesce nemmeno a lui, subentrato dalla panchina, dare geometrie ad una manovra spezzettata e per questo, priva di continuità. Potrebbe cambiare le sorti della partita e del campionato al minuto 95, ma non gli riesce la deviazione ad un metro dalla porta
GADDINI – 7,0 – E' tornato ed ha lasciato la sua impronta Indispensabile anche se, come ha detto Indiani, ha solo quindici minuti sulle gambe
CONVITTO – 5,5 – Anche lui subentra ma non lascia impronte sul terreno del Comunale.
BRAMANTE – 6,5 – al contrario di Convitto entra con il piglio giusto ed è sembrato l'uomo giusto che avrebbe potuto scardinare il fortino laziale. Nei minuti che è in campo riesce ad essere efficace nell'uno contro uno , in uno di questi, si presenta al tiro dal limite dell'area, ma la sua conclusione non impensierisce il portiere
MISTER INDIANI – Sapeva benissimo a che tipo di gara sarebbe andato incontro. La sua squadra soffre questo tipo di interpretazioni degli avversari. Poco propensi al gioco, molto propensi al fallo tattico, alle proteste e alle perdite di tempo
ANTONIO LIOTTA – Purtroppo alla sezione AIA di Castellamare di Stabia, non tutti gli arbitri sono la ciambella con il buco. Direzione di gara permissiva di tutto, proterste, perdite di tempo, poi ci si mette pure lui, ogni punizione viene battuta con esasperante ritardo perchè gli piace catechizzare tutto e tutti. Morale della favola. Oggi si è giocato davvero poco, troppo poco .
Riccardo Bonelli

AREZZO - OSTIAMAmare 0-0

PARI DELL'AREZZO CONTRO L'OSTIAMARE, VINCE LA PIANESE, AMARANTO A +7.
E NON E' ASSOLUTAMETE UN PASSO FALSO
6 aprile 2023 - Pari casalingo dell'Arezzo, che dopo otto vittorie consecutive si vede costretta a rallentare la corsa promozione, anche se il più sette e vantaggio considerevole
L'Ostiamare si è dimostrata avversaria arcigna, fisica, che ha cercato in tutti i modi di imbrigliare la manovra amaranto con falli tattici, perdite di tempo e continue proteste verso un arbitro che ha consentito questo ostruzionismo.
Tutto lecito, per carità, e l'Arezzo, ha faticato a dare continuità alla manovra che è apparsa meno precisa e mancante della continuità necessaria.
Nonostante tutto Trombini inoperoso e quattro occasioni limpide fallite per svariati motivi.
La conclusione di Gucci che viene deviata fortunosamente sopra la traversa, Pattarello che a un metro dalla porta non riesce nella deviazione decisiva, il gran palo di Gaddini e, proprio allo scadere del recupero Castiglia , sottomisura cicca il pallone della vittoria
La Pianese, come da pronostico, vince e riduce a sette i punti di svantaggio in prossimità dello scontro diretto che si giocherà al Città di Arezzo il 16 aprile, partita che potrebbe essere decisiva e già da domani crescerà in maniera esponenziale l'attesa per l'evento
Godiamoci la Pasqua, e prepariamoci al gran finale.
Auguri a tutti voi, tifosi amaranto
Riccardo Bonelli

IL DODICESIMO UOMO IN CAMPO NON ARRIVA DAL CALCIOMERCATO, MA E' GIA' IN CASA, AL SUO POSTO , SUI GRADONI DELLO STADIO

Prendo spunto sulle bellissime immagini che Matteo Marzotti ha regalato a tutti noi con quel video emozionante che racconta non solo la vittoria contro il Grosseto, non racconta solo l'essere ad un passo dalla vittoria del campionato ed il ritorno tra i professionisti, ma celebra un momento incredibile.
Stadio desolatamente vuoto, eppure, per magia , si sentono i cori dei tifosi, sventola alta e fiera una bandiera amaranto con l'espressione tipica di ogni aretino ...ALO'!
Gli spalti non sembrano più così vuoti, se chiudi gli occhi e ascolti, li vedi seduti sui gradoni, come sempre hanno fatto, ascolti i lori cori, i loro canti
I giocatori hanno sentito un calore innaturale di un popolo costretto, sui greppi fuori dello stadio, privandoli immeritatamente di essere vicini al cavallino per leggi del calcio inconcepibili al pari di questa serie D dove imperversano i Pippo di turno.
Ma la corsa finale dei nostri giocatori , tutti, nessuno escluso, verso quello spicchio di persone festanti è stato quanto di più bello si possa vedere
Sono riusciti nell'impresa titanica di far cantare Mister Indiani, di farlo diventare un capo popolo che aizzava i suoi guerrieri a rendere omaggio al tifo passionale e senza confini, senza ostacoli
Dalla tribuna i dirigenti amaranto si sono affacciati ad applaudire quei tifosi, ad omaggiarli della loro presenza con un Sabatino Selvaggio che, smessi i panni del freddo uomo, si è sciolto come neve al sole ed è diventato uno dei più facinorosi, accanto ad un Presidente che, scrollatosi di dosso i pesanti fardelli passati, sembra volare leggero sulle ali dell'entusiasmo
“”Raramente il tifoso dice: “Oggi gioca la mia squadra”, ma “Oggi giochiamo”. E sa bene, questo giocatore numero dodici, che è lui a soffiare i venti del fervore che spingono il pallone quando dorme, e gli altri undici giocatori sanno bene che giocare senza tifosi è come ballare senza musica".
Faccio mia questa citazione di Eduardo Galeano che fotografa perfettamente la situazione
Il rapporto che un tifoso stringe con i colori di una maglia si traduce in una partecipazione di straordinaria intensità. Per i colori della propria bandiera si fanno cose incredibili.
Intere domeniche, sabati o giorni infrasettimanali sacrificati per il calcio. Orari pazzeschi e viaggi durissimi.
E dopo tanti bocconi amari, tante delusioni, tanti viaggi di ritorno muti e a occhi bassi, è arrivata l'ora non solo di festeggiare l'Arezzo ma anche l'uomo della provvidenza, quel dodicesimo che nemmeno Giovannini riuscirebbe a trovare sul mercato.....
Riccardo Bonelli

GROSSETO-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 7,0 – Autoritario nelle uscite, unici pensieri che gli creavano i maremmani. Sul gol, si son fatti trovare tutti impreparati, o meglio, si erano messi d'accordo per fare un pesce d'aprile, mettiamola così
LAZZARINI – 7,5 – Monumentale, gioca con grinta, sicurezza, sapienza tattica in quantità industriale. Difende, imposta, attacca, indiavolato come non mai, piccolo grande uomo!!
POLVANI – 7,0 – Si divide tra marcare il trottolino Giustarini con Lazzarini e dare una mano a Risaliti per fare a sportellate con l'armadio Gomes. Perfetto, come ormai ci ha abituato
RISALITI – 7,0 – Si trova davanti quell'armadio di Gomes, ma un armadio dell'Ikea, facile da smontare. Prestazione con un unico neo, l'ammonizione che gli farà saltare la prossima partita.... ma forse, non tutti i mali vengono per nuocere
ZONA – 7,0 – Come al solito lascia il solco sulla sua fascia per quante volte la percorre. Strapotere fisico, peccato poco assecondato da Convitto
DAMIANI – 6,5 – Fa argine e poi riparte e costruisce, la sua dinamicità, piano piano si affievolisce perchè la condizione atletica non è delle migliori. Poi il mister lo toglie perchè ammonito. Anche lui salterà la prossima partita e, come dice il saggio, non tutti i mali vengono per nuocere...... ops... lo avevo già detto?
FOGLIA – 7,0 – Abbiamo rivisto il Foglia dei primi anni ad Arezzo. Pressa, difende, fa filtro, tesse la tela e tenta le conclusioni. Suo il perfetto assist per Gucci per il gol del pareggio. Termina sfinito, una grande prestazione, bravo Fabio
CASTIGLIA – 7,0 – Meno appariscente, ma molto molto produttivo. Si sacrifica in un lavoro oscuro ma che rende il centrocampo amaranto insormontabile. Si presenta sul dischetto con la freddezza di chi non conosce paura e regala la vittoria all'Arezzo
GUCCI – 8,0 – Un gran gol, da manuale del perfetto rapace dell'area di rigore. Di testa le prende tutte e le sue spizzicate creano sempre pericoli. Lotta come un leone, gioca come un centravanti e segna gol importantissimi
CONVITTO – 6,0 – Poco servito, ma anche poco produttivo. Suo il primo tiro in porta che costringe Nannetti ad una grande deviazione. Ma non era nella sua giornata migliore, mettiamola così
CANTISANI – 7,0 – Agile, sgusciante, intraprendente. Nella prima mezz'ora imprendibile per i difensori maremmani. Poi cercano di arginarlo commettendo su di lui falli a ripetizione. Sta crescendo in maniera esponenziale ed oggi ha fatto notare una grande personalità
BIANCHI – 6,5 – Entra al posto di Damiani, fresco e dinamico, non ha difficoltà a contrastare avversari in fase calante e partecipa attivamente all'ottava vittoria
PRETATO – 6,5 – Nel finale, quando il Grosseto gettava palloni in area in quantità industriale, dà una mano ai centrali difensivi disinnescando ogni velleità maremmana
PATTARELLO – 7,0 – Con lui in campo cambia la musica ed è un ulteriore problema per i difensori del Grosseto. Fa subito il diavolo a quattro e si conquista il rigore della vittoria. Non so chi, ma forse un sospetto ce l'ho, ha suggerito a Crivellaro e compagni di stuzzicarlo, di fargli falli, anche con il pallone lontano. Emiliano, catechizzato dai compagni non risponde alle provocazioni.
MISTER INDIANI – Che dire se non CHAPEAU a lui, ai suoi collaboratori e ai ragazzi!!
Riccardo Bonelli

GROSSETO - AREZZO 1-2

OTTOVOLANTE AREZZO!!! SUONATA L'OTTAVA CONTRO IL GROSSETO
1 aprile 2023 - E sono otto le vittorie consecutive e, al momento sono dieci i punti di vantaggio sulla Pianese (che ha una partita in meno) quando mancano cinque giornate alla fine di questo campionato in cui c'è una unica protagonista, ha la maglia amaranto, il cavallo rampante e si chiama AREZZO!
La squadra di Mister Indiani gioca da capolista indiscussa, non batte ciglio nemmeno dopo lo svantaggio e, minuto dopo minuto sgretola il Grosseto e porta a casa una vittoria importantissima, anche perchè c'è un sapore particolare a..... lasciamo stare...
Una partita che non è mai stata in discussione, il gol dei maremmani è un piccolo regalo al Grosseto, diciamo che gli abbiamo fatto lo scherzo del primo di aprile, ma finito lo scherzo, gli amaranto hanno cominciato a fare sul serio ed il risultato finale sta pure stretto.
Una condizione fisica invidiabile (a proposito GRAZIE PECORARI) e quando gli avversari calano l'Arezzo cresce, cresce, cresce.
Un plauso particolare ai ragazzi della Sud che hanno fatto sentire il loro calore, il loro tifo, il loro apporto anche da fuori lo stadio.
E bellissima l'immagine dei giocatori amaranto che vanno a festeggiare con loro attraverso quel poco che potevano vedere ma che hanno sentito benissimo il loro calore nel silenzio del Lotti
Un altro mattone aggiunto, il traguardo sempre più vicino.
Per noi un mattone, per altri una mattonata
Riccardo Bonelli

C9H13NO3 = AREZZO...AREZZO E ANCORA AREZZO
PERCHE' L'ADRENALINA NON E' SOLO UNA FORMULA, MA HA ANCHE UN NOME ED UN COLORE

30 marzo 2023 - Salirebbe in condizioni normali, figuriamoci nella fantastica situazione in cui ci ritroviamo adesso.
E complici i sette punti di vantaggio, le sette vittorie consecutive, la costrizione alla sosta, l'adrenalina sale in maniera vertiginosa nell'attesa di Grosseto-Arezzo e, diciamocelo pure, con un occhio a Livorno-Pianese del giorno dopo che guarderemo con chissà quale occhio, tutto dipenderà dal nostro risultato-
Sette punti di vantaggio da gestire in sei giornate sono tanti, ma non tali da dare tranquillità nell'ambiente; ed è giusto, non per scaramanzia, non per timore, ma solo per non cadere nel tranello di abbassare la guardia, noi, la squadra, la società.
Certo è che, e scusate se mi travesto da persona dalla evidenza scontata, senza originalità , sette punti è meglio averli di vantaggio e non di svantaggio
Dico questo perchè mi chiedo, fortunatamente dicendo una cazzata, cosa staremmo adesso a raccontare se i sette punti di vantaggio li avesse avuti la Pianese.
Certo, staremmo a raccontarci che fino a che la matematica ci sorregge, non demorderemmo.
Ma in cuor nostro, l'evidenza ci darebbe segni di sconforto galoppante
Per fortuna tutto questo è frutto solo di un incubo, che comunque, abbiamo vissuto quando i punti di svantaggio erano arrivati a cinque, con un piccolo grande particolare, i punti in palio erano ancora tantissimo ed il tempo per recuperare non mancava.
Vero c'è stato tempo non solo di recuperare, ma di mettere la freccia e sverniciare la Pianese.
Adesso c'è solo da gestire il vantaggio e la gestione e roba da persone intelligenti che a noi non mancano, anzi, abbondano.
Ma adesso gettiamoci nella realtà e nell'attuale; sabato giocheremo contro il Grosseto in campo neutro (Poggibonsi) ma soprattutto a porte chiuse, che, tradotto in soldoni significa giocare senza circa sette-ottocento tifosi al seguito, in un ambiente asettico.
Lo sapevamo, nulla di nuovo, ma dire che dispiace e che l'Arezzo e gli aretini sono stati, ingiustamente penalizzati per colpa di altri credo sia lecito evidenziarlo
La squadra sta bene, la sosta, se non altro, di positivo, è servita per recuperare tutti gli acciaccati e permettere a loro di rimettersi al pari dei compagni.
Mancherà solo capitan Settembrini, fermato dal Giudice sportivo per cui per Mister Indiani ci saranno problemi di abbondanza, anche se i problemi di abbondanza sono stati il nostro cavallo di battaglia vincente.
Sarà una partita da affrontare con grinta e concentrazione perchè ci troveremo al cospetto di una squadra assetata di punti, che lotterà centimetro per centimetro (ogni riferimento a fatti realmente accaduti non è puramente casuale) che sarà caricata a dovere da chi ha una antipatia atavica verso i colori amaranto.
Adrenalina al massimo, da scaricare sul campo!!!
Riccardo Bonelli

DOPO LA SOSTA, SENZA SOSTA, FINO ALLA FINE

25 marzo 2023 - Maledetta sosta, benedetta sosta, questione di punti di vista.
Per noi tifosi amaranto è senza dubbio una sosta maledetta, dopo una scia di sette vittorie consecutive, solo la sosta poteva fermarci.
Vista nell'ottica di Mister Indiani, questo periodo servirà per recuperare gli infortunati, per permettere a Gucci di rifiatare, a Gaddini di ritrovare il passo gara così come per Poggesi e Persichini.
Quando si ripartirà sarà un torneo ad handicap (per le altre...)
L'Arezzo si ritroverà ai nastri di partenza con sette lunghezze di vantaggio dalla Pianese, quindici su Gavorrano e Poggibonsi, diciannove sul Livorno )in ultima posizione utile per i play off) e ventidue sul Ghiviborgo.
Numeri che mettono in risalto la supremazia dell'Arezzo, numeri che non mentono con il maggior numero di vittorie ( che nell'era dei tre punti sono fondamentali) e difesa meno battuta, un dato che, di solito, premia la vittoria finale di una squadra.
Aprile sarà il mese decisivo, l'aria che si respira in città non è quello della primavera, si respira l'amaranto in ogni sua sfaccettatura.
Vanno a ruba le magliette del centenario, proseguono, frenetici i preparativi perchè sia una ricorrenza degna di questo traguardo, il contest per disegnare la seconda maglia, quella della celebrazione è partito.
Tutte le emozioni, l'entusiasmo, la trepidazione dell'attesa, fino a qualche tempo fa, covavano, silenziose, sotto la cenere dell'oblio.
Ma è bastato un soffio di vento, una società programmata secondo logica, un settore tecnico di prim'ordine ed una squadra, che prima di tutto è un gruppo unito con un unico intento, la spinta della Curva Minghelli perchè la cenere fosse spazzata via ed il fuoco della passione tornasse ad ardere nel cuore amaranto
Cos'altro manca? Tutti lo sanno, nessuno lo dice.......
Riccardo Bonelli

AREZZO-MONTESPACCATO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Non si aspettava, sicuramente, di sabato il tiro della domenica. Per il resto ordinaria amministrazione fino a quando su un passaggio lento di Pericolini è costretto a prendere il pallone con le mani dentro l'area con la conseguente punizione a due.... fortunatamente senza esito
PRETATO – 6,0 – Spostato dal centro sulla fascia, gioca una partita con il freno a mano tirato, supera molto raramente la metà campo e su quella fascia il gioco, nel primo tempo, langue
LAZZARINI – 7,5 – Ha il merito di pareggiare subito i conti e con una delle sue ormai usuali incursioni in area avversaria. Gioca molto in fase di costruzione, mentre in fase difensiva, vista la latitanza ospite, non ha occasione per mettersi in luce. Ma ormai è una certezza.
POLVANI – 7,5 – L'unico ad avere l'onore di marcare un giocatore del Montespaccato, il temibile Aimone Calì che non vede letteralmente palla. Sempre preciso negli anticipi, insuperabile di testa ed oramai sono note le sue uscite palla al piede per impostare la manovra
ZONA – 6,0 – Meno efficace del solito, forse un po' di stanchezza, forse il campo che non permette controlli di palla, forse la mancanza di un uomo avversario di riferimento. Nella ripresa sale di qualità così come la squadra, riveduta e corretta
BIANCHI – 6,5 – Solito motorino inesauribile, anche se nel primo tempo gira un po' a vuoto. Nella ripresa sale in cattedra con le sue accelerazioni ed il suo sapere aggredire le zone libere del campo, non appena il Montespaccato usciva dal suo guscio.
FOGLIA – 6,5 – Nel primo tempo è il più intraprendente, cercando la conclusione con maggiore continuità. Sua la prima conclusione pericolosa sulla quale Tassi compie un grande intervento.
PATTARELLO – 6,5 – Gioca a corrente alternata, quando parte son sempre costretti a fare fallo su di lui. Poi a volte si incaponisce in azioni personali con scarso successo. Finalmente ritrova la gioia del gol, una ulteriore iniezione di fiducia in se stesso
BRAMANTE – 6,0 – Il meno incisivo del reparto offensivo amaranto. Tanto fumo e poco arrosto. Una prestazione al di sotto delle sue possibilità
CANTISANI – 6,0 – Non è facile ripetersi, ed infatti un piccolo passettino indietro rispetto alle prestazioni precedenti, anche se la sua occasione se la crea, ma Tassi gli nega la gioia del gol
GUCCI – 6,5 – Gara di sacrificio, perchè i difensori del Montespaccato , a volte, sono dieci, minimo otto, e su di lui ci sono sempre un paio di difensori che gli rendono la vita difficile, e una volta che riesce a sgusciare via ci pensa il segnalinee ha segnalare un fuorigioco inesistente. Nella ripresa si trova più a suo agio, quando i laziali si spingono in avanti e lasciano ampie zone di campo libere. Convitto lo lancia nell'uno contro uno con il portiere, ma una maledetta zolla, gli fa saltare la palla al momento della conclusione che termina altissima
PERICOLINI – 6,5 – Entra e da vivacità alla manovra e alla spinta offensiva. Unica pecca, il retropassaggio corto a Trombini
CASTIGLIA E SETTEMBRINI – 7,0 – Con loro in campo il centrocampo amaranto prende la netta supremazia territoriale e tecnica e la squadra vola. Lavoro di qualità che permette ripartenze amaranto velenose sul nascere.
CONVITTO – 8,0 – Entra in campo e spacca letteralmente la partita. Le sue accelerazioni, i suoi assist, i suo uno contro uno letali e ciliegina sulla torta il gol, dedicato alla moglie che gli regalerà un figlio.
RISALITI – Entra in campo per partecipare alla festa amaranto
MISTER INDIANI – L a formazione del primo tempo è una ulteriore sorpresa ben oltre quelle che era abituato a farci. Nonostante un netto predominio, il primo tempo non è uno dei migliori di questo campionato, specialmente contro un avversario davvero modesto e poco propenso a giocarsela. Dal decimo della ripresa, con l'innesto di Settembrini, Castiglia, Pericolini e soprattutto Convitto la musica cambia e il suo Arezzo vola per il record della settima vittoria consecutiva.
Un giocatore che lo ha letteralmente mandato in bestia? Il campo del Comunale, definito vergognoso.
Riccardo Bonelli

AREZZO - MONTESPACCATO 3-1

SEMPRE PIU' CAPOLISTA, RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE BATTUTO, VITTORIA NETTA E STRAMERITATA. SI VA ALLA SOSTA CON LA TRANQUILLITA' DEI FORTI
18 marzo 2023 - Settima vittoria consecutiva quella contro il Montespaccato, battuto più nettamente del tre a uno finale, checchè ne dica l'allenatore ospite, una squadra asserragliata in difesa, che trova il gol della domenica pure nel giorno sbagliato e che si svegli (si fa per dire) solo dopo il terzo gol, rischiando di subirne altrettanti in altrettante situazioni clamorose in cui l'Arezzo sbaglia l'impossibile
Desta stupore e perplessità la lettura degli undici iniziali, una formazione stravolta negli uomini e nel modulo.
Perplessità che ci portiamo dietro per cinquantacinque minuti, in cui l'Arezzo stava giocando obiettivamente malino, pur avendo avuto un paio di occasioni e essendo riuscita a pareggiare il gran gol del Montespaccato con Lazzarini, dopo una azione tambureggiante e tiri in sequenza respinti da Tassi con bravura e fortuna.
Perplessità reali e legittime? SI!!
Adesso lo possiamo asserire con sicurezza.... perchè le entrate di Convitto, Settembrini, Castiglia e Pericolini coincidono con un cambio netto di rotta nel gioco, nella manovra e soprattutto stendono il Montespaccato con trentacinque minuti di tiro al bersaglio.
Convitto entra e spacca la partita, perchè nell'uno contro uno non ha rivali in questa categoria, Pericolini conferisce maggiore spinta e dinamicità sulla fascia e Settembrini e Castiglia portano il centrocampo amaranto ad essere punto di riferimento per ripartenze letali, alcune fallite in modo incredibile come il quattro contro uno non concretizzato ed un paio di situazioni di uomo solo davanti al portiere.
Ma tutto è bene quel che finisce bene. L'Arezzo chiude tra il tripudio della Curva Minghelli ed il coro “LA CAPOLISTA SE NE VA” consegna un sabato di felicità collettiva
Sette vittorie consecutiva a sei giornate dal termine... adesso sta alla Pianese rispondere, anche se il suo risultato non lo aspetteremo certo con ansia
Riccardo Bonelli

E, SE PER LA PRIMA VOLTA?

15 marzo 2023 - Idea affascinante, visto che non è mai successo in questo campionato (una delle poche cose che non sono successe), ma non campata in aria, ne illogica.
E....se per la prima volta, sabato, scendesse in campo la formazione iniziale di Livorno?
E se per la prima volta Mister Indiani cii sorprendesse al contrario?
Altre volte, in questa stagione, specie dopo le prime sei vittorie consecutive, ma pure in seguito, la formazione iniziale messa in campo da Indiani era diversa da quella della settimana, precedente, e anche di quella della settimana successiva.
Tutto fatto con cognizione di causa, certamente, perchè il tecnico e Giovannini sanno bene che la rosa è formata da 20 titolari, tutti meritevoli.
Ed allora la rotazione, in queste condizioni, non è un problema ed ha lasciato sempre Mister Indiani nella tranquillità della scelta, anche nei momenti in cui assenze per infortuni e squalifiche gli toglievano giocatori, ma non certezze
Nonostante tutto questo, replicare la stessa formazione scesa in campo all'Ardenza , nella sfida di sabato, in una sfida importante per l'economia del campionato ed affascinante per la prospettiva di battere il record di vittorie consecutive, sarebbe bello festeggiarla con una prima volta.
Riccardo Bonelli

SETTE !!!

13 marzo 2023  - Sette sono i punti di vantaggio
Sette è il traguardo storico di vittorie consecutive
Sette sono i giorni della settimana in cui si pensa all'Arezzo
Sette sono le fatiche di Ercole che doveva avere sicuramente origini aretina
Ma oltre ai numeri ci sono le immagini, le più belle e significative di questa domenica speciale
Uno stadio vero, un campo vero, una cornice di pubblico vera
La Curva Minghelli, formato trasferta, riprodotta in scala fedele, perché Lauro è ovunque sia l'Arezzo
La spettacolare prova di forza e di tecnica degli amaranto in campo, una prestazione che ha racchiuso solo tutto il meglio di questo Arezzo
La felicità nella faccia e negli occhi di Mister Indiani, che, sicuramente, nonostante gli anni e anni di carriera, significavano una emozione unica, mai provata
La felicità del Presidente Manzo , di Sabatino Selvaggio e Aniello Cutolo all'ingresso dello spogliatoio, dove attendevano, trepidanti, l'arrivo dei calciatori che si erano attardati a fare festa con la Curva. E l'esplosione di gioia e gli abbracci ad ognuno dei ragazzi amaranto che gli sfilavano davanti.
Una felicità vera, genuina, una immagine che ci dà un nuovo volto del presidente, della società.... e vaffanculo al passato.
Numeri ed immagini che ci portano ad affrontare ancora sette (toh chi si rivede!!) partite per gestire questo tesoretto.
Quanto è lontana Terranuova, il punto più basso raggiunto dall'Arezzo, ma benedetta sia Terranuova che è stato come un elettroshock generale per tutti.
Certo, ognuno di noi prese la sconfitta di quel giorno in maniera differente, rabbia, delusione, irritazione, inquietudine, ma in nessuno di noi c'è stata fatalità, rassegnazione... nessuno di noi ha mai pensato di arrendersi, perchè i botoli ringhiosi non hanno questi aggettivi nel loro vocabolario , altrimenti non avremmo a mente la storia del cavallino.
In quel momento la squadra, i tecnici, la dirigenza hanno fatto quadrato, il Presidente Manzo in mezzo e tutti in cerchio, un giro di sguardi a 360 gradi sono bastati e da quel momento l'Arezzo ha inanellato solo vittorie, sei, che hanno sgretolato la resistenza della Pianese che, attenzione, non mollerà assolutamente, per cui guai ad abbassare la guardia.
Un parziale negli ultimi cinque incontri di 15 punti dell'Arezzo contro i 7 della Pianese, forse lo strappo determinante per l'esito di questo campionato.
Ritornando a Livorno, all'Ardenza è andata in scena una partita in cui l'Arezzo se ne è infischiata del pareggio della Pianese: fin dalle prime battute, anzi fin dai primi secondi con la prima occasione da rete creata.
Una prova di forza e di nervi, quelli che sono saltati ai labronici e che ci hanno reso la vita più facile del previsto.
L'ultimo flash di domenica? Bellissima la nostra Curva
Erano 500 ma sembravano 5000, ed il loro tifo incessante che ha fatto sì che in curva livornese non fossero 4000, bensì 400 e forse anche meno. IMMENSI!!!!
APPUNTAMENTO SABATO 18 MARZO AL CITTA' DI AREZZO, AVVERSARIO IL MONTESPACCATO
Riccardo Bonelli
P.S. Nota a margine, l'allenatore del Livorno Esposito si è dimesso

LIVORNO-AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

Oggi si parte dal sette, come sette sono i punti di vantaggio dopo questa fantastica e storica vittoria
TROMBINI – 7,5 – Nei primi minuti, gli unici nei quali il Livorno prova ad attaccarci, compie un paio di ottimi interventi. Poi si gode lo spettacolo.
LAZZARINI – 8,0 – Una sicurezza, una cassetta di sicurezza in banca.. Una partita grintosa, quando ce ne è stato bisogno, ma nello stesso tempo con un tasso tecnico di classe superiore
POLVANI – 8,0 – Mette il bavaglio a chiunque sia nei suoi pressi, vince tutti i contrasti di testa e, come al suo solito esce dalla fase difensiva, palla al piede per impostare la fase offensiva
RISALITI – 8,0 – Altra sicurezza, nei momenti di spinta livornese, tiene botta e poco concede. Poi, con un Livorno tramortito sotto negli uomini e nel punteggio, dirige il possesso palla in maniera magistrale
ZONA – 8,5 – Dove passa, fa terra bruciata, su quella fascia è il dominatore assoluto. Un suo assolo lo porta al tiro dai 25 metri, una saetta che si stampa clamorosamente sul palo. Quella fascia è sua e guai a chi glie la tocca
DAMIANI – 8,0 – Dinamico, imprendibile, recupera una quantità industriale di palloni, pressa, fa filtro, spinge in avanti con grinta e determinazione. L'Arezzo ha under di qualità e lui è uno di questi.... ma che ne sa Giannichedda...
SETTEMBRINI – 8,0 – L'uomo di esperienza che suona la carica, si carica davanti a quella cornice di pubblico. Gioca con sagacia tattica, non risponde alle provocazioni e si impone come regista magistrale di questo film vittorioso.
CASTIGLIA – 9,0 – Che giocatore!!! Non smetteremo mai di ripeterlo, ha una classe superiore, una visione di gioco ed una intelligenza calcistica da altre platee. Altro giro e altro gol, altro giro e palla che si stampa all'incrocio dei pali. CHAPEAU!!!
GUCCI – 8.5 – Trova grande beneficio dall'avere un compagno di reparto. Il solito grande impegno, mette in campo la sua fisicità e la sua pericolosità in area di rigore. Implacabile nel gol, ma una presenza che mette sempre in apprensione la difesa labronica
PATTARELLO – 9,0 – Che partita!!! Emiliano spacca la partita, maramaldeggia in campo con la sua classe, imprendibile, determinante in tutte le azione. Poi la vergognosa caccia all'uomo dei giocatori livornesi, che non riuscendo mai a vedere palla con Pattarello, pensano bene di impedirgli con le cattive di poter giocare. Mister Indiani preferisce toglierlo per evitare guai. Ma, questo fatto, deve far vergognare i livornesi. Il miglior Pattarello in assoluto visto ad Arezzo, un giocatore dalle doti tecniche ancora inespresse
CANTISANI – 9,0 – DOPPIETTA!! il ragazzino 2004 ricambia la fiducia di Mister Indiani con due gol da rapace dell'area di rigore. Ma non basta... Cantisani fa parte integrante della manovra amaranto e nel finale si piazza sulla linea difensiva come un difensore qualsiasi. Bravo, bravo, bravo
CONVITTO – 7,5 – Entra e aumenta gli sbandamenti difensivi della difesa labronica. Imprendibile, uno slalom speciale in cui mette a sedere tutti … il finale??? gol di Cantisani per il quattro a zero
FOGLIA – ARDUINI – BIANCHI – PRETATO – 7,0 – Entrano per essere presenti alla esta amaranto
MISTER INDIANI – Gara perfetta dei suoi ragazzi, una prova di personalità, tranquillità , sagacia tattica e gestione delle varie fasi della partita.
VINCENZO D'AMBROSIO – Partita importante, in uno stadio importante, davanti a tifoserie importanti. Oltre l'Arezzo, il palcoscenico se lo prende anche questo direttore di gara autoritario.
CURVA MINGHELLI - 10 - Sono 500 ma sembrano 5000, ed il loro tifo incessante fa sì che in curva livornese non siano 4000, bensì 400 e forse anche meno. IMMENSI!!!!
Riccardo Bonelli

LIVORNO - AREZZO 0-4

AREZZO PADRONA DEL CAMPO, PADRONA DEL CAMPIONATO
CAPOLAVORO A LIVORNO, ADESSO SONO SETTE I PUNTI DI VANTAGGIO

Un sonoro, assordante, impietoso quattro a zero a Livorno per il fantastico Arezzo che piega le teste di 4000 livornesi e si concede la standing ovation sotto la curva del pubblico aretino in estasi per un a vittoria che mancava da quasi 50 anni.
Ma questo Arezzo non si limita a vincere, ma stravince, annichilisce, tramortisce un Livorno talmente nervoso ed incapace di contrastare l'Arezzo da finire la partita in nove e con quattro gol nel groppone
L'Arezzo non lascia scampo ai labronici che si erano presentati in campo cercando di fare la voce grossa, giocandosela nei primi minuti alla pari.
Poi il vantaggio amaranto, il raddoppio, ed un Livorno che comincia ad innervosirsi, a picchiare, rimanendo , giustamente prima in dieci e poi in nove.
Quattro gol, due del gioiellino Cantisani che ripaga la fiducia di Mister Indiani, ma una prova collettiva di notevole spessore.
Un plauso speciale a Pattarello, autore di una gara fantastica e che è dovuto uscire perchè, ad un certo punto, i livornesi, in campo, stavano facendo la caccia all'uomo, abbattendolo sistematicamente e costringendo Mister Indiani a toglierlo.
Adesso la classifica sorride, sette punti sono un tesoretto importante.
Mentre sto scrivendo i giocatori amaranto sono sotto la curva ad omaggiare gli immensi tifosi che hanno sovrastato la tifoseria livornese così come l'Arezzo ha sovrastato il Livorno.
Oggi, forse, si sta aprendo un nuovo capitolo della STORIA AMARANTO
Riccardo Bonelli

CALCOLI E TABELLE, TUTTI ALBERT EINSTEIN !!

8 marzo 2023 - Alzi la mano chi, calcolatrice e calendario alla mano, non stia facendo calcoli e tabelle.
Io la mano non l'alzo, perchè intento a picchiettare sulla calcolatrice ma, dico la verità non ne sto venendo a capo di una bella mazza.
I calcoli sono matematici, solo se ragioni con la testa, a me non riesce …. non c'è niente da fare.
Scrivo e straccio il foglio, scrivo e straccio il foglio.
Troppo ottimista? Straccio
Troppo pessimista? Faccio il foglio in mille pezzi
Beato chi, pensando all'Arezzo, vive di giornata in giornata, lo invidio, vi invidio, ma temo che siate in pochi, temo di essere io in numerosa compagnia.
Otto giornate da quel traguardo, quando potremo scendere , spero ubriachi di felicità, da quelle montagne russe che sono state questo campionato.
Siamo passati da un inizio trionfale, ad un periodo grigio, poi buio, poi grigio, adesso roseo, una centrifuga di emozioni che potrebbe essere letale e fatale, se non che, da aretini, siamo avvezzi e vaccinati a passare attraverso il vortice di emozioni e uscirne indenni
Ma la calcolatrice in mano non l'abbiamo solo noi, lo ha dimostrato di averla la squadra contro il Città di Castello.
Siamo passati dall'Arezzo operaio con tanto di stivali di Ponsacco, ad un Arezzo ragioniere e calcolatore come quello di domenica al Comunale.
La squadra sente sempre più vicino il traguardo, al quale ha creduto sempre, anche nei momenti difficili, senza mollare, un martello che piano piano ha sgretolato muri avversari.
Adesso l'ultimo muro non è solido, ha una breccia, ma, nonostante tutto rimane in piedi.
Ancora qualche picconata ben messa e.......
Ma, realisticamente parlando, penso che la partita di domenica contro il Livorno, ricca di fascino e di insidie, ci consigli di lasciare da parte calcoli e calcolatrici.
Affrontiamola con grinta e determinazione, poi, di nuovo a picchiettare su quei maledetti tasti
Riccardo Bonelli

AREZZO-CITTA' DI CASTELLO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Una sola parata vera su una punizione potente. Poi si fa notare per le sue uscite e per quel giocare sempre da libero aggiunto.
PERICOLINI – 5,0 – Passo gigante indietro rispetto alle ultime, confortanti, prestazioni. Ma è il bello e il brutto della gioventù. In quella fascia l'Arezza fatica non poco per lo scarso feeling tra lui e Bramante. Impreciso nei cross, in affanno nel portare avanti il pallone con il quale litiga spesso e Dio solo so quanto, invece , si debba andare d'amore e d'accordo
LAZZARINI – 6,5 – Torna a fare il centrale difensivo e lo fa con una partita di sostanza. In fase difensiva trova poche difficoltà, se non nella fase finale, in fase propositiva trova poca collaborazione.
POLVANI – 6,5 – Partita senza sbavature, nel primo tempo deve controllare una sola punta, nella ripresa, invece, quattro, ma il risultato finale non cambia...dalle sue parti non si passa
ZONA – 7,0 – Basterebbe il lancio millimetrico di trenta metri che “sbrana” il sistema difensivo tifernate e mette il pallone sui piedi di Gucci per un gol che vale oro. Per il resto il solito stantuffo, con una condizione atletica invidiabile
FOGLIA – 6,0 – Pronti via e nel giro di pochi minuti sbaglia un paio di palloni. Poi si riprende, ma il suo, è il classico compitino da sei. Nessun lampo.
DAMIANI – 6,5 - Primo tempo grintoso, aggredisce gli spazi, pochi, difende e riparte. Poi una ammonizione, un dolore al costato per una botta presa nel finale del primo tempo, consigliano Mister Indiani a lasciarlo negli spogliatoi.
SETTEMBRINI – 6,5 – Partita di sostanza, perchè ha capito che adesso i punti si fanno pesanti, la palla scotta e averla tra i piedi può creare problemi ai titubanti. Lui, che titubante non è, gioca mille palloni, qualcuno, logicamente, lo sbaglia, ma nel complesso è sempre nel vivo del gioco anche quando di calcio se ne vede poco
PATTARELLO – 6,0 – Pochino pochino rispetto alle aspettative. L'impegno non manca, ma nell'uno contro uno trova difficoltà. La marcatura arcigna del suo dirimpettaio non lo agevola. Lecito aspettarsi da lui ben altre prestazioni
BRAMANTE – 5,5 – Tanto fumo e poco arrosto, una prestazione impalpabile condita da molti errori ed una scarsa intesa nel binario di destra con Pericolini
GUCCI – 7,0 – Troppo per un centravanti che ha una sola occasione da rete? Poco, forse , per un centravanti che fa un bellissimo gol che vale oro, nell'unica palla che la partita gli mette a disposizione. Finisce sfiancato da un duro lavoro di sportellate, solo contro tutti in area tifernate
BIANCHI – 6,0 – Entra in campo ad inizio secondo tempo con l'Arezzo in vantaggio e che non ha nessuna intenzione di prestare il fianco a nessuno, perchè la vittoria è importante, perchè i punti cominciano a pesare. Si ritrova a operare soprattutto in fase di contenimento e lo fa nel migliore dei modi
CASTIGLIA – 6,5 – Mister Indiani lo mette in campo per mettere un po' di ordine e tranquillità in campo. Ed infatti con il suo ingresso, l'Arezzo riesce a tenere palla.... quella palla che scotta.
CONVITTO – 5,5 – Quando entra in campo, ci sarebbe tutte le migliori condizioni per sfruttare le sue caratteristiche, ampi spazi, possibilità di andare nell'uno contro uno. Peccato che siano rimaste solo buone intenzioni
CANTISANI – S.V – Ci aspettavamo che andasse ad affiancare Gucci, per regalargli un po' di compagnia e combattere la solitudine. Invece si piazza largo sulla destra, ma a quel punto l'Arezzo pensava solo a portare a casa la pagnotta
RISALITI - S.V. - L'esperienza in campo nel finale in cui si spazza e si porta il pallone più lontano possibile, perchè la vittoria vale oro ed ogni mezzo è lecito e osannato
MISTER INDIANI – Deve fare a meno di Poggesi, Gaddini e Persichini, deve amministrare i diffidati. Una bella faticaccia.
ARBITRO POLI – Fischia pochissimo, il minimo sindacale, tiene la stessa linea di condotta con tutte e due le squadre
CAMPO DEL COMUNALE – Beh, direte voi, che cappero pretendi dopo aver giocato nel pantano di Ponsacco? Si fa per parlare...verde è verde, ma il controllo della palla appariva difficoltoso e problematico, perchè sotto sotto qualche bucherella ce l'ha.
Riccardo Bonelli

AREZZO-CITTA' DI CASTELLO 1-0

DOMENICA DA SBALLO!!
VINCE L'AREZZO, PERDE LA PIANESE, AMARANTO A PIU' CINQUE COME CINQUE SONO LE VITTORIE CONSECUTIVE!
5 marzo 2023 - Brutta partita, bella giornata, sintesi perfetta di questa domenica.
L'Arezzo vince con il Città di Castello in una delle più brutte partite viste al Comunale.
Demeriti da dividersi tra le due squadre.
Un Città di Castello che fin dai primi minuti di gioco appare rinunciatario, che cerca di creare densità negli ultimi venti metri in fase difensiva, lasciando il solo Doriatotto in avanti.
Una situazione tattica vista ormai fin troppe volte e che “infastidisce” la manovra amaranto che non trova sbocchi, anche perchè alcuni suoi elementi hanno giocato una partita sotto tono.
Tanto possesso palla, squadra che staziona sempre in fase offensiva, trovando pochi sbocchi.
Ed allora? Allora serve una invenzione, serve un lampo in un cielo buio.
Lancio di trenta metri al millimetro per lo scatto di Gucci che anticipa il suo marcatore e sull'uscita del portiere lo scavalca con un pallonetto delizioso sotto la Minghelli.
Un gol di pregevole fattura, il gol del classico centravanti, un pallone giocabile, un gol.
Se il primo tempo era stato bruttino, la ripresa è peggio.
L'Arezzo si scopre avere il braccino corto, il risultato è importantissimo, visto le notizie che arrivano dal senese con la Pianese in svantaggio.
Si gioca sui carboni ardenti, si bada al sodo, forse troppo contro un avversario in evidente difficoltà e che termina una partita iniziata con una punta, con quattro punte che, comunque creano solo qualche mischia in area nulla più
Di contro l'Arezzo avrebbe avuto ampi spazi per la manovra, ma il freno a mano era tirato così come il braccino.
Ma al fischio finale è festa grande..... e non diciamo altro
Macchiavelli, quando scrisse che il fine giustifica i mezzi , forse, pensava a noi.....
Riccardo Bonelli

SARA' ANCHE UNA BATTAGLIA DI NERVI

1 marzo 2023 - Nove giornate alla fine, la vittoria del girone E della serie D è, adesso, una questione a due.
Arezzo e Pianese hanno scavato un fossato, incolmabile a meno di clamorosi sviluppi, tra loro ed il resto delle pretendenti, Poggibonsi in primis.
Nove giornate da vivere in apnea, dove ogni passo falso può essere fatale.
Una battaglia anche di nervi, dove conterà molto riuscire a mantenerli saldi.
Da una parte l'Arezzo, due punti di vantaggio, un ruolo di vincitrice obbligata fin dall'inizio del campionato, dall'altra una Pianese che, non solo è sempre rimasta sulla scia, ma a volte ha costretto gli amaranto a rincorrere, recuperare.
Una Pianese, costretta a rincorrere, a recuperare, a dover, necessariamente, tenere un orecchio costantemente attaccato alla radiolina, perchè se l'Arezzo ha, nei suoi piedi, il proprio destino, i bianconeri dovranno solo sperare nei passi falsi della capolista e non sbagliare un colpo
Storie diverse, l'Arezzo costruito per vincere ad ogni costo (discorso valido in tutte le categoria tranne per la serie D, dove non c'è altra possibilità alcuna che arrivare primi) ed una Pianese che, in estate, aveva ancora in ballo l'iscrizione al campionato.
Due estremi, due storie, una contesa, entusiasmante, ancora da dirimere.
Le due squadre si sono via via scrollate di dosso le avversarie che non sono riuscite a tenere il passo delle ormai uniche protagoniste da qui alla fine.
La vittoria di Ponsacco ci ha regalato un Arezzo che ha mostrato di essere più forte degli ostacoli non provenienti dagli avversarsi, ma da elementi esterni, tutti quelli possibili ed immaginabili per mettere in difficoltà una squadra tecnica e propensa sempre e dovunque a mettere sul campo qualità tecniche di indubbio valore.
Campetto difficilmente trovabile anche in terza categoria, piccolo, tenuto nel peggior modo possibile, peggiorato dalla pioggia che lo aveva trasformato in un pantano sul quale non solo era impossibile giocare, ma anche il solo rimanere in piedi.
Vento e gelo hanno fatto il resto.
Ma la vittoria di Ponsacco ci ha regalato un Arezzo guerriero, che ha fatto di necessità virtù, interpretando al meglio una battaglia nel fango.
Nell'impossibile è successo il possibile, gli amaranto hanno segnato un gol bellissimo, riuscendo in una giocata in cui il pallone viaggiava a pelo del fango, lineare dove la linearità sembrava impossibile laddove sembrava che la tecnica non potesse avere la meglio.
Ma se andiamo ad analizzare la partita, la vittoria è stata netta e schiacciante a dispetto delle dichiarazioni di nappa rossa Bozzi. Un gol fatto, un gol annullato forse regolare, un palo, e almento tre occasioni fallite.
Di contro? Il nulla a parte il fango, la pioggia, il vento.
Ma la Pianese non molla, vince e convince, dopo un periodo di appannamento, coinciso con la mancanza di alcuni giocatori fondamentali, Rinaldini in primis.
Un duello che sembra voler continuare sul filo del rasoio fino allo scontro diretto; quel giorno, potrebbe essere il giorno della verità, dei verdetti.
Ma, il buon senso, ci impone, impone agli amaranto, di vivere alla giornata, preparare al meglio la prossima partita, quella con il Città di Castello, senza abbassare la guardia, ma con la stessa grinta e determinazione mostrata a Ponsacco.... con l'aggiunta del peso tecnico, che sul verde prato del Comunale, dovrà spostare l'ago della bilancia.
Riccardo Bonelli

M. PONSACCO - AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

Una vittoria voluta, cercata, snaturando il proprio gioco, tirando fuori gli attributi, digrignando i denti, mordendo le caviglie, in un terreno , in un impianto che farebbe vergogna anche in terza categoria.
Abbiamo lottato, giocato e vinto, il Ponsacco non ha giocato ed ha perso (Bignami docet)
ATTENZIONE... I VOTI OGGI NON PARTIRANNO DA TRE MA DA OTTO
TROMBINI – 8,0 – Poco lavoro, in compenso tanta pioggia e tanto vento gli unici veri avversari
PERICOLINI – 8,0 – Un campo infame, ancor più infame per i pesi piuma. Ma si diverte come un bambino nel fango
POLVANI – 8,5 – Unica arma a disposizione dai monocordi Mobilieri, il passaggio lungo per Mencagli. Polvani, costretto all'uno contro uno fa il mago Silvan e nasconde la palla che ancora Mencagli cerca
RISALITI – 8,0 – Si traveste da difensore di altri tempi, palla lunga e pedalare, palla da spazzare via, palla da buttare in tribuna.
POGGESI – 8,0 – Forse il giocatore più stremato perchè giocare sulla fascia era davvero faticoso. Ma stringe i denti e festeggia nel finale con la lingua di fuori
DAMIANI – 8,0 – Centrocampista da battaglia? E battaglia sia!!!
SETTEMBRINI – 8,5 – Capitano coraggioso, indomito su tutti i palloni, combattente nato, ringhia e mostra i denti, e non disdegna un paio di conclusioni a rete velenose una delle quali va a finire sul palo
CASTIGLIA – 8,5 – Si può essere eleganti nel fango? Si può giocare di Fino? Citofonare Castiglia. Il terreno dovrebbe essere un problema per la sua tecnica...dovrebbe
GUCCI – 8,0 – Non al meglio, ma encomiabile per impegno e per stoicità (grammaticamente corretto?). Fa a sportellate, dovendo giocare in un'area affollata più del Corso Italia nelle ore di punta
PATTARELLO – 8,0 – Tenace, lotta, prende botte in quantità industriale, tiene la squadra alta...cos'altro chiedere
PERSICHINI – 8,0 – Gioca con grande spirito di sacrificio, non è certo quello il suo terreno preferito, anzi, il fango lo frena, lo affossa, ma fa di necessità virtù e la vittoria è anche sua
CANTISANI – 8,5 – Prestazione monstre, entra in campo e fa il diavolo a quattro. Un gol di pregevole fattura e altri due gol sfiorati e negati per la bravura del portiere.
LAZZARINI – 8,5 – Nel finale entra e fa valere le sue doti di folletto. La sua velocità gli permette di anticipare sempre l'avversario e sprintare per portare la palla più lontano possibile... e poi l'assist a Cantisani.... poesia....
PRETATO – 8,0 – Si piazza come terzo difensore centrale senza sbavature
FOGLIA – 8,0 – La sua saggezza gli impone di piazzarsi nel cerchio del centrocampo e sbarrare la strada a chiunque.....della serie chi siete?.... che volete?... un fiorino!!
MISTER INDIANI – Mette in campo sedici guerrieri, lascia negli spogliatoi i fioretti e dota i giocatori della spada, che, come dimostrato, sanno usare molto bene.
MISTER BOZZI – lascio a voi il giudizio sulle sue dichiarazioni..... se dovesse lasciare i Mobilieri Ponsacco potrebbe avere un futuro a Poltrone&Sofà
ARBITRO STRIAMO - Non era facile, in quel pantano, capire quale intervento era falloso e quale no. Penso ci sia riuscito abbastanza bene
POLLAIO/PANTANO - Ho giocato in tutti i tipi di campo, pure ad Agazzi, dove ogni caduta era minimo uno sbuccio... ho giocato in campi pesantissimi, dove non bastava una settimana di docce per toglierti il fango di dosso, ma erano altri tempi ed altre categorie. Che nel 2023 sia lecito, in quarta serie , giocare in questi campi indecenti e una offesa al gioco del calcio
Riccardo Bonelli

M. PONSACCO - AREZZO 0-1

IMMENSI RAGAZZI!!! UNA VITTORIA CHE ESALTA I GUERRIERI AMARANTO. QUARTA VITTORIA CONSECUTIVA
26 febbraio 2023 - Magari fosse stato un pollaio...sarebbe stato un lusso, dato che abbiamo giocato in un pantano indegno anche della terza categoria.
Voglio rendere l'idea di quanto l'Arezzo abbia dominato oggi
Ci sono degli sport in cui, se l'avversario si rifiuta di combattere viene squalificato per manifesta inferiorità.
Nel pantano di Ponsacco i mobilieri sono sembrati peggio di un mobile dell'Ikea. Come all'andata, non hanno partecipato al gioco, ma al contrario dell'andata il giochetto gli si è ritorto contro.
Le condizioni avverse ci hanno regalato un Arezzo guerriero, indomabile ed indomito.
Una vittoria netta , schiacciante, un possesso palla imbarazzante.
Il gol poteva venire da un momento all'altro, dal primo al novantacinquesimo minuto, ma mai ci saremmo aspettati che su quel terreno a decidere la partita potesse essere una bellissima giocata confezionata dagli amaranto con un controllo e assist di Lazzarini ed un gran gol di Cantisani che fulmina il portiere e regala una vittoria la cui importanza ce lo dirà il prosieguo del campionato.
Lo stesso Cantisani che nel finale va vicinissimo al gol altre due volte a suggello di una prestazione superiore alle aspettative.
Nel calcio come nella vita, non accettare una sfida porta, quasi sempre, ad una sconfitta.
Adesso, con la sconfitta del Poggibonsi, sembra delinearsi un testa a testa con la Pianese
CHIEDO, UFFICIALMENTE, DUE GIORNI DI RIPOSO PER I NOSTRI RAGAZZI....SE LO SONO MERITATO!
Riccardo Bonelli

COUNTDOWN.... MENO 10...9...8...7...6...5...4...3...2...1

22 febbraio 2023 - E' iniziato il conto alla rovescia per il lancio della navicella spaziale Arezzo verso il pianeta C
Dieci partite , scandite dal passare della settimane, negli spalti è palpabile l'emozione per il lancio.
Saranno dieci partite da vivere con il cuore in gola, il traguardo finale è un premio fedeltà, la medaglia d'onore raffigurante il logo appena scelto per il centenario.
Finite le metafore, caliamoci nella realtà. Il primato in classifica faticosamente riagguantato ha bisogno di essere mantenuto, puntellato, magari cercando di distaccare ulteriormente le potenziali pretendenti, per evitare ogni possibile assalto al trono
Già domenica prossima, ci sarà una partita da prendere con le molle, ma come al solito, relativo è il valore dell'avversario, relativa è la sua posizione in classifica, importante, volenti o nolenti è il contesto in cui giocheremo.
Contro il Ponsacco giocheremo nel “pollaio” aggettivo coniato dagli stessi ponsacchini.
Uno dei tanti campi impossibili di questa serie D in cui, senza accampare scuse preventive, è risaputo che le squadre tecnicamente dotate trovano difficoltà.
Il fatto stesso che parliamo di un Arezzo operaio, di una squadra che dovrà scendere in campo con l'elmetto, prendendo la spada, lasciando negli spogliatoi il fioretto ci racconta di una squadra snaturata e che dovrà adattarsi.
I nostri ragazzi, memori di Ostia Mare e Terranuova, dovrebbero avere capito la lezione, il countdown finale passa anche attraverso queste partite trabocchetto.
Per fortuna, è l'ultimo campetto difficile, perchè poi, oltre alle cinque partite da giocare sul terreno amico (in tutti i sensi) le altre quattro partite si giocheranno in campi all'altezza della situazione
Se l'Arezzo saprà interpretare la partita, se saprà interpretare il campo, non credo ci sarà partita, tale è il divario non solo tecnico ma anche di personalità, una personalità che nelle ultime tre giornate è salita prepotentemente in cattedra, compensando, in alcuni momenti, qualche calo di intensità.
Questo Arezzo oltre a giocare bene, sta mettendo in mostra doti di freddo calcolatore, di imporre, ma anche fare finta di farsi imporre il gioco, a tratti arrembante, a tratti sornione...è questa l'impressione che mi ha dato questa squadra.
Il conto alla rovescia è cominciato....
Riccardo Bonelli

AREZZO-GHIVIBORGO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,0 – Il pimpante Ghiviborgo crea qualche grattacapo, ma viene salvato da un palo clamoroso e da due recuperi prodigiosi di Pericolini. Per il resto poche occasioni per mettersi in mostra
PERICOLINI – 7,0 – IL RAGAZZINO TERRIBILE E' TORNATO! Una delle migliori prestazioni in maglia amaranto. Buona la sua fase difensiva, talmente buona che un suo recupero prodigioso salva l'Arezzo dal gol e strappa applausi di ringraziamento. Ottima la sua fase di spinta in collaborazione con Bramante creano sempre grattacapi su quella fascia
POLVANI – 6,5 – Ha un cliente difficile perché Tiganj, ancorchè simpatico come le vesciche ai piedi, è un cliente rognoso. Ormai proverbiali sono i suoi anticipi con conseguente uscita dalla fase difensiva palla al piede per riproporre subito l'azione offensiva
RISALITI – 7,0 – Di professione difensore centrale, goleador per hobby, un hobby che coltiva con tale passione da essere già a quota quattro. Poi l'uomo mascherato appare, in coppia con Polvani, una delle migliori coppie difensive.
ZONA – 6,5 – L'uomo sprint. Ha delle accelerazioni improvvise che mettono in difficoltà chiunque.
Parte un po' con il freno a mano tirato, con qualche errore di troppo, chiude alla grande sia in fase difensiva che in quella di spinta. Uno degli uomini di Mister indiani più in forma
FOGLIA – 7,0 – Sta vivendo una seconda giovinezza. Dopo le prime apparizioni balbettanti, nelle ultime partite abbiamo rivisto il Foglia dei giorni migliori. Presente in tutte le zone del campo si fa apprezzare sia come recuperatore di palle sia come assist man.
BIANCHI – 6,0 – Forse un po' spaesato, forse non trova la posizione giusta, forse la voglia di strafare. Fatto sta che non è il miglio Bianchi visto in campo
SETTEMBRINI – 6,5 – Al suo rientro, il capitano gioca una partita di sostanza, senza fronzoli, mettendosi a disposizione del collettivo con grande umiltà e saggezza tattica
PERSICHINI – 6,5 – Gioca da titolare e non demerita, sempre sul pezzo, appare tecnicamente ben dotato e si conquista con un gran guizzo e furbizia un rigore sacrosanto. Parere mio, oltre ad essere una buona alternativa a Gucci, potrebbe essere la sua spalla ideale..... vedremo
BRAMANTE – 6,5 – Suo l'assist per il rigore su Persichini, gioca una partita apprezzabile, anche se, giocando a piede invertito è sempre portato a rientrare per tentare il tiro, un po' monotono e prevedibile. Ma nel complesso è sempre sul pezzo e sempre pericoloso, quando queste sue giocate riescono
GADDINI – 7,0 – Sfiora il gol dopo 46 secondi, trasforma il rigore con un rito da brividi che colpisce la traversa e entra in porta, siglando la sua ottava meraviglia. Cosa chiedere di più da questo ragazzo?
PATTARELLO – 6,0 – Entra in un momento in cui si gioca con una azione di qua ed una azione di là, quindi con tanti spazi a disposizione da aggredire. Fallisce un gol clamoroso con un colpo di testa, a porta sguarnita che termina a lato, sbaglia qualche soluzione finale, ma il suo rientro è importante per l'economia della squadra
CONVITTO – 6,0 – Anche per lui si aprono ampi spazi di manovra, nel vivo delle ripartenze, ma poi sbaglia appoggi decisivi.
LAZZARINI – 6,5 – Entra in un momento in cui gli schemi erano saltati, si piazza sulla linea difensiva e compie un paio di interventi difensivi che tolgono le castagne dal fuoco
CASTIGLIA – 6,5 – Pochi minuti ma di classe e di sostanza. Si piazza tra la difesa ed il centrocampo, riconquista palloni importanti e fa ripartire i contropiedi.
MISTER INDIANI – Nel finale, ad ogni azione gol fallita dal suo Arezzo cresce la sua vena giugulare. Ma dalla panchina si gode uno dei migliori Arezzo della stagione che ritrova gioco, continuità e riduce al minimo i cali di concentrazione
ARBITRO TOMASI – Uno dei migliori fischietti della categoria, e sul terreno del Comunale lo conferma con una direzione pressochè perfetta. Annuiva anche Braschi in tribuna per osservarlo.
Riccardo Bonelli

AREZZO-GHIVIBORGO 2-0

CHE AREZZO! VINCE, CONVINCE, DIVERTE
19 febbraio 2023 - Quella di oggi, al Città di Arezzo, è stata una delle prove più convincenti della capolista.
Grazie anche ad un Ghiviborgo di Mister Maccarone, che ha accettato la sfida a viso aperto, l'Arezzo è riuscito a dare il meglio di sé ed il due a zero finale non rende pienamente merito per quello che si è visto in campo.
Una prima mezz'ora in cui gli uomini di Indiani, ha sciorinato belle giocate, grandi ritmi e grande intensità di gioco, non a caso, dopo solo 46 secondi Gaddini avrebbe l0ccasione di portare in vantaggio l'Arezzo; un crescendo che porta al gol Risaliti, di professione difensore, goleador per hobby
L'Arezzo cresce, il gol la galvanizza e tra il ventiduesimo ed il ventiquattresimo sfiora la segnatura.
Poi gli amaranto nell'ultimo quarto d'ora tirano i remi in barca ed un Ghiviborgo sempre sul pezzo sfiora il pareggio prima con Tiganj e poi con un palo interno clamoroso di Nottoli, dopo una serie di errori difensivi amaranto. Il pallone sbatte sul palo, attraversa la porta e, fortunatamente esce.
Un buon primo tempo dell'Arezzo che oltre il gol ha creato una serie di potenziali occasioni gol non sfruttate. Nel finale qualche apprensione difensiva che poteva costarci cara., ecco il sunto dei primi 45 minuti.
Nella ripresa un Arezzo sornione sembra aspettare il Ghiviborgo e colpirlo nelle ripartenze.
Tattica che paga dopo solo dieci minuti dall'inizio del secondo tempo quando Bramante mette un filtrante per Persichini che sfila davanti al suo difensore ma viene atterrato dal portiere.
Rigore fischiato dall'ottimo arbitro che Gaddini trasforma con una gran botta da brividi che si insacca alta, dopo aver colpito la traversa.
Da quel momento è un susseguirsi di emozione con la partita che vive un duello a campo aperto tra le due squadre. Il Ghiviborgo spinge e crea qualche occasione pericolosa, l'Arezzo riparte con perfetto sincronismo, sviluppa i contropiedi ma difetta nelle conclusioni finali con gol sbagliati a ripetizione.
96 minuti che scorrono piacevoli, perchè la partita ha veramente pochi momenti di stanca ed è sempre viva, combattuta ed interessante.
Una vittoria, la terza di fila che conferma il primato in classifica e che ci consegna un Arezzo tonico, pimpante, e che sembra aver ritrovato il gioco dei tempi migliori
Riccardo Bonelli

SERAVEZZA - AREZZO, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 7,0 – Incolpevole sull'eurogol di Bedini. Ma la sua partita è fatta di uscite fuori area tempestive, uscite alte imperiose, voce, tanta voce per dirigere la difesa
PERICOLINI – 6,5 – Ancora una buona prova del ragazzino. Aveva dei clienti difficili, ha giocato alla pari, magari soffrendo, ma sempre sul pezzo. Buona anche la sua spinta offensiva. Un piccolo neo (piccolo perchè abbiamo vinto ) quando si fa sfuggire l'avversario che si presenta davanti a Trombini sbagliando clamorosamente.
RISALITI – 7,0 – Benedetti, nemico pubblico numero uno, non l'ha mai vista, impeccabile negli anticipi e nei disimpegni. Nel Finale piovono palloni a getto continuo in area amaranto, ma la prendiamo sempre noi
POLVANI – 7,0 - faccio copia/incolla di Risaliti?
ZONA – 6,5 – Frenato, nel primo tempo quando gli indiavolati giocatori del Seravezza pressano tutto e tutti con grande vigore atletico. Nella ripresa, calano i ritmi degli altri, salgono quelli di Zona che ha più occasioni per azionare il suo motore in fase di spinta
BIANCHI – 6,0 – Soffre maledettamente nel primo tempo, difficile trovare la posizione e le misure giuste, si sacrifica, comunque in un gran lavoro di raccordo tra i reparti.
CASTIGLIA – 7,0 – Minuto trenta, gesto atletico bellissimo, gran torsione di testa e palla destinata all'angolino, ma Lagomarsini gli strozza l'urlo del gran gol con una deviazione miracolosa. Non perde la testa nel primo tempo, sale in cattedra nella ripresa quando la bacchetta del direttore d'orchestra passa nelle sue mani
FOGLIA – 7,5 – Una prestazione sontuosa, abbiamo ammirato il miglior Foglia conosciuto negli anni precedenti. Gran ispiratore delle azioni amaranto due assist al bacio, il secondo dei quali regala la palla del vantaggio a Gaddini. Una super prestazione
GUCCI – 6,0 – Per la sua abnegazione, il suo spirito di sacrificio. Per il resto, il primo tempo gli regala pochi palloni giocabili, mentre nella ripresa, forse stanco, ha più palloni giocabili, ma non li sfrutta. La sua ammonizione farà scattare la squalifica per la prossima partita
BRAMANTE – 7,0 – Segno' il gol all'andata, segna il gol nel ritorno. Ed è un bel gol, con un tiro a giro che , finalmente, batte un Lagomarsini che sembrava imbattibile. Gioca tanti palloni, tiene larghe le maglie difensive locali e sfrutta il piede invertito.
GADDINI – 7,0 – Che dire, altro giro, altro gol. Capocannoniere amaranto con sette gol e con una media gol impressionante. Se la condizione fisica lo assiste è elemento insostituibile, giusto centellinarne i minuti
PERSICHINI – CANTISANI – Danno vivacità e nuova linfa all'attacco amaranto nei minuti finali. Confezionano un contropiede quasi letale, Cantisani scappa, entra in area e mette sui piedi di Persichini che deve solo appoggiare in rete....... l'esito finale è da dimenticare e non ci concede nemmeno qualche minuto di relax in attesa del fischio finale.
LAZZARINI – Entra subito in partita, l'Arezzo deve tenere palla e ripartire e Lazzarini è la mossa giusta. Pochi minuti ma mai banali
DAMIANI - 7,0 - A lui il voto lo do, perchè è autore di un recupero miracoloso nell'area piccola amaranto che salva il risultato. Basta e avanza questo per dirgli GRAZIE!!
MISTER INDIANI – Indovinare la formazione di Mister Indiani è difficile come vincere centomila euro al gratta e vinci. Ed Infatti anche oggi ci sorprende, ma chi vince ha sempre ragione. La sua squadra, magari sarà meno bella, magari invece del cappellino, in testa ha l'elmetto, magari poco fioretto e più sciabola. Ma questo Arezzo, cappellino o elmetto, sciabola o fioretto, è in testa alla classifica ...altro non v'ho da dire.
ARBITRO TERRIBILE - No dai, si scherza...ha arbitrato bene e anche nella valutazione della smanacciata a Poggesi usa il giallo, non come quell'altro là che buttò fuori Pattarello. Uno degli assistenti di linea gli rema contro sbandierando un fuorigioco al Seravezza su fallo laterale.
Riccardo Bonelli

SERAVEZZA - AREZZO 1-2

VITTORIA E PRIMATO UNA DOMENICA FANTASTICA!!
12 febbraio 2023 - Voglio iniziare riportando il commento che avevo fatto alla fine del primo tempo
“”Adesso dovremo cambiare atteggiamento, visti i risultati che stanno maturando sugli altri campi. Difficile, comunque, che il Seravezza possa giocare novanta minuti a questi ritmi. “”
Così è stato, felicemente felice della mia previsione.
L'Arezzo vince in rimonta e, approfittando dell'inatteso passo falso della Pianese a Terranuova, balza in testa alla classifica con due punti di vantaggio
E' stata una partita in cui l'agonismo l'ha fatta da padrone. Un primo tempo con l'Arezzo guardingo, fin troppo. Un Seravezza che fa pressing a tutto campo e gioca a ritmi altissimi con gli amaranto che riescono a fatica ad adeguarsi.
Nonostante tutto, se pur con poche manovre articolate l'Arezzo impegna tre volte Lagomarsini che salva il risultato su Castiglia.
L'eurogol di Bedini aveva portato in vantaggio i locali, nel finale, nella prima azione veramente articolata, l'Arezzo trova il pareggio con Bramante.
La ripresa ci racconta tutt'altra partita, cala il ritmo del Seravezza, sale in cattedra l'Arezzo che comincia ad articolare le sue manovre, ad essere meno precipitoso e più ragionatore mentre i locali piano piano si affievoliscono e dopo il vantaggio amaranto con l'ennesimo gol di Gaddini che raccoglie un assist al bacio di Foglia, non trovano altro modo di attaccare che lanciare palloni a scavalcare il centrocampo, ed in una occasione potrebbero veder premiata questa tattica, ma Camarlinghi non sfrutta l'unico errore di Pericolini e spreca clamorosamente davanti al portiere.
Ma è l'unico sussulto dei locali, perchè il pallino del gioco è costantemente in mano agli amaranto che, nel finale, falliscono ripetutamente il terzo gol.
Clamoroso il due contro il portiere di Cantisani che serve a Persichini un pallone da mettere in rete e che invece si trasforma in un tiraccio su Lagomarsini.
Una vittoria che è importante perchè l'avversario è stato all'altezza della situazione, una gran bella squadra che nel primo tempo ci ha messo alla frusta. Il gol del pareggio trovato allo spirare del primo tempo è stato importantissimo
Contavano i tre punti, contava il gioco, contava dare continuità ai risultati, l'Arezzo ha risposto PRESENTE!!! ...la Pianese, fortunatamente, no.
Riccardo Bonelli

AREZZO-FLAMINIA, LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 6,5 – Il Flaminia, praticamente, non tira mai in porta, sempre che non vogliate considerare tiri le due telefonate a Trombini. Il numero uno amaranto dimostra, in assenza di parate, di essere un ottimo libero aggiunto.
PERICOLINI – 7,0 – Il ragazzino è tornato ai livelli di inizio campionato, quando aveva strabiliato tutti. Dopo un periodi di flessione ha rimesso in azione il suo motorino. Nessun problema in fase difensiva, fatta con diligenza ed attenzione, buona la spinta, superlativo come assist man e Gaddini , sentitamente, ringrazia
POLVANI e RISALITI – 6,5 – Nessun problema, presunti attaccanti del Flaminia ridotti ai minimi termini
LAZZARINI – 7,0 – L'uomo #dovelomettidovegiocabene# destra, centro, sinistra, non ne fa una questione politica, ma di sostanza e dimostra quanto la sua duttilità giovi al gioco di squadra
FOGLIA – 6,5 – Partita giudiziosa, di esperienza, gestisce con competenza il centrocampo anche se la gamba, ancora, non è delle migliori
CASTIGLIA – 7,0 – Fosforo in abbondanza, onora la fascia di capitano con una prestazione da leader di squadra
BIANCHI – 6,5 – Corre, tampona, riparte. Aggredisce gli spazi liberi (pochi) lasciati da un Flaminia a trazione posteriore
GUCCI – 6,5 – Lavoro sporco, sportellate, contro una difesa arcigna e contro una certa solitudine che si avverte in più di una occasione durante la partita. Nonostante tutto la sua pericolosità da uomo di area di rigore è certificata dal palo colpito e da un rigore solare che l'arbitro gli nega quando si libera di due avversari e viene abbattuto in area
GADDINI – 7,5 – Sesto gol, una media gol impressionante, denota tanta intelligenza tattica nel suo gioco e il gol ne è testimonianza visiva. Esce con i crampi, perchè la condizione fisica è ancora precaria
BRAMANTE – 6,0 – Va a corrente alternata, alcune sue giocate sono apprezzabili e pericolose, altre volte si perde in personalismi fini a se stessi o ad errori in giocate elementari
SETTEMBRINI e CONVITTO – 7,0 – Entrano e mettono il marchio di fabbrica e la certificazione sulla vittoria amaranto. Settembrini ispira, Convitto concretizza, Punto, set, match
CANTISANI - Diamogli il beneficio del dubbio, perchè , visto oggi.......
MISTER INDIANI – La panchina di lusso, gli consente di praticare il suo hobby preferito, il “cambia la formazione” con la possibilità, in ogni caso, di poter effettuare cinque sostituzioni senza diminuire il potenziale della squadra.
Riccardo Bonelli

AREZZO - FLAMINIA 2-0

L'AREZZO TORNA ALLA VITTORIA, TRE PUNTI PRESI, DUE GUADAGNATI.
Con il minimo sforzo e senza rischio alcuno l'Arezzo riscatta la brutta figura di Terranuova, vince contro il Flaminia e ai tre punti in saccoccia, approfittando dei pareggi di Poggibonsi e soprattutto Pianese, aggiunge due punti guadagnati sulle dirette avversarie
Un Arezzo ancora in formazione diversa, come ormai ci ha abituato Mister Indiani, anche se l'assenza di Settembrini non passa inosservata.
Primo tempo in cui si sono viste le cose migliori, tutte, naturalmente, di marca amaranto, perchè tracce del Flaminia, se ne son viste davvero poche.
Amaranto che creano un paio di occasioni da rete, che si vedono negare un rigore solare su Gucci, che colpiscono un palo con lo stesso centravanti e, allo scadere del tempo vanno in gol con Gaddini, pronto a scaraventare in rete il prezioso assist di Pericolini
Nella ripresa, l'Arezzo decide di non rischiare nulla, sta sulle sue , senza scoprirsi ed agendo in ripartenza.
Il Flaminia non crea problemi e, nel finale, l'ennesima ripartenza orchestrata dai neo entrati Settembrini e Convitto porta quest'ultimo a siglare il gol del due a zero, mentre le radioline ci raccontano dei pareggi di Pianese e Poggibonsi, che impreziosiscono la vittoria amaranto
Riccardo Bonelli

IL MOMENTO GIUSTO PER VOLTARE PAGINA

2 febbraio 2022 - E' evidente a tutti che non sta andando come preventivato, auspicato, desiderato, programmato
Un solo obiettivo iniziale, vincere il campionato; e per questo la Società, a differenza delle passate, disgraziatissime stagioni, ha messo gli uomini giusti al posto giusto, affidando a loro, carta bianca sulla costruzione della rosa attraverso la quale arrivare ad un unica soluzione; vincere il campionato, tornare nei professionisti nell'anno del centenario.
Nulla, stavolta, è stato lasciato al caso, e di questo, bisogna dare atto al Presidente Guglielmo Manzo, memore degli sbagli fatti in precedenza, anche perchè attorniato da cattivi consiglieri, che si è affidato al Direttore Giovannini e al Mister Indiani, indiscutibilmente due persone vincenti .
Come dicevamo, non sta andando, al momento, come preventivato
Nulla di compromesso, ma l'andamento altalenante ed incostante della squadra, in fatto di prestazioni, risultati, compattezza di gruppo e personalità, con l'eccessivo numero di espulsioni e di rigori falliti, ci lascia in quel limbo pericoloso di non essere sicuri che l'obiettivo possa essere raggiunto.
Ma arriva sempre, il momento di voltare pagina, di lasciarsi dietro le spalle tutte le problematiche che ci hanno accompagnato, inaspettatamente, al non essere dove credevamo di poter essere.
Basta partite della vita, ultime spiagge, partite spartiacque (frase fin troppo citata e abusata, scordandoci che a Mosè fu concesso una sola volta lo spartiacque)
Da domenica, prima delle tredici partite rimanenti, la squadra dovrà attraverso Manzo, Giovannini e Indiani, effettuare un reset, impostare una nuova password, scelta dal Mister che così non dichiarerà più di non sapere la password giusta.
Voltiamo pagina, non perdiamo l'entusiasmo e facciamo sapere a tutti che l'Arezzo c'è, più compatto che mai, più che mai deciso a fare suo questo campionato..
Che si sappia, fin da domenica che il sostegno a questa squadra rimarrà immutato ed è il solito che contraddistingue il rapporto tifoso-squadra da cento anni.
Pagine nuove, pronte ad essere riempite per raccontare che festeggeremo nel migliore dei modi, l'unico possibile, i nostri cento anni.
Riccardo Bonelli

TERRANUOVA T. - AREZZO LE PAGELLE DI RICK

TROMBINI – 7,0 – Se abbiamo perso con il minimo scarto è solo merito del portiere amaranto che con due interventi prodigiosi ha salvato il salvabile. Ma non è bastato...
PERICOLINI – 4,5 – Inutile ma obbligati a metterlo in campo per mancanza di quel 2004 strombazzato da Giovannini ed ancora mai arrivato. Prestazione in linea con l'intera squadra....squallida
POLVANI – 4,0 – Prestazione da incubo, inconcepibile per un giocatore di esperienza. Lento, fuori posizione in piu’ di una volta, surclassato in ogni dove
RISALITI – 4,5 – Lo salva il gol del momentaneo pareggio, per il resto la sua prestazione è stata assolutamente priva di ogni appiglio per dargli un voto più alto
ZONA – 4,0 – Non ci aspettavamo da Zona un passo indietro così gigantesco. Difende poco e male, litiga sempre con il pallone e l'unico respiro di sollievo lo abbiamo avuto quando è stato sostituito, ma.............
POGGESI – 4,5 - …..ma al suo posto è entrato un giocatore che ormai, di prestazioni di questo livello basso ci ha avvezzi e le cose, naturalmente, non sono migliorate
BIANCHI – 5,0 – Corre, corre, corre, corre, ma dove, perchè? Tanta confusione che aggiunge la confusione che fa già da se la squadra
SETTEMBRINI – 4,5 – Sarà pure il capitano, l'uomo di esperienza, ma oggi, (e non solo oggi) abbiamo visto un giocatore litigioso, poco preciso, e con l'ennesima ammonizione sul groppone. Al momento non è più insostituibile
CASTIGLIA – 5,0 – Era da sostituire dopo un primo tempo inconcepibilmente anonimo. Invece rimane in campo e conferma il suo anonimato
ARDUINI – 5,0 – Comincerà a chiedersi dove è capitato, se è stata la scelta migliore, se il suo tipo di gioco si confà con le idee (al momento confuse) di Mister Indiani
CONVITTO – 5,0 – Qualche spunto in qua e in la, gioca ad intermittenza e con sufficienza e questo è un demerito grosso come una casa. Questo Convitto non puo’ essere titolare
BRAMANTE – 4,0 – solo perchè sotto non vado. Tanto, tantissimo fumo, ma l'arrosto non si è visto. Assolutamente insignificante la sua prova come assurdo è stato il tenerlo in campo per tutto quel tempo.
GUCCI – 5,0 – Poveretto, lasciato solo in avanti con gli esterni, maledettamente a piede invertiti (ormai è una mia maledizione) che partoriscono un solo pallone giocabile e in quella occasione Gucci ha la colpa di non essere stato al posto giusto
PERSICHINI – S.V – Dalla panchina si sarà reso conto della pochezza odierna della squadra, poi, quando è entrato, lo ha toccato con mano
GADDINI – S.V. - entra ma non entra, ho detto tutto, non era in condizione? Allora perche’ metterlo in campo..meglio un somaro sano che un cavallo zoppo
MISTER INDIANI – in attesa delle sue dichiarazioni, gli dico la mia. Squadra vergognosa, senza gioco, senza personalità, senza palle. Se Lei ha avuto una visione diversa, me lo faccia sapere...Grazie. Cambiare, stravolgere senza mai confermare è una tattica, un suo modo di pensare o cos'altro? Vada a risentirsi le dichiarazione del Mister del Terranuova, che ha spiegato, dettagliatamente come, tatticamente, ha vinto la partita. CARO MISTER QUANDO IN SETTIMANA METTEVA LE MANI AVANTI, NON ERA UN BEL SEGNALE......
MANZO E GIOVANNINI.... A VOI LA PAROLA, I SILENZI, ADESSO, NON SONO AMMESSI, NON SONO AMMISSIBILI
Riccardo Bonelli

TERRANUOVA TRAIANA-AREZZO 2-1

MA DOVE VOGLIAMO ANDARE???? SCONFITTA MERITATA CONTRO IL FANALINO DI CODA
 29 gennaio 2022 - Squadra che vince si cambia, squadra che pareggia si cambia, squadra che perde si cambia. Caro Mister Indiani, è bene che si resetti, perchè le sue idee, poche e ben confuse ci stanno affossando, come ci sta affossando una squadra inaffidabile, e con prestazioni come queste dà adito al pensiero, ormai ricorrente, a mille perplessità sulla sua costruzione, sulla sua gestione, sul mercato di gennaio e sulle qualità scarse di personalità di questo gruppo
Gli insulti del pubblico amaranto, a fine partita, valgono più di mille parole.
Una gara penosa, vinta meritatamente dal Terranuova Traiana che ci ha surclassato soprattutto a livello di dignità. Hanno lottato, con grinta, determinazione al cospetto di ballerini di scarsa qualità .
Una sconfitta? No, una disfatta perchè c'è modo e modo di perdere e sono curioso di sentire Mister Indiani, se ancora una volta avrà visto una partita diversa dai nostri occhi, dagli occhi dei tifosi presenti.
Perchè dopo la prestazione e la contestazione, avere anche il coraggio di difendere se stesso e la squadra, sarebbe davvero troppo.
Caro Giovannini, con questa squadra, queste prestazioni non si va da nessuna parte... ci sono ancora due giorni...chi ha orecchi per intendere intenda, chi non crede nella vittoria del campionato, fuori dai coglioni!
Non sono ammissibili certe prestazioni, la voglia di gridare cialtroni è tanta, ma mi limiterò a dirvi VERGOGNATEVI!!!
Riccardo Bonelli

IL CONTROLLO DELLA GESTIONE, LA GESTIONE DEL CONTROLLO

22 gennaio 2022 - Cosa ci racconta e cosa ci lascia l'amaro pareggio di ieri?
Tanti spunti di riflessione, sulla gestione della formazione, sulla gestione delle situazioni, sulla gestione dei provvedimenti.
Sulla gestione della formazione, il dato è chiaro, Mister Indiani ha stravolto, letteralmente stravolto una regola, se pur non scritta, del calcio quella del “squadra che vince non si cambia” -
La sua nuova regola sembra essere una sfida alla logica, un voler sempre sorprendere tutti, quasi a voler delimitare il suo territorio.
Anche la formazione di ieri, ha dato materiale per discuterne.... intendiamoci , chiacchiere tra tifosi, ma non per questo non interessanti e da prendere in considerazione
Trombini e’ il portiere fortemente voluto dal Direttore Generale Giovannini, per rimediare alle scelte sbagliate sui portieri al momento di costruire la rosa di questo campionato
Sacrificato per la giostra degli under per far giocare Viti, un 2004 di buone prospettive ma che, al momento, non sembra essere pronto per giocare in una squadra di vetta che ogni domenica deve giocare per vincere, dannatamente costretta a vincere il campionato.
Lo si vede lontano un miglio, i suoi svarioni tolgono tranquillità al reparto difensivo.
Eppure c'è un Pericolini finito in panchina, dopo aver strabiliato tutti ad inizio campionato e che, di colpo, non sembra più godere della fiducia di Mister Indiani
Anche perchè Poggesi, al momento, ed è passato più di metà del campionato è, al momento una piccola delusione con prestazioni al di sotto del valore tecnico di cui era stato accreditato il giocatore dal Direttore
In dieci e sotto di un gol, abbiamo dominato con il Livorno e anche il pari era risultato stretto all'Arezzo. In dieci, con un gol di vantaggio, non abbiamo saputo gestire la partita sparendo dal campo dopo il pareggio della Sangiovannese.
Una squadra che aveva bisogno degli aiuti dalla panchina che, dalla quale, stranamente, sono entrati due soli giocatori; Convitto che tutti davano per titolare e un Damiani la cui condizione atletica, lo si è visto, non era tale da giocare nemmeno quei venti minuti.
Una squadra in difficoltà, con Gucci ormai stremato in una lotta impari contro quattro difensori e giocatori come Bramante, Arduini, Pericolini e Foglia che avrebbero dato nuova vitalità ad una squadra che non riusciva più a creare gioco.
Due sole sostituzioni in una partita in cui, in quel momento, in quella situazione, c'era da attingere ad una panchina di lusso.
Gestione del giocatore..... Emiliano Pattarello ha sbagliato, è caduto come un pivello, nella provocazione di un provocatore ed è stato giustamente espulso, lasciando colpevolmente la squadra in dieci.
Apro una parentesi, cinque espulsioni e quattro rigori su sei sbagliati, sono un pesante fardello di punti persi che una squadra come l'Arezzo non può permettersi
Detto questo, nessuno di noi vuole la punizione esemplare, fare di Pattarello il capro espiatorio dei mali che affliggono la personalità di questa squadra.
Emiliano, in quei minuti che è stato in campo ha sciorinato giocate di categoria superiore, finalmente spostato a sinistra (meglio tardi che mai...) poi il fattaccio.
Ma invece di dare alla squadra la dimostrazione del pugno duro come sembra voglia fare il Presidente Manzo ed il Direttore Giovannini, non sarebbe meglio dare al giocatore solo una tiratina di orecchi e dimostrare che la società crede fermamente nelle sue doti?
cogitant homines cogitant.... aspettando che dopo il comunicato ci siano anche le parole dirette del Presidente e del Direttore, perchè i silenzi non tornino di moda.
Riccardo Bonelli

AREZZO-SANGIOVANNESE, LE PAGELLE DI RICK

VITI – 5,0 – Non ci siamo assolutamente. Il ragazzo non sembra pronto a giocare in una squadra che deve vincere il campionato. Troppe incertezze e anche la nostra linea difensiva ne risente evidenziando poca tranquillità. Del resto Giovannini aveva preso un portiere di sicuro rendimento come Trombini.... o sbaglio?
POGGESI – 5,0 – Ennesima prova negativa e cominciano ad essere troppe per non essere messa in evidenza. Litiga con il pallone, si intestardisce in azioni personali che non hanno mai successo. Unico nota positiva, l'azione in cui sfiora il gol della vittoria... ma il dubbio anche qui è gol sfiorato o gol fallito?
LAZZARINI – 6,0 – Stranamente impreciso, con la squadra in dieci rimane fermo nella linea difensiva e soffre la fisicità di Vanni e l'agilità di Bellini
RISALITI – 6,0 – Stesso discorso fatto per Lazzarini, Vanni è un cliente difficile e poi, con la squadra in inferiorità numerica, meglio non esporsi troppo
ZONA – 6,0 – Uno, due passi indietro rispetto a quello visto a Gavorrano. Parte bene, poi si perde in personalismi inutili.
BIANCHI 5-5 – Tanta corsa a cui non corrisponde tanta utilità. Caotico ed impreciso
CASTIGLIA – 6,0 – Con l'Arezzo in dieci si piazza davanti alla difesa e cerca di riorganizzare il gioco visto che i centrali difensivi rimanevano bloccati nelle loro posizioni. Ma predica nel deserto
SETTEMBRINI – 5,50– La sua prestazione potrebbe essere da sufficienza se fosse un giocatore normale, un onesto lavoratore del centrocampo. Ma Settembrini è stato preso per ben altre prestazioni e oggi non è stato all'altezza del suo nome
GUCCI – 6,0 – Termina la partita sfinito, demoralizzato. Con l'Arezzo in dieci e con la squadra che gira a basso regime, non gli resta che combattere contro quattro avversari … una lotta impari
PATTARELLO - 3,0 – Inizia benissimo, il gol nasce da una sua giocata, gli avversari lo fermano solo con i falli. Ma è un giocatore che ha i piedi ma non ha la testa... non si spiega, altrimenti, il modo in cui si fa cacciare dall'arbitro. Ha sulla coscienza la mancata vittoria, punti pesanti, come pesante dovrebbe essere la multa della società
GADDINI – 7,0 – Altro gol, altra dimostrazione di quanto sia un elemento di spicco della squadra. Ma non basta, perchè la condizione è ancora deficitaria
CONVITTO – 6,5 – Entra in campo e da quel momento non riesci a capacitarti della scelta di Indiani che gli preferisce Pattarello. Nonostante la squadra amaranto sia stranamente già con i remi in barca si dimostra l'unico in gradi di mettere in difficoltà i difensori valdarnesi che ricorrono sempre al fallo per fermarlo
DAMIANI – Condizione inaccettabile, assolutamente non pronto....
MISTER INDIANI – Sconfessa una logica del calcio, quella che vuole confermata la squadra che vince... e non è la prima volta. Molti dubbi sulle scelte con Trombini in panchina e Viti, la cui prestazione è stata da brividi, in campo. Una scelta che relega Pericolini in panchina in luogo di un Poggesi che esibisce l'ennesima prestazione negativa; scelta anche discutibile quella di Pattarello al posto di Convitto. Con la squadra in dieci, che difende bene, ma non riesce a ripartire, lascia Bramante, Arduini in panchina, effettuando due soli cambi.
Riccardo Bonelli

AREZZO - SANGIOVANNESE 1-1

AREZZO, MANUALE DI COME COMPLICARSI LA VITA, UN PARI CHE SCONTENTA
21 gennaio 2022 - Sgombriamo prima di tutto il campo dalle scuse e dalle recriminazioni.
Anche in dieci l'Arezzo avrebbe potuto giocare meglio.
Era già successo contro il Livorno e, in quella occasione eravamo rimasti in 10 per una sciocchezza ed eravamo pure sotto di un gol ed alla fine il pareggio ci stette stretto
Oggi siamo rimasti in dieci, non per una sciocchezza ma per una cazzata, ma eravamo in vantaggio di un gol.
Solo che oggi l'Arezzo non ha saputo gestire ne l'inferiorità numerica e nemmeno il vantaggio.
La partita si era messa subito bene e dopo quattordici minuti eravamo già in vantaggio con il gol di Gaddini e la partita si era incanalata nel migliore dei modi a livello tattico.
Poi l'espulsione indecorosa di Pattarello che lascia l'Arezzo in dieci e mette la squadra in difficoltà, anche se le avvisaglie che in campo c'era un Arezzo meno determinato l'avevamo avute anche prima con la reazione della Sangiovannese che in due occasioni aveva sfiorato il pareggio.
In dieci l'Arezzo non reagisce più di tanto, non riesce a sopperire tatticamente all'uomo in meno, perde qualunque filo logico ed anche fisicamente soffre la vitalità dell'avversaria.
La Sangiovannese raggiunge il pareggio dopo dieci minuti dall'inizio della ripresa e qui la partita finisce e avremmo potuto anche andare tutti a casa
L'Arezzo incapace di organizzarsi grazie anche ad una formazione discutibile messa in campo da Indiani, la Sangiovannese, che ad inizio partita avrebbe strafirmato un pari, si accontenta, non punge e buonanotte al secchio.
L'ennesima occasione persa, l'ennesima prestazione disarmante dopo la vittoria di Gavorrano ed il primato in classifica.
Squadra che vince non si cambia? Mister Indiani ha stravolto e ribaltato questo concetto che nella sua semplicità, cela una logicità disarmante...... ed i fatti non gli hanno dato ragione.
Viti ha commesso errori ed ha trasmesso irrequietezza nella difesa amaranto, Poggesi, per l'ennesima volta delude, l'esclusione di Convitto per Pattarello non ha convinto, non tanto per l'espulsione di un giocatore che ha qualità ma non la testa, quanto perchè Convitto era l'uomo giusto per scardinare l'arcigna difesa valdarnese.
In ultimo Settembrini, da lui noi, la società, la squadra, si aspetta che possa elevare il livello qualitativo in campo; invece, ultimamente lo vediamo solo come un onesto lavoratore del centrocampo e niente più.
Riccardo Bonelli

FOLLONICA GAVORRANO-AREZZO LE PAGELLE DI RICK

VITI – 5,0 – Vittima della regola, vittima di una scelta discutibile per una partita così importante. Sta di fatto che sul ragazzino pesano due errori, il secondo del quale costa il gol del pareggio del Gavorrano. Nella ripresa l'Arezzo concede quasi niente, un solo tiro che Viti respinge con prontezza. Ma questo equivoco tattico è bene che Indiani e Giovannini lo risolvano quanto prima. Purtroppo ho dato il voto a malincuore, perchè il ragazzo ha dei numeri importanti e ce li ha fatti vedere
LAZZARINI – 7,5 – Torna a fare il terzino destro, ma cambiano i ruoli non cambiano le prestazioni eccellenti di questo ragazzo, una sicurezza ovunque Indiani decida di metterlo. Anche oggi sfodera tutto il suo repertorio sia difensivo che offensivo.
RISALITI – 7,0 – L'uomo mascherato concede poco e nulla a Marcheggiani che viene ridotto ai minimi termini fino a non veder palla nella ripresa. Autoritario di testa e sugli anticipi, da esperto giocatore capisce che la sua fase offensiva, in questa partita non serve e rimane a dirigere la linea difensiva
POLVANI – 7,0 – Altra prestazione eccellente del centrale difensivo amaranto, anche lui impeccabile nella fase difensiva. Apprezzabili i suoi raddoppi a supporto di Zona quando Souarè, l'uomo più pericoloso punta l'uomo
ZONA – 9,0 – Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Gioca una partita eccezionale per quantità e qualità. Difende e riparte con tale velocità e precisione da essere una spina sul fianco costante della difesa del Gavorrano. Devastante, imprendibile, con una condizione fisica straripante
Nel primo tempo è una perla la sua diagonale sulla parte opposta della difesa amaranto che sbroglia una situazione complicata. Ciliegina sulla torta, si conquista il primo rigore
CASTIGLIA – 7,5 – Sfiora il gol colpendo la traversa, dirige l'orchestra amaranto senza mai una stonatura, testa alta e spirito di sacrificio quando serve. Un centrocampista moderno con i fiocchi che ha negli inserimenti offensivi la sua arma migliore
SETTEMBRINI – 7,0 – Il Capitano suona la carica, i compagni lo assecondano, obbediscono e la squadra gira a pieno regime. Peccato per l'ammonizione con Mister Indiani prontissimo a sostituirlo, per preservarlo
BIANCHI – 7,0 – Vitalità che sprizza da tutti i pori, un moto perpetuo che aggredisce tutte le zone del campo che il Gavorrano lascia libere, con inserimenti importanti e chiusure sulle ripartenze ospiti
CONVITTO – 6,5 – Un voto in meno non tanto per il rigore sbagliato, ma per il modo in cui lo ha sbagliato. Per il resto gioca una partita in crescendo, sfruttando l'apporto di Zona. Nel secondo tempo entra in campo ancora scioccato per il rigore fallito, ma con il crescere della squadra riacquista fiducia e partecipa all'assolo amaranto
GUCCI – 8,5 – IL CENTRAVANTI, il falco dell'area di rigore, quello che non perdona...MAI. Una prestazione eccezionale, un gol, un rigore conquistato, l'incubo di Dierna che non vede mai palla, con Gucci che prende di testa, il cento per cento dei palloni che spiovono dalle sue parti. Adesso si è capito quando invocavamo UN CENTRAVANTI????
GADDINI – 8,5 – Al suo rientro nessuno si aspettava una prova come quella che il ragazzo ha sfoderato oggi. Doppietta, sfata il tabù dei rigori, gioca una partita in cui spreca poco, le sue scelte son sempre quelle giuste. Va sul fondo con estrema facilità, ma nello stesso in grado di accentrarsi per il tiro. Un rientro davvero importante, esce stremato non solo per l lontananza dai terreni di gioco ma anche perchè ha giocato più di un'ora a tutta birra
MISTER INDIANI – Deve essere al settimo cielo, la prestazione di oggi penso sia quella che abbia sempre sognato da quando siede sulla panchina amaranto. Il ritorno in vetta alla classifica e la prestazione monstre, specie del secondo tempo, non devono fare abbassare la guardia e nascondere quei piccoli nei che ci sono. Quattro rigori sbagliati su sei sono un fardello pesante come è da gestire la questione under, per non ritrovarsi a rischiare di non vincere partite stravinte. Nulla contro Viti, ma, se non sbaglio, Giovannini aveva preso Trombini per dare sicurezza al reparto difensivo. Partite infuocate come queste con un 2004 in porta, portano con sé dei rischi.
ANDREA MIGLIORINI DI VERONA - Finalmente un arbitraggio all'altezza..... direi sereno.....
Riccardo Bonelli

FOLLONICA GAVORRANO - AREZZO 1-3

L'AREZZO VINCE, STRAVINCE, LA PIANESE PERDE E GLI AMARANTO TORNANO IN VETTA
15 gennaio 2022 - La miglior partita di questo campionato, un secondo tempo in cui in campo è esistita una sola squadra e l'Arezzo, complice la sconfitta della Pianese torna in vetta alla classifica
Un Arezzo da stropicciarsi gli occhi, una prestazione di forza, compattezza ma soprattutto arrivata attraverso il gioco, a tratti di categoria superiore.
Testa, palle e piedi, le tre qualità di questo Arezzo, la testa di Gucci, le palle di Zona, i piedi di Castiglia, ma è solo un esempio di come gli amaranto abbiano messo sul campo tutte le loro qualità
Un primo tempo in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto, un secondo tempo in cui c'era una sola squadra in campo..
Questo Arezzo, masochista anche oggi, con i due errori di Viti, il secondo dei quali è costato il gol del pareggio del Gavorrano.
Errori condivisi con questa regola e con delle scelte abbastanza discutibili
Poi, come se non bastasse il quarto rigore fallito da Convitto che manda il pallone alle stelle....anzi ben oltre.
Un problema che in parte ha risolto Gaddini trasformando il secondo rigore concesso.
Dico la verità, i rigori sono diventati un incubo.... cominciavo a vedere la porta rimpicciolita ed il portiere gigante.....
Ma questo Arezzo è più forte anche dei propri errori ed il secondo tempo è un chiaro segnale a tutte le squadre.
Da guardare e riguarda il secondo tempo amaranto, da gustare per la personalità, la fluidità di manovra e la compattezza tra i reparti
Abbiamo un centravanti vero, un bomber di razza, un giocatore che non ha fatto vedere pallone a Dierna, un falco in area di rigore.
Un falco in area di rigore, con l'innato fiuto del gol, ma disposto anche a fare a sportellate, ripiegare in fase difensiva
Quanti tifosi , stanotte , avranno sognato quello che poi è avvenuto.... perchè a volte i sogni si materializzano.
E sabato, non oso pensare alla cornice di pubblico che assisterà al derby della capolista contro la Sangiovannese
Riccardo Bonelli

PIEDI INVERTITI O NO, E' IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHI SIAMO

14 gennaio 2022 - Domani è una giornata importante di questo campionato.
Il fatto che le prime quattro del campionato, secondo me le uniche ancora in corsa per la promozione, si scontrino tra di loro rappresenta un crocevia il cui significato lo scopriremo solo al termine della giornata.
Ogni risultato, ogni prestazione ci racconterà un capitolo importante, forse il primo veramente significativo-
Fino a domani sera, saranno solo supposizioni, chiacchiere, speranze e delusioni.
Moduli, sistemi di gioco, piedi invertiti, sono solo ingredienti relativamente importanti, ma non si legheranno tra loro se non ci sarà grinta, voglia, determinazione attenzione e concentrazione.
L'Arezzo ci ha dimostrato quanto sia lunatico, quanto il fattore umorale possa spostare gli equilibri.
Ecco, adesso è il momento giusto per guardarsi allo specchio e capire chi siamo realmente.
Ne riparliamo domani sera, sperando di farlo con il sorriso sulle labbra
Riccardo Bonelli