DARIO DEL FABRO IL SARDO ON THE ROAD

18 luglio 2024 - Titolo semplicissimo ma che racchiude quanto si è avvertito dentro la sua presentazione ufficiale. Grande personalità, risposte mai banali e sempre pronte e sicure, un nome, un uomo, un atleta

Si è presentato ad Arezzo portando con sé il suo fisico asciutto e statuario.

Le sue caratteristiche, manco a dirlo sono il colpo di testa, senza disdegnare di giocare ed impostare palla a terra.

Il ragazzo sa il fatto suo, noi possiamo solo inquadrarlo quando la sua carriera. Una carriera da globetrotter del calcio, Ha giocato in Inghilterra, Scozia, Belgio, Olanda e Svizzera, ma ha fatto capire che non è mai stata una scelta culturale, ma di campo, di modo di giocare, di mettersi in mostra il più possibile in Europa, anche se, rientrare in Italia era il desiderio suo e della famiglia e Arezzo gli ha dato questa possibilità, strappandolo a due anni di contratto con ivernes, serie A svizzera

A mia domanda se la sua carriera con gli inizi scoppiettanti con la serie A con il Cagliari e il suo lungo girovagare lo soddisfacesse o se avesse il dubbio di avere perso qualche treno la sua risposta è stata semplice ma di grande efficacia…. “certo, avrei potuto fare meglio, ma anche fare peggio” risposta logica, ma attenzione, non scontata, perché Dario, nel suo elencare i vari spostamenti, ha sempre parlato di stadi importanti, di squadre importanti.

Perchè quando incontri il Celtic, i Rangers, squadroni inglesi, olandesi, con stadi sempre gremiti da oltre cinquantamila spettatori, quando giochi le Coppe, capisci che Dario non può avere paura di niente e di nessuno, proponendosi come elemento che potrà portare esperienza in campo e fuori.

Un bravo ragazzo, fuori, ma, scommettiamo, un lottatore indomito in campo. Questa è la sensazione di un giocatore venuto con tanto entusiasmo, con tanta voglia di iniziare la sua nuova avventura.

Il reparto centrale difensivo può contare su quattro giocatori difficilmente riscontrabili in altre piazze e, dato che i campionati si vincono quasi sempre con una buona fase difensiva, direi che i presupposti ci sono tutti.

Riccardo Bonelli

IL CAMMINO DELL'AREZZO NEL PROSSIMA STAGIONE

DUE CORAZZIERI PER UN AREZZO ENGLISH STYLE

12 luglio 2024 - Quasi 380 centimetri, sarà la coppia di centrali amaranto tra i più alti nella storia dell’Arezzo (il tutto passa dalla mia, oramai ,traballante memoria e suscettibile di rettifica dagli storici dell’Arezzo)

Dario Del Fabro e Nicolò Gigli formeranno una duo stile inglese. Alti, imponenti, avranno la possibilità di far valere lo strapotere altimetrico in entrambe le aree di rigore.

Tutto questo Chiosa permettendo, perché il centrale poco impiegato, rispetto al suo valore, da Mister Indiani, partirà alla pari con i due sue compagni anche se dovrà superare “l’handicap di circa dieci centimetri” ...scherzando, naturalmente.

E’ una situazione che desta interesse, rispetto al passato, un difensore non può più limitarsi a difendere.

Il calcio moderno chiede ai centrali un'abilità palla al piede e una tecnica individuale sempre maggiori per adempiere a compiti di impostazione e costruzione del gioco dal basso.

Ovviamente il tutto dev'essere completato da una mole fisica importante, da una buona presenza nel gioco aereo

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SITUAZIONE MERCATO

Svanita la possibilità di avere Morra, che ha firmato un triennale con il Vicenza, nonostante le pressanti avance dell’Arezzo con il Presidente Manzo che è arrivato a sostegno di Nello Cutolo.

Adesso i fari sono puntati sul Direttore Sportivo che non sarà stato certo con le mani in mano attendendo la risposta di Morra, ma si sarà adoperato ad aprire altre piste.

Nello, senza fretta, ma deve essere un colpo da novanta!

Riccardo Bonelli

DARIO DEL FABRO, 28 ANNI, DIFENSORE, E' UN NUOVO GIOCATORE DELL'AREZZO.
SFUMA L'ATTACCANTE MORRA CHE HA FIRMATO UN TRIENNALE CON IL VICENZA

11 luglio 2024 - Nello Cutolo ha concluso una trattativa lunga e complicata per le prestazioni di Del Fabro.

Nonostante la sua età, tale da non considerarlo "vecchio" , ha una lunga carriera e tantissima esperienza.

Serie C, serie B e serie A italiana con Cagliari, Novara, Pisa , Ascoli e presenze in campionati esteri con il Leeds (Inghilterra) , Kilmanrock (Scozia), Fbc Seraing (Belgio) ADO Den Haag (Olanda) fino alla ultima esperienza nella serie A svizzera con l'Yverdon in cui ha militato negli ultimi due anni.

Un percorso da giramondo, alla ricerca di nuove esperienze esaltanti dopo un inizio di carriera da predestinato dai tempi degli esordi in Serie A con la maglia del Cagliari. Tra il 2012 e il 2013 l’allora 17enne algherese si affacciava al calcio vero marcando Klose, Vucinic e Matri.

Si profila una batteria di centrali di tutto rispetto per la nuova stagione amaranto

Riccardo Bonelli

STADIO VUOTO, TIFOSO ANNOIATO

7 luglio 2024 - Questo è uno dei momenti peggiori per noi tifosi.
O meglio, il più apatico e sonnolento.

Si parla del niente, ci inventiamo discussioni, si fanno previsioni, si commentano i primi movimenti di mercato.

Un mercato che muove i primi passi, per tutti. Certo c’è chi è più attivo e chi è più attendista.

Ecco, definiamo Nello un attendista; da neofita del settore si sta guardando attorno, si tiene allenato con qualche movimento di contorno, cercando di accontentare alcuni giocatori (e lui riesce a comprenderli bene) rescindendo i contratti e lasciandoli liberi di accasarsi.

Cutolo ha la fortuna di avere una base solida, uno rosa che è solo da completare. Il primo colpo, Gigli, è stato suggerito da Mister Troise. Un centrale difensivo avuto al Rimini e su cui conta molto per avere in campo uno che conosce i suoi movimenti.

Ma dopo la prima settimana, tutti sperano che la Società metta a segno quei colpi necessari per aumentare il valore tecnico della squadra, quei giocatori in grado di far fare all’Arezzo un ulteriore salto di qualità.

Al momento l’asticella è posta ad una altezza superabile da molte squadre. Così come Gimbo Tamberi che ad inizio gara è assieme a molti atleti… poi mano mano che l’asticella sale, vede diminuire gli avversari.

Ecco, se pur con le dovute proporzione e non volendo certo sperare di emularne le gesta, dobbiamo cercare di imporre una misura da saltare che faccia una bella selezione.

In parole povere, dobbiamo rimanere in gara con altre cinque o sei squadre per raggiungere gli obiettivi che Manzo si è dato.

Chiacchierare, in questo momento possiamo solo chiacchierare, perché non c’è nessun motivo per essere pessimisti, se non per natura, per fare i bastian contrario, perché non ci sono motivi validi.

Certo è che, la prossima settimana, sarà importantissima, perché la squadra si radunerà e il diesse Cutolo ha promesso di mettere a disposizione di Mister Troise una rosa completa almeno all’ottanta per cento.

In soldoni, la prossima settimana dovrebbe essere quella buona per l’annuncio (atteso quanto la fumata bianca del Papa) del centravanti “Signor Doppia Cifra”….. sarà quasi come un parto, dato che lo aspettiamo da circa nove mesi.

Ma non solo, difesa e centrocampo andranno sistemati, anche in base a quali saranno i prestiti rinnovati agli amaranto., senza considerare che, quasi sicuramente, Cutolo dovrà sistemare Borra e trovare un numero dodici all’altezza.

Fra una settimana, finalmente, le chiacchiere staranno a zero e le discussioni si baseranno, finalmente su fatti concreti.

Se il girone B, la scorsa stagione era il più difficile, adesso lo sarà ancor di più, per cui l’asticella si è alzata in automatico… si parte da una misura superiore a quella passata, per cui ci dovrà essere uno sforzo economico da parte della società.
Ma su questo punto possiamo stare tranquilli, data la promessa di Guglielmo Manzo (giusto Presidente?)

Da metà luglio anche noi tifosi ci metteremo di buzzo buono per presentarci al meglio e tirati a lucido ai nastri di partenza della stagione amaranto.

Insieme, faremo grandi cose… io ci credo

Riccardo Bonelli

GRAZIE DI TUTTO LORENZO!

3  luglio 2024 - Con una nota stampa l'Arezzo ha comunicato l'ennesima risoluzione del contratto.
Dispiace, così come dispiace per Risaliti.
Le risoluzioni, se pur consensuali, non mi piacciono.
Avrei preferito che i due ragazzi rimanessero con noi, visto il loro valore, oppure essere oggetto di mercato.
Certe scelte della società sono, diciamo così, discutibili.
Indiscutibilmente scelerati appaiono gli aumenti consistenti (a dir poco) dei prezzi degli abbonamenti.
Li trovo eccessivi e squilibrati, con maggiorazioni di prezzo per tre fasce che avrebbero meritato maggior rispetto
I ragazzi, perchè sono il tesoretto da preservare per la continuazione del tifo.
Le donne, perchè, fedeli ai mariti, fedeli ai fidanzati, fedeli ai figli, fedeli a se stesse, sono il trait d'union familiare allo stadio
Gli anziani, quelli che da quaranta, cinquanta , sessanta, settanta e passa anni seguono l'Arezzo ed invece che un premio fedeltà si sono presi un bel calcio nel culo come ringraziamento.
Al momento non c'è soddisfazione nei primi passi del nuovo Arezzo.
Non vorrei che la campagna abbonamenti fosse un flop e lo slogan dei tifosi diventasse "VEDERE CAMMELLO...DARE SOLDI"
Riccardo Bonelli

DIECI REGIONI COMPONGONO IL GIRONE B

ECCO TRE GIRONI DEL CAMPIONATO DI SERIE C 2024-25

28 giugno 2024 - Girone A: Albinoleffe, Alcione Milano, Arzignano Valchiampo, Atalanta U23, Caldiero Terme, Feralpisalò, Giana Erminio, L.R. Vicenza, Lecco, Lumezzane, Novara, Padova, Pergolettese, Pro Patria, Pro Vercelli, Renate, Trento, Triestina, Union Clodiense, Virtus Verona
Girone B: Arezzo, Ascoli, Campobasso, Carpi, Gubbio, Legnago Salus, Lucchese, Milan Futuro, Perugia, Pescara, Pianese, Pineto, Pontedera, Rimini, Sestri Levante, Spal, Ternana, Torres, Virtus Entella, Vis Pesaro
Girone C: ACR Messina, Audace Cerignola, Avellino, Az Picerno, Benevento, Casertana, Catania, Cavese, Crotone, Foggia, Giugliano, Juventus Next Gen, Latina, Monopoli, Potenza, Sorrento, Taranto, Team Altamura, Trapani, Turris

PRIMO ACQUISTO IN CASA AMARANTO (e una possibile trattativa)

20  giugno 2024 - Nello Cutolo ha messo a segno il primo colpo di mercato assicurandosi le prestazioni di Nicolò Gigli
Nicolò cresciuto nelle giovanili della Fiorentina quindi ha vestito le casacche di Lecce, Matera, Ternana, Rieti, Sudtirol , Potenza e Rimini
Gigli è un difensore centrale di 28 anni , di stazza con i suoi 190 centimetri di altezza, proveniente dal Rimini e per questo molto conosciuto e stimato dal neo tecnico amaranto Troise.
Cutolo ha vinto la concorrenza del Trapani, anch'esso sulle tracce del difensore romano.
Il primo luglio la firma sul contratto che lo legherà all'Arezzo per due anni
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Il Sudtirol è sulle tracce di Emiliano Pattarello...sul piatto della bilancia c'è Mawuli
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CLASSE 2009 – GOLEADOR IMPLACABILE, MATTEO FARNESE, IL GIOIELLINO AMARANTO

7 giugno 2024 - Reduce da un'esperienza alla Fiorentina, dove però ha trovato poco spazio, Matteo Farnese si sta mettendo in luce con la maglia dell'Arezzo
Sangue toscano e fede partenopea. Matteo Farnese, attaccante dell'Arezzo Under 15, incarna un mix tanto particolare quanto affascinante, un po' come il suo modo di giocare,
A 15 anni è l'attaccante più cercato d'Italia: ha segnato più di 40 gol e firmerà per un club di Serie A
Mister Peter Peruzzi ha saputo valorizzare le doti di Matteo .
E’ un ragazzo che ha trovato un gruppo eccezionale, forse il segreto che sta alla base della sua esplosione.
Il sogno proibito di Matteo è quello di emulare il suo idolo Cristiano Ronaldo ma giocando nell’Arezzo ha trovato in Emiliano Pattarello il suo modello ideale
Matteo Farnese è uno degli attaccanti che ha segnato di più in Italia, sicuramente il più prolifico a livello di Under 15 Serie C.
Con la maglia amaranto dell'Arezzo ha timbrato il cartellino 43 volte in stagione: E con questi numeri, è difficile che nessuno se ne accorga.
Tante squadre di Serie A e B lo stanno visionando da vicino: l'Empoli ha già mandato più volte i suoi osservatori per marcarlo stretto.
Ma la società che più di ogni altra è in pole position per assicurarsi questo gioiellino è il Sassuolo, che già l'ha provinato più volte e sembra ad un passo dal buon esito dell'operazione. Insomma, il destino è segnato: resta solo da capire se lascerà Arezzo con un titolo.
Farnese, malgrado i gol, non è un vero e proprio numero 9.
Dietro la maglia ha il numero 11, fa l'attaccante esterno - principalmente a sinistra - o la seconda punta
Gli addetti ai lavori più attenti ed interessati al ragazzo ne hanno delineato le caratteristiche principali caratteristiche che sono quelle di uno strappo impressionante in velocità, finalizzazione (feroce) con entrambi i piedi, ottime doti balistiche, tempi d'inserimento e colpo di testa .
Il settore giovanile amaranto sta ottenendo i frutti del lavoro svolto fino ad oggi con due fiori all’occhiello: l’Arezzo Under 15 ad un passo dalle finali nazionali ed il suo gioiellino… di nome fa Matteo, di cognome Farnese, professione goleador.
Sarebbe bello che la società amaranto riuscisse a resistere alle sirene che si fanno sempre più forti per questo ragazzo, sarebbe bello vederlo esordire in prima squadra...sarebbe bello vedere esultare Matteo sotto la Minghelli
PER L’AREZZO HA SEGNATO… MAT-TEO FRAN-ZE-SE… MAT-TEO---- FRAN-ZE-SE!!!!
Riccardo Bonelli

CHIACCHIERE DA BAR

6 giugno 2024 - Questo è il periodo peggiore per noi tifosi.
Cominciamo ad essere in crisi di astinenza da calcio.
E' il momento in cui i giocatori sono in vacanza (quasi tutti), il mercato è ancora chiuso.
Si lavora sottotraccia (almeno si spera) ma non ci sono notizie certe, solo supposizioni, speranze e tanta, tanta attesa.
E con l'asticella posta un gradino più in alto si fantastica.. la speranza è che dopo l'asticella ci sia il materassone che attutisce la caduta di tutti... di chi la supera e anche di chi quella asticella la butta giù.
Ma questo succede in atletica... nel calcio chi supera quella asticella si trova ad attenderlo un bel materasso morbidissimo.
Chi sbaglia la misura, non solo butta giù l'asticella.... ma cade anche nel duro cemento con le conseguenze del caso.
Ed allora, al momento, ci rimane solo di ammazzare il tempo con le classiche chiacchiere da bar, che, ultimamente hanno anticipato alcune verità.
Per gioco farò dei nomi che , a mio modesto parere, potrebbero essere obiettivi di Cutolo
DIFESA -
BELLICH – DE MARCHI – DI PASQUALE
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CENTROCAMPO -
BUGLIO – MEGELAITIS – DI PAOLA
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RIFINITORI -
LAMESTA – CHIRICO’ – VOLPICELLI
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ATTACCANTI -
MORRA – FISCHNALLER – CANDELLONE - KANOUTE'
Si accettano nuove candidature!
Riccardo Bonelli

PRESIDENTE MANZO, DIRETTORE CUTOLO, MISTER TROISE SU DI LORO PONIAMO LA NOSTRA FIDUCIA

3 giugno 2024 - Conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore. Al cospetto della stampa e della televisione le tre figure cardine dell’Arezzo. Chi mette i soldi, chi li spende e chi deve far fruttare il materiale messogli a disposizione.
Tre conferenze stampa in una.
PRESIDENTE MANZO – E’ sembrato pieno di grinta e determinazione, consapevole che i risultati saranno sotto la lente di ingrandimento e sarà sempre sotto osservazione degli addetti ai lavori e della tifoseria.
Ha ammesso due anni di sperpero di denari e categoria, ha confermato che i due anni successivi, con gli uomini giusti al posto giusto, hanno portato i risultati sperati.
Ma si è preso la piena responsabilità della epurazione , delle scelte impopolari ed ancora sconosciute e che l’Arezzo del futuro sarà più forte e che il progetto, se pur con uomini diversi, andrà avanti.
Ci hanno provato a fargli dire di più su Giovannini, ma il Presidente ha pregato tutti di chiudere l’argomento e pensare a quello che sarà e non a quello che è stato. CONVINCENTE
MISTER TROISE – Si è prestato a rispondere a tutte le domande senza fare proclami e promesse. E’ sembrata una persona timida, ma non schiva, pacata nei modi ma con parole ricche di contenuti. Ha spiegato che non butterà via il lavoro di Mister Indiani ma che, al contrario, da esso partirà. Ha detto che non è un allenatore legato ad un modulo ma, intelligentemente, cercherà di cucire il vestito migliore perché la squadra, ma soprattutto i singoli giocatori si sentano, con la loro posizione in campo, a loro agio in quel vestito. PROMETTENTE
DIRETTORE CUTOLO – E’ pienamente cosciente che, nelle sue mani, nella sua mente, nella sua abilità ci sarà parte del futuro dell’Arezzo. E’ altrettanto convinto di essere pronto a spiccare il volo in solitario, senza più bisogno della chioccia. Mister Troise è la sua scelta, la sua scommessa.
Si conoscono, si stimano e questo è un ottimo punto di partenza, Saranno scelte tra due persone in sintonia. CARICO
Riccardo Bonelli

EMANUELE TROISE E' IL NUOVO ALLENATORE DELL'AREZZO

30 maggio 2024 - Già da un po' di tempo sapevo che il prossimo allenatore sarebbe stato Emanuele Troise ed allora, approfittando della profonda amicizia che mi lega a Nunzio Siani di Cava dei Tirreni, affermato giornalista, speaker radiofonico, personaggio televisivo ed ex addetto stampa della Cavese Calcio, ho pensato “chi meglio di lui potrebbe scrivermi un articolo su Troise?”

Nunzio Siani, per chi non lo conoscesse è legato all’Arezzo dai tempi di Mario Somma che, prima della splendida stagione amaranto, da sconosciuto, era stato l’allenatore della Cavese.
Da quel momento Nunzio cominciò a seguire l’Arezzo di Somma e fu in quel periodo che nacque la nostra amicizia.
I più anziani lo ricorderanno con il nick di Aquila Reale con cui interveniva sovente nel sito dei Botoli Ringhiosi.

In occasione di Arezzo-Catanzaro per la supercoppa, venne ad Arezzo per passare un paio di giorni ed assistere con me alla partita, per poi incontrare negli spogliatoi Mario Somma.
Ecco che per parlare di Emanuele Troise, ho chiesto la sua preziosa collaborazione che ha accettato con entusiasmo e per il quale gli sono riconoscente.

Ecco come Nunzio Siani descrive il nuovo allenatore dell’Arezzo.

...dimenticavo, che sia un segno del destino che la storia di Troise assomigli, maledettamente a quella di Mario Somma?

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Ciao Riccardo, ho letto già da un paio di giorni di questo interessamento per Troise e intanto mi fa piacere per Emanuele e quindi spero che veramente possa concretizzarsi l'accordo con l'Arezzo.

Che persona!

Intanto ti dico subito è un gran lavoratore, è uno che ama lavorare, lavora 24 ore al giorno per per il calcio , sei giorni su sette.

A Cava quando è stato qui sei giorni su sette erano tutti dedicati al calcio . Il lunedì anche per i colleghi della stampa solitamente lui chiedeva di non essere intervistato se non in rare occasioni.

Quindi è una persona molto dedita al lavoro; è un pò introverso da un punto di vista caratteriale, quindi non aspettatevi certamente un allenatore espansivo da questo punto di vista.

Uno che bacia le magliette, uno che va sotto la curva.

Una persona anche un pò timida da un certo punto di vista caratteriale, però, e’ una persona che ha grande sicurezza nel lavoro che fa e lo ha dimostrato fondamentalmente anche a Rimini, dove comunque è arrivato in una posizione di classifica difficile e pian pianino ha portato un po' su la squadra, fino a portarla ai play off.

Squadra che comunque non era stata costruita da lui con caratteristiche che lui richiedeva e quindi si è adattato bene. È arrivato ai play off ancora una volta.

Lui già l'aveva fatto a Mantova nella sua prima esperienza professionistica, dopo aver allenato le giovanili e aver vinto col Bologna.

E tu lo saprai bene, un torneo di Viareggio, una Supercoppa italiana.

Quindi è un allenatore che a Cava ha fatto bene.

Il finale è stato ovviamente un finale brutto perché chiaramente era un un campionato praticamente vinto di fatto e quindi, una parte della tifoseria, ovviamente non l'ha presa bene .

Credo che da un punto di vista della professionalità, della preparazione del fatto che sia una persona perbene , non si possa mettere assolutamente in discussione.

Persona pragmatica , un calcio non spettacolare… poi dipende anche dai calciatori che ha a disposizione; ma sicuramente organizzato, è uno che sa leggere le partite e riesce a motivare la squadra per cui, secondo me potrebbe essere un buon profilo.

Inoltre è un ragazzo in gamba, una persona per bene , questo sicuramente te lo posso dire e sul modulo è anche uno che varia.

Con le giovanili del Bologna giocava col 3-5-2 a Cava ha cominciato col 4-3-3 poi è passato a una sorta di 4-2-3-1 anche un pò modificato. Insomma ha una grande duttilità a seconda delle caratteristiche dei calciatori.
Quindi è uno che si adatta anche al materiale umano che ha ; una persona da questo punto di vista intelligente

Ovviamente anche i più grandi sbagliano, però lui è tecnico, quindi non è uno che parla di fuffa, non è uno che gli fai una domanda e non ti spiega il perché ha fatto una scelta.
Le sue conferenze stampa post partita sono sempre ricche di particolari, spiegando e argomentando le sue scelte e non sottraendosi mai alle domande dei giornalisti

Ti ripeto, poi una scelta che può essere condivisibile o meno, ma ti dà soddisfazione da quel punto di vista non alza mai i toni, è uno che nel momento in cui le cose andranno bene non si esalterà, così come non si abbatterà nel momento in cui le cose non andranno bene.

Ma ci auguriamo che non capiti mai.
Ma in una stagione ci sono i momenti sì e i momenti no.

È uno che tende a normalizzare tutto, questa è la sua forza.

Qualcuno può dire anche un suo limite, ma è una sua forza, soprattutto nel momento in cui le cose non vanno bene. Quel suo modo di essere riesce comunque a rasserenare un po tutti.

Io spero che possa essere lui un allenatore di progetto, cioè fargli fare un paio d'anni almeno che possa impostare un lavoro organizzato e magari di prospettiva.

Poi è chiaro che dipende anche dagli obiettivi che avrà l'Arezzo l'anno prossimo.

Certo, se vuoi prendere Caserta, leggevo questo nome nei giorni scorsi, lasci immaginare alla piazza una voglia di vincere il campionato e quindi pronti a costruire un Arezzo con giocatori di fascia altissima perché ,ovviamente, è un allenatore che dovrebbe scegliere Arezzo lasciando la serie B o non prediligendo un club di serie B.

Ad Arezzo arriverebbe soltanto se gli fanno una squadra di un certo livello. Ora non so se questo passaggio da Caserta a Troise significa anche ridimensionamento da un punto di vista degli impegni economici.

Però ti dico, se prendono Emanuele non significa aver preso qualcuno meno capace di Caserta.

Emanuele è praticamente agli inizi della carriera, nonostante abbia allenato molto le giovanili quindi in termini proprio di allenatore da prima squadra ha fatto quattro anni , uno a Mantova i due a Cava e questo di Rimini, quindi ha davanti a sé tanta strada, ma ha voglia ed ha molta ambizione

Io quello che veramente mi preme dire e che lo dico a te spero che anche la stampa Aretina in genere ,sia, in questa fase , attenta nella narrazione che darà dell'arrivo dell'allenatore.

Perché è chiaro che una piazza che si vede prima propinare un allenatore che ha esperienza in serie B che ha vinto campionati di serie C e poi si vede arrivare uno che è giovane con soli due campionati di C e due di serie D alle spalle. potrebbe ritenere Troise una scelta di ripiego e al ribasso rispetto a Caserta.

Però credo che sia giusto presentarlo con una narrazione un po' diversa, facendo capire i pro ovviamente di questa scelta e l'esigenza che si ha di supportare la scelta della dirigenza, facendo sentire fiducia, passione, affetto al nuovo allenatore e intorno al quale si deve costruire un'unità di intenti con una squadra che deve raggiungere gli obiettivi che la società si porrà.

Ed è evidente che, proprio per questo, c'è bisogno di una narrazione e di un racconto che sia di aiuto da parte del popolo Aretino a far diventare anche sua la scelta di Troise, a farlo sentire uno di casa e dargli tutto il supporto che è necessario per il bene dell’Arezzo .

NUNZIO SIANI

L’ALLENATORE CHE VERRA’

25 maggio 2024 - No, tranquilli, non starò a snocciolarvi il Rosario di nomi di allenatori, impossibili, improbabili, sperati, malvisti, anziani, giovani e chi più e ha e più ne metta… basta sfogliare l’enciclopedia del calcio Panini.

Che profilo dovrebbe avere chi siederà nella panchina amaranto? Giocherà con quale modulo, prediligerà i giovani opterà per una squadra esperta?

A momento non è dato sapere perché il socio di maggioranza e pure quello di minoranza, vero, ma che rappresenta i tifosi tacciono e cosa si nasconda dietro questi misteriosi silenzi non è dato sapere.

Difficile da capire il perché, specie dopo il terremoto che ha azzerato il CDA, allontanato (non credo di comune accordo, specie dopo i 10 anni di contratto ) il Direttore Paolo Giovannini, l’allenatore Paolo Indiani (ed anche qui non credo assolutamente di comune accordo e comunque sia il problema non era la durata del contratto).

E’ rimasto solo Aniello Cutolo, come Direttore Sportivo. Sono affezionato a Nello e sono preoccupato per lui, perché al momento è colui che avrà il mano il destino dell’Arezzo.

Pesantissima eredità, quella mina vagante che questa volta, tra le sue mani, potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Cutolo potrebbe sorprenderci, ma potrebbe anche sporcare la sua immagine se il Presidente non gli darà un supporto con un bagaglio di esperienza a guidarlo.

Ma di allenatore stavo parlando e da qui riprendo il discorso.

Si cercherà un tecnico che ama valorizzare i giovani? Potrebbe essere una buona scelta, ma mettiamoci bene in testa una cosa.

Quando si parla di giovani da valorizzare cosa si intende? Fare una squadra giovane facendosi prestare dalle squadre di serie A ragazzi da far maturare, da far crescere. In parole povere, fare la pappa per i coglioni come si dice ad Arezzo, valorizzare i giovani altrui per poi rimanere con la candela in mano?

Abbiamo un settore giovanile che al momento potrebbe mettere a disposizione del nuovo tecnico giocatori giovani e promettenti?

Se la risposta è sì, ben venga un allenatore che predilige i giovani altrimenti che senso avrebbe?

E poi, quando si parla di giovani, di sotto quota, di cosa si parla ? Un 2003, un 2004 all’apparenza under, sono uomini di più di venti anni, giocatori che dovrebbero essere pronti e non da svezzare.

In altre nazioni la soglia del giocatore considerato under è sui sedici, diciassette anni, non di più.

Ed allora il Presidente Manzo dovrà ponderare la sua scelta, senza giovani di proprietà, inutile perseguire quella strada.

Allora meglio un allenatore con esperienza, che si affidi a uomini di esperienza, senza disdegnare la giovane età, ma senza farsene un dovere, come è successo quest’anno.

Alzare l’asticella, fatta fuori la programmazione, diventa sempre più difficile. Sarà un’asticella traballante e da puntellare subito...anzi ora.

Presidente Guglielmo, si materializzi e usi la favella quale mezzo di comunicazione con tutti noi.

Riccardo Bonelli

PAOLO INDIANI NON SIEDERA' SULLA PANCHINA DELL'AREZZO 2024
2025, LE CAUSE DEL DIVORZIO, LA DURATA DEL CONTRATTO
...CONTINUA L'EPURAZIONE DI GUGLIELMO MANZO.
CONFERMATO ANIELLO CUTOLO NEL RUOLO DI DIRETTORE SPORTIVO PER TRE ANNI
ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO UFFICIALE

Separazione tra la S.S. Arezzo e l’allenatore Paolo Indiani
20 maggio 2024 - “Ringraziamo mister Indiani per il lavoro di questi due anni e per i risultati sportivi che insieme abbiamo ottenuto -, afferma il Presidente Guglielmo Manzo -, e gli auguriamo di vero cuore, e non è una frase fatta, di proseguire nel migliore dei modi la sua già importante carriera nella quale, ne sono certo,

Arezzo rappresenterà sempre una tappa importante. Sarà adesso il Direttore Sportivo Nello Cutolo, che abbiamo legato all’Arezzo con un progetto e un contratto triennale, a indicare la strada da seguire, visto che gli ho affidato la guida tecnica di prima squadra e la supervisione del settore giovanile”, conclude il Presidente amaranto.

Proprio Nello Cutolo chiarisce alcuni aspetti della scelta: “Il mio intento sarebbe stato quello di proseguire il percorso con mister Indiani, legato all’Arezzo da un anno di contratto, ma non si sono create le condizioni proprio in merito alla durata del rapporto, sulla quale il mister aveva delle richieste che non ho ritenuto,
ovviamente assieme al Presidente, di poter accettare.

Voglio però sottolineare il rapporto di condivisione e collaborazione che ho avuto con lui e il suo staff in questi due anni sicuramente molto positivi”. Il Direttore sportivo amaranto traccia anche alcune linee guida per il futuro. “Giusto ricordare che la stagione non è ancora finita per diverse società, ma sono già al lavoro per individuare la guida tecnica del prossimo anno.

Posso già dire che chiederò a chi ci guiderà dalla panchina di avere la stessa fame e la stessa voglia che ho io di continuare nel percorso di crescita intrapreso dalla società e ribadito dal Presidente quando ha assunto la carica di amministratore unico.

Arezzo rappresenta una piazza importante nel panorama calcistico italiano da sempre e oggi offre anche la possibilità di essere protagonisti di un progetto tecnico in positiva evoluzione”, conclude Nello Cutolo.

IO, PAOLO INDIANI, IL MARTELLO

Una vita dedicata al calcio, una vita passata su tanti campi, tanti di periferia, ma altrettanti in piazza importanti.
Una martello, un irriducibile, vecchio stampo.
Sempre a schiena dritta per la sua strada, sempre e comunque.

Ma questa è una razza rara, di allenatori, unici ognuno nel suo genere ma che in comune hanno la personalità e la dignità avanti a tutto e a tutti

Paolo Indiani è in buona compagnia, sono quegli allenatori bravi, ma bravi davvero con un difetto in comune, ammesso e non concesso che siano difetti..

Avere la lingua non per leccare ma per parlare, non scendere a compromessi, andare avanti per la loro strada anche contro una logica che per noi, per tanti, è diversa anni luce dalla loro.

Indiani, Braglia, Capuano, hanno trovato barriere invalicabili che non ha concesso loro il grande salto, pure Serse Cosmi è uno di loro, e, forse, per la sua costituzione robusta per la sua testardaggine superiore agli altri, è riuscito, a spallate, a farsi largo… ma non più di tanto
Oggi gli allenatori non hanno dignità, calpestata dal dio denaro, esonerati, richiamati, riesonerati e ri richiamati e loro , i signorsì accettano, rovinando questa mestiere meraviglioso, rovinando quello che i “testardi” si sono guadagnati in dignità.
Non sono mai stato un estimatore al cento per cento di Paolo Indiani, ma caro Paolo, ti saluto con immenso orgoglio di quello che hai fatto per il nostro Arezzo.

Se il calcio è rinato ad Arezzo, il merito è quasi tutto tuo…… anche se mi hai fatto incazzare con il tuo turnover ossessivo e quella tua cocciutaggine nella gestione del gruppo..

Arrivederci grande martello, innamorato del tuo lavoro, vanne fiero, non nascono più allenatori con una testa propria e senza condizionamenti

Riccardo Bonelli