CUORE, GRINTA E DETERMINAZIONE.... L'AREZZO C'E'!
CUORE , GRINTA, DETERMINAZIONE, L’AREZZO CHE SARA’.
L’Arezzo vince, convince, giocando una bellissima partita, piena di significati; i tre punti, la feroce determinazione con la quale ha voluto, fortissimamente voluto, questa vittoria, lo spirito di gruppo sfociato nell’esultanza collettiva in occasione dei gol, le reti di Cutolo, Moscardelli, Rinaldi, con la professionalità degli anziani ed il gol di Benucci, ultimo, m non per ultimo perché è l’icona della nuova vita degli amaranto che prenderà forma il 3 gennaio, quando Marco Matteoni entrerà in possesso dell’Arezzo.
Nessun regista, anche il più creativo, sarebbe riuscito a creare, in novanta minuti, una trama avvincente, appassionante, con colpi di scena, passando dall’euforia, allo sconforto in un finale in crescendo in cui l’orchestra amaranto ha saputo cavare dal cilindro un finale pirotecnico a note alte finendo con la colonna sonora dell’inno amaranto a fare da cornice alla festa con i tifosi.
Miglior augurio di buon anno e di benvenuto al Presidente Marco non poteva esserci
Pronti via e nel giro di cinque minuti l’Arezzo tramortisce la Giana Ermino con un uno-due micidiale; Cutolo e Moscardelli per il doppio vantaggio amaranto.
L’Arezzo controlla con saggezza la partita, inibisce le fonti di gioco lombarde grazie al lavoro pressante dei centrocampisti concludendo il primo tempo senza grossi affanni e con due gol di vantaggio
Ma con questa Giana, votata al gioco offensivo e con questa classe arbitrale (a proposito, Presidente Marco, prendila come battuta, ma era una terna romana….sicuramente l’assistente di linea che era alle destra, tanto a destra credo che non fosse….) mai abbassare la guardia
Ed infatti l’entusiasmo del primo tempo trova un brusco risveglio all’inizio della ripresa quando i lombardi raggiungono il risultato di parità grazie alla doppietta di Perna.
Ma l’Arezzo è plasmato ad immagine e somiglianza di Mister Pavanel, aggiunge rabbia ad ardore agonistico, aggiunge qualità alla prestanza fisica che la squadra esibisce in questo momento della stagione, e per la squadra del simpaticissimo Mister Albè non c’è scampo.
Rinaldi aggiunge la ciliegina sulla torta della sua prestazione, mentre Moscardelli, prima della sua uscita con tanto di standing ovation si esibisce in un assist da categorie superiori per mandare in gol il giovane Benucci, freddo nel controllo e nel battere il portiere per il quarto gol amaranto, quello della sicurezza, della felicità …e che fa da prologo alla passeggiata verso la curva Minghelli del Presidente Matteoni.
Tre punti, un gruppo apparso unito, un Presidente motivato, aspettando il 3 gennaio e gli otto punti di penalizzazione, il futuro potrebbe non farci più paura.
Riccardo Bonelli