AREZZO ELIMINATO IN COPPA, SALTA UNO DEGLI OBIETTIVI
Detto per inciso, senza tanti giri di parole, NON CI SIAMO.
L’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dei ragazzini del Tuttocuoio è figlia di tutto un repertorio di problematiche che l’Arezzo si porta dietro da inizio campionato.
Per l’ennesima volta gli amaranto non riescono a capitalizzare il gol di vantaggio e si fanno raggiungere, ma riescono anche a fare peggio, due rigori di vantaggio si fanno raggiungere, superare, eliminare.
La Coppa era importante, che nessuno adesso, cerchi di sottovalutare la manifestazione, anche perché era un obiettivo dichiarato e quindi un obiettivo fallito sul nascere, quando ancora la strada era in discesa essendo ancora ai sedicesimi.
Il Tuttocuoio si è presentato ad un Comunale praticamente deserto, con una banda di ragazzini, classe 1995,1996,1997,1998, ha fatto la sua onesta partita, ha trovato il gol del pareggio solo grazie alla gentile concessione di Borra, nell’unica occasione in cui ha saputo tirare in porta; ma nello stesso tempo non ha faticato a tenere a bada un Arezzo compassato, stucchevole, impreciso nell’ultimo passaggio e nei tiri in porta.
Nei supplementari, inoltre, non ha approfittato di un Tuttocuoio evidentemente sulle gambe, oramai fermo, giocatori con i crampi con l’unico scopo di giocarsela alla lotteria dei rigori.
Rigori che sembravano sorridere alla formazione amaranto con due rigori segnati contro i due sbagliati dai pisani.
Poi il filotto che non ti aspetti, quattro rigori falliti avendone due di vantaggio ed i ragazzini di Mister Fiasconi a fare il giro di campo prendendo gli applausi degli assenti……
Guai a sottovalutare i segnali negativi, i campanelli di allarme che sono suonati sotto forma di eliminazioni, espulsioni, vittorie mancate, tempi regalati, vantaggi non concretizzati, dabbenaggini difensive e cali di concentrazione
Il primo posto è oramai una chimera, il secondo cominciamo a vederlo con il binocolo.
Troppo catastrofismo? Adesso siamo ancora in tempo, gennaio non sarà solo il primo mese dell’anno, la squadra ha dimostrato di saper giocare a calcio, così come Mister Sottili ha dimostrato di essere un tecnico emergente; ed allora prendiamo quello che c’è di buono, ma tutti in società devono cercare di cancellare i lati negativi di questo gruppo.
Siamo bravi, bravini, ma evidentemente non basta, se l’obiettivo è sempre quello di alzare l’asticella, giusto Presidente Ferretti?
Riccardo Bonelli